venerdì, Marzo 21, 2025

Fratelli d’Italia riparte da Lacco Ameno. Di Scala, Conte, Muro: tris per la Meloni

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Ugo De Rosa | Il passaggio è stato fatto. La destra di Ischia riparte da Lacco Ameno. Luogo simbolo per più motivi. Il primo, sicuramente, è quello territoriale. Ripartire da Lacco Ameno, patria di Domenico De Siano. Il secondo, invece, ha un sapore più di “casa”, ma questa è un’altra storia.
Ospiti (forse non solo politici) del consigliere regionale e capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Schiano di Visconti, hanno “sfilato” il commissario provinciale, l’onorevole Andrea Delmastro, il coordinatore Regionale Antonio Iannone, l’avvocato Maria Grazia Di Scala, Davide Conte e il consigliere comunale di Procida, Luigi Muro.
Una mattinata dai toni politicamente corretta che è stata l’occasione per ufficializzare l’adesione al partito di Giorgia Meloni sia dell’avvocato Di Scala sia di Davide Conte sia di Luigi Muro.

Una conferenza stampa, dal sapore programmatico, sul finire di questa estate 2021 che apre al futuro soprattutto locale. L’obiettivo del voto nazionale dopo il semestre bianco e il prossimo impegno elettorale nel comune di Ischia vivono la loro permanenza ai box in attesa del semaforo verde che arriverà dopo il 5 ottobre quando ne sapremo di più sul sindaco di Napoli.

Apre le “danze” il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone: «Grazie per essere intervenuti nonostante il periodo non facile sia per l’atmosfera ancora vacanziaera, per chi ha fatto le vacanze, e anche per la fase pandemica che speriamo poterci mettere presto alle spalle. Per noi è una occasione molto importante per ufficializzare l’adesione al partito dell’on. Di Scala e on. Muro. Noi siamo convinti che si farà un lavoro di squadra importante, il partito sta registrando a livello nazionale una attenzione straordinaria, a testimonianza che il progetto politico del nostro leader, Giorgia Meloni è quello che più convince.
Vi è la speranza di portare l’Italia fuori da una crisi che è mai stata così grave.
Credo che tutti quelli che stanno aderendo sono persone che cercano una comunità che fa politica dove valgono due regole: quella del consenso e quella del senso di appartenenza. Noi siamo abituati a combattere credendo in ogni campagna elettorale, siamo abituati a fare politica anche quando non c’è campagna elettorale.
Voglio ringraziare i rappresentanti del partito sulle isole, della sezione provinicale, e lo faccio ringraziando l’onorevole Magliore, dirigente di lungo corso del partito, al capogruppo in regione, on Schiano con il quale lavoriamo gomito a gomito con lo spirito che ci contraddistingue, spirito ce oggi convince sempre più persone a fare parte di questa famiglia. Il nostro è un partito di valori, ma anche pragmatico, di progetti che mette al centro la realtà.
Grazie Maria Grazia, grazie Luigi, che avete già svolto grandi esperienze ad ogni livello, vorrei ricordare Luigi faceva parte di Alleanza Nazionale ed era sindaco in un periodo in cui Alleanza Nazionale era il partito dei vicesindaci. Siamo estremamente felici di avervi in squadra con noi, e per noi non esistono cittadini di serie A o di serie B, anche per questo abbiamo scelto di fare questo incontro su un’isola, per noi esiste una grande questione dei territori interni, quelli in modo errato considerati come periferia. Questi territori sono popolati da cittadini che pagano le tasse, proprio come i cittadini delle metropoli e tutti hanno il diritto di avere gli stessi diritti e opportunità».
Abituato a riflettori puntati e con la responsabilità di scrivere il futuro del partito della Meloni in Campania, il “commissario provinciale”, Andrea Delmastro non ha dubbi: “Quando ho conosciuto Conte e Di Scala li ho corteggiati… Di Scala l’ho corteggiata quasi come uno stalker anche prima delle regionali, e l’ho fatto perché ha un consenso elettorale non viziato da cose che non ci piacciono”.

«Sono onorato – ha detto Delmastro – per il ritorno a casa di Luigi Muro e anche e soprattutto, dell’ingresso di Davide Conte e Di Scala, la testimonianza che Fratelli d’Italia, lungi dall’essere isolata nel centro destra, sta costruendo su ciò che resta del centro destra. Chi nel centro destra immagina di vivere una esperienza di ricostruzione e affermare con linearità di valori del centro destra non può che trovare casa in Fratelli d’Italia.
Gli ingressi sono frutto anche di una attenzione che Fratelli d’Italia sta avendo per le isole, voglio ricordare l’ultimo, riguardo il trasporto pubblico agli oncologici che segna la continuità territoriale per la sanità. Questa è una mozione che penso porteremo a casa da minoranza, una mozione che segue quella sugli incentivi agli operatori sanitari che operano sulle isole.
Le isole sono un contesto dove la Campania può sviluppare turismo solo dopo aver garantito servizi alla cittadinanza e continuità territoriale.
Un’altra problematica che stiamo seguendo da vicino e di cui sono stato interessato in prima persona è quella dei presidi di giustizia. Abbiamo raggiunto dei risultati, seppur piccoli ma importanti.
Questo per raccontare che stiamo studiando un progetto per migliorare i servizi per i cittadini, così da poter poi offrire servizi sempre più elevati ai turisti.
Quando si costruisce un percorso del genere, quindi, è facile che lungo la strada si incontrano persone di centro destra che aderiscono a Fratelli d’Italia.
Concludo con un passaggio velocissimo. Ho apprezzato il ritorno di Luigi Muro, e non poteva che esserci questo ritorno. Quando ho conosciuto Conte e Di Scala li ho corteggiati… Di Scala l’ho corteggiata quasi come uno stalker anche prima delle regionali, e l’ho fatto perchè lei ha un consenso elettorale non viziato da cose che non ci piacciono.
Quando Conte e Di Scala sono entrati in Fratelli d’Italia, ci hanno chiesto dove volevamo andare e non cosa potevamo loro garantire e questa è la migliore carta di identità per entrare in Fratelli d’Italia. Sulle isole quello che vogliamo fare è chiaro, dove vogliamo arrivare è abbastanza chiaro e il percorso è chiaro. Conte e Di Scala saranno i protagonisti di una particolare attenzione alle isole, con una destra a schiena dritta che ha l’ambizione di rappresentare l’intero centro destra che non cede a determinati accordi».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Schiano di Visconti, da vero padrone di casa ruba poco spazio agli ospiti: «Grazie ad Antonio e Andrea. Oggi per me è una giornata bella ed importante perchè con il lavoro di tutti siamo riusciti a convincerli sulla bontà del progetto di Fratelli d’Italia. Un progetto che ci vede impegnati a allargare il partito non perdendone i valori e l’identità.
Con i ritorno di Luigi Muro e l’ingresso di Davide Conte e Maria Grazia di Scala credo che abbiamo portato e siamo riusciti a mettere nell’orbita del partito persone di qualità, di spessore e politici di lungo corso che hanno rimostrato di valere. Persone che ci daranno quella mano giusta per fare in modo che anche qui in Campania e sulle isole Fratelli d’Italia dimostri di valere sempre più. Ringrazio tutti, questa mattina si segna un passo importante, la famiglia di Fratelli d’Italia si allarga di nuove professionalità.»
La seconda parte di questa conferenza stampa a cui hanno preso parte diversi cittadini, è riservata alle parole dei protagonisti. Sarà stato il caldo, sarà stata questa necessità di politicamente corretto e di volemose bene in pubblico, ma chi si aspettava il redde rationem nei confronti di Domenico De Siano è rimasto deluso.

Maria Grazia Di Scala: “Abbiamo intenzione di ricostruire un progetto, di aggregare e di ripartire”
Vi ringrazio e sono lieta che abbiate tutti incentrato l’attenzione sulla particolarità di questi territori che noi viviamo e soffriamo. Voglio ribadire che sia io che Davide abbiamo chiesto dove vogliamo andare, non altro. Io non ho chiesto poltrone o candidature, sono convinta che le cose si ottengono col tempo, con il lavoro e con il sacrificio.
Mi sono “sacrificata” spendendo energie per anni da consigliere comunale, in Regione anche ottenendo dei piccoli grandi risultati per l’isola, e chiederò a Michele di portare avanti un progetto che avevo presentato in regione, quello del comune unico o di prevedere solo due comuni, solo questo potrà consentirci di andare avanti.
La destra a Ischia purtroppo si è disfatta e il nostro scopo, mio e di Davide, è di ricostruirla, di arricchire un contenitore che si è svuotato anche a seguito di una corsa dei sindaci verso il PD, gli stessi sindaci che sono andati da De Luca in Regione a chiedere che la proposta circa il Comune Unico non venisse portata avanti. Tre di loro, in particolare, sono andati in Regione a dirla “mettila nel cassetto”.
Noi abbiamo intenzione di ricostruire un progetto, abbiamo intensione di aggregare e di ripartire. Ritengo che questo possa essere fatto solo con la garanzia di avere alle spalle un partito, un leader donna che porta avanti le idee e credo che solo Fratelli d’Italia nel centro destra può dare questo.
Ringrazio Andrea Potere, un giovane venuto da Procida con il quale andremo avanti in una sinergia di intenti per i nostri territori.
Occorre concentrarsi, prima ancora del trasporto gratuito per gli oncologici o forze armate, su una battaglia per ottenere finanziamenti per le compagnie di trasporti. Al trasporto marittimo non vengono dedicati fondi come per il trasporto su gomma o su ferro.
Abbiamo bisogno di coraggio e unità di intenti, per una migliore vivibilità dei nostri territori.

Luigi Muro: “Ho ricevuto molte telefonate circa la metafora del taxi e dico che Fratelli d’Italia non è un taxi, è una Ferrari”
Come è stato più volte sottolineato per me si tratta di un ritorno se volessimo equiparare Alleanza Nazionale a Fratelli d’Italia. Secondo me non è così, sono altre esperienze che ciascuno ha vissuto. Chi vi parla alle ultime regionali ha votato Di Scala che ha lavorato bene per le isole.
Per me è una esperienza non nuova perchè conosco gli ambienti e le persone, anche a livello regionale, però è una esperienza nuova che voglio vivere con l’entusiasmo della novità E credo che anche la presenza di Andrea Delmastro a Napoli sia stato un punto importate.
La mattina lo seguo su Omnibus, e lo apprezzo per la sua chiarezza e preparazione, elementi fondamentali per chi vuole fare politica.
Anche io ho ricevuto molte telefonate circa la metafora del taxi e dico sempre che oggi Fratelli d’Italia non è un taxi, è una Ferrari. E non tutti sanno guidare le Ferrari. Chi entra deve avere rispetto di capire realtà consolidate che hanno fatto determinate scelte, la scommessa di una classe dirigente è quella di portare avanti una proposta unica.
Le realtà insulari sono complesse, ma la scommessa è quella di mettere insieme le cose.
A seconda del ruolo che il partito vorrà assegnarmi sarò un lavoratore che porterà le problematiche del territorio, per vincere, per far sì che la destra di governo vada a governare.

Davide Conte: “Vogliamo far partire questo laboratorio di idee del centro destra, senza preclusioni su ruoli e candidature”
Mi associo a tutto quanto detto da chi mi ha preceduto, ma aggiungo due passaggi per me importanti. In questo momento limito il discorso alla scelta mia e di Maria Grazia: ove mai ci sia qualcuno che pensi che sia stata una scelta contro, è bene che si sgomberi il campo da questo equivoco perché noi scelte contro non siamo abituati a farne. Di qui si ragiona per il paese ed è una cosa importante e fondamentale.
Allo stesso modo vorrei che nessuno pensasse che la nostra scelta rappresenti una scelta di comodo. E’ una scelta che si allinea alle logiche delle persone che sono a questo tavolo: Luigi Muro in questo momento è reduce da una sconfitta elettorale contro il sindaco uscente, non si è sottratto alla battaglia ma ora lavora ad un progetto con Fratelli d’Italia; Michele Schiano, presidente del gruppo regionale, non è in maggioranza ma combatte portando la sua esperienza; Andrea Delmastro come Giorgia Meloni, con il consenso crescente di Fratelli d’Italia avrebbe potuto compiere scelte diverse, ma è lì a combattere in una situazione in cui più di tanto non può emergere perché è l’unica opposizione al Governo; Maria Grazia di Scala, è consigliere di minoranza non in un comune, ma in un feudo con conflitti storici dove chiunque troverebbe più confortevole allinearsi a certe posizioni, ma fa ben altro così come ha fatto in consiglio regionale.
Per quello che mi riguarda, io vengo da 27 anni ininterrotti in Forza Italia e non sono pochi. Li rivendico con orgoglio, rivendico la coerenza ma posso anche dirvi che quello che mi ha convinto quando a Roma con Andrea ci siamo stretti la mano a metà marzo era la prospettiva che mi piaceva, entrare in un gruppo che dava pari dignità a chiunque intendesse farne parte.
Io vengo da una esperienza che inizi nel 2002 in modo positivo per Forza Italia, ma giungendo nel 2017 con una lista che non è andata oltre i 1200 voti.
Oggi al comune di Ischia vi è una maggioranza di 16 consiglieri di cui 14 fanno parte della maggioranza.
Ecco dove vogliamo andare: noi vogliamo far partire con forza questo laboratorio di idee del centro destra, dove non ci sono preclusioni su ruoli, candidature e prospettive… ma c’è la proposta, siamo per il paese e non contro qualcuno.
Questo chiediamo a Fratelli d’Italia, riprendere il dialogo e cercare di capire fino a che punto la gente è contenta o voglia altro. Noi siamo convinti che Ischia meriti di più.

foto pasquale gargano

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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