I giudici del tribunale del riesame in trentaquattro pagine hanno motivato l’ordinanza con la quale hanno respinto il ricorso del sostituto procuratore della Repubblica Giuseppina Loreto. Confermando l’ordinanza cautelare di rigetto emessa dal giudice per le indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta “Free market” di Barano, che aveva respinto l’istanza di applicazione della misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per il sindaco di Barano Paolino Buono e per il comandante della Polizia municipale Ottavio Di Meglio.
All’udienza per discutere l’appello del pubblico ministero, lo stesso sostituto procuratore Loreto intuiva che alcune delle sue richieste non sarebbero state mai accolte. Mantenendo fermo il ricorso, invece, per Buono e Di Meglio. Ritenendo che le argomentazioni del gip non fossero condivisibili. Spiegando soprattutto in camera di consiglio al collegio che le accuse di cui rispondono sono di una particolare gravità. In particolare di concorso in abuso d’ufficio, falso ideologico e peculato. Reati classici legati ad attività di pubblica amministrazione. Spiegando, ancora che nella fase calda delle indagini il sindaco e il comandante dei vigili urbani erano stati ascoltati in ordine soprattutto alla vicenda legata alla gestione del mercatino di Testaccio. Ma i giudici del riesame sono stati di diverso avviso.