lunedì, Novembre 25, 2024

Fumata nera in Regione Campania: sì al nuovo piano ospedaliero per l’isola di Procida

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Leo Pugliese | Giornata da segnare col pennarello rosso, quella di ieri, in materia di Sanità sull’isola di Arturo. Ieri, infatti, una delegazione di amministratori, consiglieri comunali ed associazioni, ha incontrato a Napoli, presso gli uffici della Regione Campania, il dott. Alfonso Bonaiuto coordinatore della segreteria del Presidente della regione Campania Enzo De Luca e l’onorevole Enza Amato consigliere regionale della Campania.
Dopo aver ascoltato con grande disponibilità le parole della delegazione procidana, in merito alla problematica riguardante la presenza sull’isola del Pronto soccorso attivo H24, che di fatto dovrebbe essere abolito nel nuovo piano ospedaliero, il dott. Bonaiuto ha consultato il dott. Enrico Coscioni, consigliere per la sanità del presidente De Luca, il quale per via telefonica ha mostrato la più assoluta indisponibilità a qualsiasi modifica della proposta di piano Ospedaliero regionale per l’isola di Procida.
Ma non è tutto. Coscioni, ha ribadito in sede di incontro – quanto già si conosceva purtroppo, e che cioè per l’isola di Arturo, nel nuovo piano è previsto unicamente un punto di osservazione breve con rianimatore e solo tre posti letto. La chicca finale è di una gravità assoluta quando lo stesso Coscioni ha affermato che Procida non ha mai avuto un Pronto Soccorso Attivo H24, non conoscendo di fatto nulla sulla sanità isolana. Per la serie “ ma sei i Procidani non lo hanno mai avuto perché lo vogliono ora, il pronto soccorso attivo?”
Non ci stancheremo mai di ribadire che la salute è un diritto primario sia a livello individuale che collettivo sancito espressamente ai sensi dell’art. 32 della costituzione, e che l’atteggiamento del dott. Coscioni come pure del commissario Polimene – riferito giorni fa al coordinatore del tribunale del malato Anellino Scotto di Santolo – è contrario allo spirito e al principio di leale collaborazione tra gli organi dello Stato ai sensi degli artt. 117/118 sempre della carta costituzionale.
E così – mentre andiamo in stampa – il consiglio comunale tenutosi nella giornata di ieri è stato anche l’occasione per ratificare un ordine del giorno tra cui si:
“Esprime assoluto dissenso e netto rifiuto della posizione espressa dal consigliere Coscione e dal commissario Polimene;
invia il documento presentato nell’incontro al dott. Bonaiuto al Ministro della Salute, al presidente della giunta regionale, al commissario Polimene, al presidente del consiglio regionale, al presidente della commissione sanità della Regione Campania, al capo dell’opposizione Stefano Caldoro, nonché al Prefetto della Provincia di Napoli evidenziando tra l’altro le possibile problematiche di ordine pubblico che potrebbero derivare dall’atteggiamento ostativo e negativo dei competenti organi decisionali;
Informare gli organi di stampa locale e cittadina attraverso una conferenza stampa degli amministratori e dei consiglieri comunali, invitare i cittadini alla più larga partecipazione popolare in difesa dei propri inalienabili diritti;
dichiarare la seduta del consiglio comunale aperta e permanente, favorendo la partecipazione dei cittadini, delle categorie produttive, commerciali, scuole e delle parrocchie;
annunciare al Prefetto che ove non venga tenuto nel debito conto la ragionevole richiesta dell’amministrazione e del consiglio, i consiglieri comunali dichiarano sin d’ora la volontà di rassegnare le proprie dimissioni da ogni carica.
Se questo è l’ordine del giorno presentato a firma della Consigliera Maria Capodanno e che dovrebbe essere stato recepito e ed evaso, dello stesso comun denominatore sono le perplessità e i toni usati dal coordinatore del Tribunale del malato Anellino Scotto di Santolo, che ci va giù pesante parlano addirittura di disegno criminoso per l’isola la paventata smobilitazione del presidio ospedaliero. Scotto di Santolo che da mesi segue attentamente la vicenda ha rappresentato la possibilità della creazione di un comitato di lotta permanente sul territorio e che appare oggi come una delle forme di protesta e di rivendicazioni più probabile da attuare.
L’isola ripiomba – così – dopo oltre trent’anni nell’incubo sanità e i giorni a venire saranno molto caldi e non solo dal punto di vista climatico.

1 COMMENT

  1. L’assurdo di Procida era l’esistenza di un Ospedale inutilizzato voluto dal populismo dell’ ex Governatore comunista. Ospedale che serviva solo per creare quale carriera, ma nello stesso tempo costava una quantità enorme di risorse finanziarie. Perchè gli amministratori dell’isola unitamente ai dirigenti dell’ASL competente non fanno pubblicare le statistiche di utilizzo dell’ospedale negli ultimi 10 anni con i relativi costi?

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