lunedì, Febbraio 10, 2025

Francesco Angelino: «Mi candido per dare voce ai giovani e per il futuro di Forio»

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La storia del trentenne operatore turistico e del suo annuncio in un post. «Ad oggi i miei coetanei, i ragazzi anche più giovani hanno perso fiducia nelle istituzioni e vengono sempre messi da parte all'interno di un contesto dove la società gli lascia poco spazio». Resta ancora segreta la scelta di campo, ma gli obiettivi sono chiari: «Tutela del territorio, delle infrastrutture e promozione turistica seria»

All’improvviso, nel clima teso della formazione delle liste per le prossime elezioni a Forio, tra strategie e programmi enunciati da politici “di mestiere”, ha fatto irruzione una ventata di aria fresca. Un giovane trentenne, Francesco Angelino, che ha annunciato in un post la sua intenzione di candidarsi. Per portare appunto nell’amministrazione del paese la voce dei giovani, quelli a cui maggiormente interessa il futuro del paese. Questo il post che ha lasciato molti interdetti: «Buongiorno Amici. Il 14 e 15 Maggio 2023 i cittadini del comune di Forio saranno chiamati ad eleggere i nuovi rappresentanti all’interno del consiglio comunale. Dopo numerose riflessioni e incontri, ho sentito il bisogno di impegnarmi in prima persona, nella speranza di poter dare il mio contributo al paese. Oggi come oggi la voce di noi ragazzi deve essere presa in considerazione: i giovani devono essere decisivi nella gestione dei nostri territori. L’obiettivo pertanto è portare una ventata di nuovo all’interno del dibattito politico e amministrativo. Nei prossimi giorni condividerò la mia scelta di campo. Grazie mille per la gentile attenzione».

E dunque abbiamo chiesto a Francesco di spiegare questa sua improvvisa voglia di scendere in campo in prima persona.

– E’ stata una bella sorpresa. Navigando sui mari del web mi sono imbattuto in un post dove annunciavi la tua candidatura senza indicare con chi e ti pregherei di non svelarlo in questa intervista, perché mi è piaciuto il senso del post, ovvero “Io da giovane, mi voglio impegnare per il mio paese”. Un po’ quello che diceva Kennedy: “Non chiederti cosa ha fatto il tuo paese per te ma cosa puoi fare tu per il tuo paese”…
«Sono nato nel 1992, ho 30 anni e lavoro nel comparto turistico da circa 15 anni. La voglia e la volontà di scendere nel campo della politica è dettata anche dalla passione per il mio lavoro, che consiste fondamentalmente nel vendere la nostra isola. Vendere tra virgolette, quindi la tutela del territorio e tutto quello che riguarda il mondo turistico. Queste sono le basi che hanno portato alla mia decisione e ho enunciato questa mia voglia di espormi in prima linea: primo per una visione turistica dell’isola che spesso e volentieri manca e secondo per dare spazio ai giovani, che vengono sempre messi da parte all’interno di un contesto dove la società gli lascia poco spazio».

SPAZIO ALLE PERSONE COMPETENTI

– Ecco, ragazzi che molto spesso però non seguono magari quelli che possono essere alcuni input, come quello del famoso Steve Jobs che augurava agli studenti di essere affamati. C’è, secondo te, questa fame?
«Se posso dire la mia, ad oggi i miei coetanei, i ragazzi anche più giovani hanno perso fiducia nelle istituzioni. Per questo è importante che oggi si faccia di tutto per poterli coinvolgere. La comunità deve giocare parte attiva nella vita politica del proprio paese ed è giusto che i ragazzi, appunto, non voglio risultare ripetitivo, vengano coinvolti e riacquistino di nuovo quella fiducia che poi è alla base del volere politico e del territorio».

– Voglio ancora conservare questo alone di mistero, ma hai già provato comunque a confrontarti con chi poi invece la politica la fa senza pensare ai giovani ma guardando ai numeri?
«Dopo il mio post sono stato contattato da diverse personalità che giocano sicuramente un ruolo importante all’interno della vita politica del nostro paese e c’è aria di cambiamento, c’è voglia di dare fiducia alle persone che hanno le competenze. Nel mio caso, riguardo al settore turistico. E per questo motivo ho trovato grande spazio da parte delle amministrazioni precedenti. Non solo quella uscente, ma anche da chi ha giocato una parte attiva nella vita politica, come dicevo prima. Quindi al momento stiamo facendo le dovute consultazioni molto alla Sergio Mattarella in tempi non sospetti… E prenderemo la giusta decisione nella speranza che poi si concretizzi qualcosa per il bene della nostra comunità».

FEEDBACK POSITIVI

– C’è chi ti ha detto “ma chi te lo ha fatto fare”?
«Devo essere sincero, non ho riscontrato questa sfiducia. Ho raccolto molti feedback positivi, soprattutto dalle ragazze della mia generazione che pare vogliano avere un interlocutore. Quindi, sicuramente, mi faccio carico di una grande responsabilità quando dico che voglio rappresentare i ragazzi giovani, ma sono disposto a farlo perché oggi c’è bisogno di avere persone competenti e penso che i ragazzi siano pronti e vogliano impegnarsi. Noi spesso e volentieri conosciamo qualche realtà dell’isola d’Ischia che porta poi i nostri ragazzi a lasciare il proprio territorio e a raggiungere altre città come Milano, Roma, Napoli, dove si dedicano alla loro formazione. E poi quando tornano qui non trovano pane per i loro denti. Quindi è giusto creare il pane, in modo tale che quando si ritorna alle competenze che hanno acquisito vengano sfruttate al massimo. Perché arricchire gli altri, le altre comunità, quando possiamo arricchire la nostra? Questa è la domanda che dobbiamo porci».

– Cosa chiedi al candidato sindaco che stai incontrando?
«Sicuramente la tutela del territorio, che deve essere alla base proprio di qualsiasi azione politica. Nel senso che il mare va tutelato, i sentieri vanno tutelati. E’ importante la tutela delle infrastrutture di tutto, manutenzione e tutela. Gli eventi oggi non devono essere visti più come dei tabù, ma devono essere la forza di una promozione turistica che va fatta in un certo modo, quindi la comunicazione, la presentazione della nostra destinazione anche a fiere che siano internazionali, non solo nazionali. Faccio l’esempio de “L’amica geniale” che è stato girato qui a Ischia e in America ha avuto un successo importante. Però non abbiamo saputo presentarci in una grande nazione come quella. Dovevamo cogliere l’opportunità della pubblicità gratuita che è stata fatta. E poi sicuramente coinvolgere le associazioni e la comunità, perché oggi le associazioni sportive, i progetti teatrali giocano un ruolo fondamentale per la riuscita della persona, quindi è importante che anche loro vengano coinvolti all’interno della vita politica del paese».

Chiudiamo così l’intervista, senza porgli la domanda che in questi casi va posta. Anche perché riteniamo che chiunque provi un senso di soddisfazione nell’ascoltare una persona che ha rotto gli equilibri per diventare amministratore del proprio paese. Poi, durante la campagna elettorale, vedremo con chi e come si sarà schierato. Per il momento non possiamo che ringraziarlo.

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