Caro direttore,
ho la fortuna di abitare in un posto incantevole nel comune di Forio ai piedi della “Schiappa” di Cognole, la terra splendida che ho ereditato insieme a mia sorella dai miei genitori, Francesca e Vito. L’acquistarono con grandi sacrifici nel 1947: finalmente avevano un terreno e non erano più solo “mezzadri”, che dovevano dividere in parte uguali con i padroni le uve che avevano prodotto da quelle terre prese in fitto. Da qui, che amo definire “Monterone alta”, si ammira un panorama stupendo. In questi giorni mi sono trovato a riflettere: fino all’Epifania Forio era tutto uno scintillio, anche eccessivo, ora sembra un territorio cui è stato imposto il “coprifuoco”.
Nel 1971 – settembre – ebbi il privilegio di essere nominato Assessore al Turismo e allo Sport. Consigliere comunale, eletto nella lista del Partito Socialista Italiano, per la prima volta mi avviavo ad un percorso, che nel tempo sarebbe stato ricco di soddisfazioni e che mi avrebbe portato fino al Parlamento Europeo. Forio, come tutti gli altri comuni dell’isola, aveva una scarsa illuminazione pubblica ed i monumenti erano praticamente invisibili dalla sera. Così mi venne l’idea di illuminare tutti i monumenti e le chiese a partire da quelle di periferia. E quando parlo di monumenti, non mi riferisco a quelli più importanti, come il Torrione, ma proprio a tutti. Così mi riferirono che Forio aveva ben sette torri “saracene”, alcune proprio nascoste e quasi sconosciute. Illustrai questo progetto alla Giunta comunale – sindaco l’avvocato Francesco Maschio, vicesindaco l’avvocato Michele Regine: tutti furono d’accordo. Così Forio per la prima volta mise in bella mostra anche chiese e siti trascurati. Soprattutto d’inverno Forio smise quell’immagine oscura e malinconica per arricchirsi di “punti luce” significativi.
Ebbene, dopo oltre cinquant’anni invece di andare avanti vediamo che anche la Chiesa del Soccorso non è illuminata ed il Torrione gode di una “luce” fioca e quasi invisibile da lontano. E poi niente altro. Come si sa, non è una questione economica. Il comune ha messo in campo per le recenti Festività risorse ingenti per un orizzonte limitato nel tempo, senza una visione strutturale, anche modesta, che mantenga un segno duraturo di attenzione per il territorio. Naturalmente so bene che si tratterebbe di un granello di sabbia, pur se significativo.
Da tempo vado osservando e denunciando l’inerzia dei cittadini che quasi mai fanno sentire la loro voce per questo e per altri problemi anche più vitali. Da antico cittadino impegnato nelle Istituzioni, pur dall’opposizione (ho fatto il sindaco per meno di un anno) ho sentito il dovere di segnalare questo piccolo ma significativo problema, che mi trovo ad osservare da casa ogni sera, la cui soluzione darebbe “luce” a tante e preziose bellezze del comune di Forio, rendendolo meno triste e buio, soprattutto nelle fredde serate invernali.
Caro direttore, so bene che i problemi sono altri e ben più gravi, ma ho sentito il dovere di questo piccolo suggerimento che riguarda un aspetto estetico e segni attenzione e cura del territorio. Tu, con il tuo giornale, puoi fare qualcosa per sensibilizzare chi di dovere perché se ne faccia carico? Naturalmente se condividi la segnalazione!
Ti ringrazio e ti saluto cordialmente, augurando a te e al giornale che dirigi il successo che merita nell’esercizio proprio della libera stampa.
Franco Iacono