E’ successo pochi minuti fa ad Ischia Ponte: una ragazza presente sul pontile aragonese per assistere allo spettacolo dei fuochi pirotecnici è stata colpita al volto da uno di essi.
Il colpo, molto forte, ha raggiunto la ragazza ferendola alla fronte che ha iniziato, subito, a sanguinare copiosamente.
La ragazza ha lasciato il pontile per raggiungere l’ambulanza, accompagnata da un ragazzo, che l’ha soccorsa all’altezza del bar CocoGelo. Dalle notizie che arrivano sembrerebbe che la ragazza colpita sia anche in dolce attesa.
Era il primo colpo della serata sparato dal fuochista, il colpo iniziale dello spettacolo piromusicale previsto e che è stato interrotto dopo la seconda “canzone”.
PRIME IPOTESI E RICOSTRUZIONI. Da quanto si apprende dalle prime ricostruzioni sembra proprio che nel momento di avvio dello spettacolo pirotecnico il primo colpo nell’uscire dal mortaio abbia rovesciato lo stesso, prendendo una inclinazione diversa e colpendo la ragazza. I successivi colpi, con il mortaio ormai fuori asse, sono partiti in modo alquanto incontrollato ed uno, pare, abbia addirittura compromesso i fili della centralina di controllo dell’intero spettacolo. Altri sono finiti direttamente in acqua. Terminata la prima sequenza (che si è rivelata disastrosa), la seconda è iniziata, ma si è subito interrotta. I fuochi erano stati sistemati sullo scivolo e sugli scogli adiacenti.
OTTO GIORNI DI PROGNOSI. Dopo i primi soccorsi e il ricovero presso il nosocomio lacchese e dopo i primi controlli medici, per la ragazza è stata valutata una prognosi di otto giorni. Le condizioni della ragazza non sembra essere preoccupanti. Partono le indagini delle forze dell’ordine
Ed e’ andata anche bene, stavolta. Ma possibile che debbano sparare dalla mattina alla sera? Tra l’ altro, gli animali domestici sono spaventatissimi da questa pratica pericolosa e dispendiosa.Ma la chiesa non sa come spendere meglio i propri soldi?
effettivamente trattasi di uno spreco eccessivo. Il PARROCO DON Carlo Candido è molto appassionato ai fuochi pirotecnici e non si preoccupa di aiutare le persone bisognose, nonostante che disponga di molti soldi. In occasione della festa è buono e giusto che ci siano i fuochi pirotecnici, però in misura adeguata e non eccessiva. Don Candido svegliati e non dimenticarTi delle persone bisognose, che esistono anche sull’isola d’Ischia.
i fuochi pirotecnici sono un’usanza tribale, e pure pericolosa!
Sono alcuni versetti del Vangelo di Marco che è stato proclamato domenica non a caso in occasione dei festeggiamenti di San Giovan Giuseppe della Croce.
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
Questa parola è per tutti, me incluso, ognuno per il ruolo e responsabilità che ricopre. Non serve fare nessuna esegesi biblica perchè la parola è chiara e poi molti purtroppo non per colpa loro non capirebbero. Dagli avvenimenti accaduti in questi giorni ad Ischia Ponte possiamo renderci conto, oltre ai pericoli e alla salvaguardia delle persone che viene prima di tutte le altre cose, che sicuramente non è questa la chiesa che ha sempre testimoniato il nostro amato Santo Patrono umile e povero, senza mai compromettersi con nessuno in nome della verità e per amore all’uomo, come Cristo fino alla morte di Croce. Oggi questa verità è portata avanti contro ogni resistenza bisogna dire, senza compromessi e con coraggio da Papa Francesco ringraziando Dio. Negli Atti degli Apostoli, Pietro alla porta bella del tempio quando incontra il paralitico che gli tende la mano gli dice: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina!». Il paralitico è immagine dell’uomo tenuto legato, immobilizzato dal potere religioso del tempo, i farisei che in nome della religione incutevano paure, superstizioni e sensi di colpa imponendo loro duri fardelli da portare. Purtroppo questo potere è presente ancora oggi, approfittare delle persone inculcando loro timore per tenerle legate e paralizzate per paura di non poter fare le cose e separarsi sempre di più dagli altri (la parola fariseo significa separato). Io mi auguro per il bene di tutte le persone di buona volontà che vogliono incontrare il Signore di imitare San Giovan Giuseppe non raccontando solo la sua storia, ed ascoltare il Papa senza ripetere solo quello che dice, ma di rendersi conto che bisogna ritornare ad una chiesa povera ormai appesantita da tanto sfarzo, orpelli, denaro oro e argento e forse proprio per questo non è riuscita e non ci riuscirà a far alzare e mettere in cammino tanti infermi.
Pace a tutti
Complimenti per l’ articolo, Io la penso come Te. Qualche anno addietro non si verificavano certe cose. Il sacerdote deve fare il sacerdote e cioè insegnare la parola di Dio a noi credenti e non occuparsi di ……… ; questo compito per il passato l’anno svolto altri. Bene fa Papa Francesco a ricordarlo, la chiesa veramente deve ritornare ad essere povera, e non dirlo soltanto. S.Giovan Giuseppe della Croce ne è la testimonianza. A che servono tutti questi spari, a che servono questi fuochi, facciamo un referendum locale per abolirli definitivamente. Al loro posto, a mezzanotte, ci riuniremo TUTTI IN PREGHIERA in piazza al Coco Gelo per recitare il Santo Rosario e ringraziare il Nostro Santo Protettore e concittadino di accompagnarci sempre nella nostra vita terrena.
Che si rovolga subito ha un legale per indennizzo danni dal comune o chi ha organizzato l’evento, privato o comunale che esso sia se ha bisogno di aiuto o consigli puoi contattarmi tramite email.
F,F,F
Feste Farina e Forca
Feste Farina e Forca
Feste Farina e Forca
È sempre stato così e sempre sarà. Il popolo idiota e bigotto continua a vivere nel degrado, nel sottosviluppo, senza prospettive né speranza, sotto il tacco del grasso clero, della politica e della mafia.
È mai stato calcolato quanto si spende ad Ischia in un anno in fuochi d’artificio?
La questione è molto più grave di quanto possa apparire. Rubare i soldi ai poveri e frodare gli operai che hanno lavorato e non vengono pagati sono due dei quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Questo significa bruciare in aria in pochi minuti migliaia di euro. Il Vescovo deve porre fine a questo spreco non deve rendersi complice.
E quando bussano alla porta e vi dicono “stiamo facendo la questua per San Giovan Giuseppe” ,dite loro che destinerete la somma per scopi più nobili.