giovedì, Dicembre 26, 2024

Francesco Pezzullo: «Il commercio isolano rischia il fallimento!»

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Per il presidente di Confesercenti la crisi non è passata, anzi si è aggravata. Le previsioni sull’andamento turistico non inducono all’ottimismo. Il lungo elenco di problemi annosi e mai risolti che gravano sul futuro dell’isola. Intanto solo Forio ha istituito il Distretto del Commercio

Se le previsioni sull’andamento della stagione turistica sull’isola sono altalenanti, per quanto riguarda il commercio il presidente di Confesercenti Francesco Pezzullo non ha dubbi: «Pensavo che i momenti di crisi fossero ormai passati, ma mi sbagliavo completamente. Quest’anno ci stiamo rendendo conto che il commercio isolano rischia il fallimento e il prossimo inverno sarà drammatico…».

Pezzullo raccoglie le voci della categoria: «Ascoltare alcuni commercianti annunciare che in inverno andranno a lavorare in Svizzera o si imbarcheranno come facevano prima, è triste. Soprattutto pensando agli investimenti fatti e ai tanti sacrifici affrontati dopo il terremoto, la pandemia, l’alluvione. Sono stati rimessi in gioco gli ultimi risparmi di una vita».

Il presidente di Confesercenti Isola d’Ischia dunque non crede affatto a certe previsioni ottimistiche: «A fronte di questa situazione, sui social leggo che l’andamento turistico sull’isola è okay. Sono tutti soddisfatti di come vanno le cose, tutti bravi a darsi una pacca sulla propria spalla. La verità è che troppo spesso sento parlare gente che non vive realmente il territorio e non dice veramente quello che pensa. Fanno finta che va tutto bene. “L’importante è che va bene la mia azienda…”. Ma non si fa niente per creare rete, essere coesi con tutte le categorie. In giro vedo solo prime donne. E’ bello parlare del proprio giardino e non vedere oltre il proprio naso».

Pezzullo invece è abituato a parlare chiaro e ancora una volta elenca tutte le criticità dell’isola: «Abbiamo problemi vecchi che non riusciamo a risolvere. Non riusciamo ad avere un trasporto eccellente, terrestre e marittimo. Un servizio pagato come corsa veloce mentre non lo è; traghetti vecchi e costosi. Questa è la prima lamentela dei turisti privati, perché quelli che arrivano con i gruppi hanno il prezzo dell’aliscafo o del traghetto compresso nell’offerta».

Ma non è finita: «Il traffico sempre caotico non fa bene al turismo. Gli ospiti si lamentano delle troppe macchine. In altre località turistiche già hanno adottato le targhe alterne, noi non ci rendiamo conto che chi viene dalla città vuole tranquillità, godersi la vacanza. Il trasporto terrestre non offre un minimo di servizio, come le pensiline alle fermate, un servizio GPS, un’app di monitoraggio in tempo reale. Niente. Tutti i giorni vediamo transitare 3 bus uno dietro l’altro nella stessa direzione. La pulizia stradale lascia a desiderare e gli interventi di disinfestazione latitano. Sarebbe necessario un servizio pomeridiano per svuotare almeno i cestini gettacarte».

ASSENZA DI PROGRAMMAZIONE

I soliti problemi… E Pezzullo lancia un ulteriore allarme: «Siamo costretti a registrare un aumento della criminalità. L’isola d’estate diventa terra di conquista: truffe agli anziani sempre più frequenti, furti, ambulanti abusivi, fastidiosi, che invadono il territorio e con la scusa di vendere si infilano dappertutto, facendo da vedette per un colpo grosso. Per citare un esempio, è già successo in una nota gioielleria».

A fronte di questo quadro sconsolante cosa fa la politica? «Le amministrazioni sono scollegate dal territorio, le previsioni sull’andamento turistico per il futuro restano estremamente prudenti. Si avverte l’assenza del turista straniero, mentre le offerte del prodotto Ischia a basso costo sono un segnale pessimo. Si punta alla quantità, senza capire che i troppi posti letto ci penalizzano».

E in previsione dell’alta stagione? «Adesso inizia la fase della speranza per luglio, agosto e settembre, ma non per tutti. Tra le attività che stanno soffrendo maggiormente, senza ombra di dubbio, tutte quelle che non fanno parte del “Food”. Bar, pub, ristoranti riescono a mantenersi, anche se comunque i mesi in attivo sono pochi».

Infine Pezzullo torna a puntare il dito contro gli amministratori: «La mancanza di programmazione ci preoccupa, le amministrazioni evitano il confronto, non vogliono migliorarsi. Un esempio per tutti? Il Distretto del Commercio, per cui la Regione Campania ha prorogato al prossimo 30 settembre il termine per l’attivazione dell’Avviso da parte dei Comuni. Quindi, non più il 30 giugno ma il 30 settembre. E spero che qualche altro Comune isolano faccia richiesta per accedere all’albo Distretti del Commercio, uno strumento vantaggioso per gli Enti locali. A Forio già stiamo lavorando per la presentazione dei progetti utili per il territorio».

In autunno si tireranno le somme, ma come paventato dal presidente di Confersercenti molti commercianti rischiano di essere costretti a chiudere.

4 COMMENTS

  1. il vero problema è che i prezzi dei prodotti non-food sono davvero troppo alti. Con le migliaia di turisti che sbarcano…. si potrebbe vendere di tutto di più… Il turista che compra vuole il prodotto cheap ma tipico, particolare, anche se non locale ma importato….purchè sia un affare.
    Spesso i prezzi non sono esposti, ma fissati ad personam …. e quindi chi sbarca ad ischia …preferisce poi comprare al rientro a napoli dove tutto è molto più a buon mercato.

  2. Il commercio in realtà è già fallito perché qui ad Ischia non ci sono commercianti(a parte quei pochissimi che sono più onesti) ma solo gente che vende cose a prezzi astronomici rispetto al valore reale.
    Con una maglia che costa 10 euro loro vorrebbero guadagnarci 100 euro e quindi fanno bene a chiudere
    Magari al posto loro arriva qualcuno che il commercio lo sa fare

  3. ISCHIA NON POTRA MAI ANDARE A FONDO NEMMENO CON IL MAREMOTO CON LE TANTE “TESTE DI LEGNO ” CHE ORMAI CONVIVONO NELL ISOLA-VOGLIAMO ANCORA FAR FINTA DI NIENTE ?VPGLIAMO ANCORA GIOCARE ALLE TRE SCIMMIETTE ???? OK –ISCHIA è PRONTA–

  4. Si guarda all’Uovo oggi e non al Pollo domani, spiagge carissime senza alcun servizio, sporche, con doccia a pagamento, se ti giri sul lettino rischi di andare su quello afianco, pulizia scarsa, pargheggi non se ne parla, prodotti di consumo alle stelle, ma di cosa vogliamo parlare? andate in Romagna, oppure in Veneto e fate un paragone, e poi mi direte.

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