La giovane ha ottenuto la sospensione condizionale, mentre il compagno dovrà scontare la condanna a causa dei precedenti
Michele Orrù e la complice Anna Teresa Cervasio, accusati di furto aggravato ai danni dei proprietari dell’ex hotel La Pace di Lacco Ameno, sono stati condannati alla pena di sei mesi di reclusione e 600 euro di multa. Il tribunale ha concesso alla sola Cervasio la sospensione condizionale della pena, che dovrà essere invece scontata da Orrù per i precedenti per reati contro il patrimonio e le persone e per essere stato già giudicato da un tribunale con sentenza.
I due nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2013 erano riusciti a portarsi via oggetti di arredo dell’ex struttura alberghiera per un controvalore stimato dagli investigatori in 2.500 euro. Entrambi, già nella fase delle indagini preliminari e quando vennero tradotti in caserma, in qualche modo ammisero le proprie responsabilità, come riportato nei verbali delle udienze ove sono stati ascoltati i carabinieri della Stazione di Casamicciola che procedettero all’arresto ed i proprietari dell’ex albergo, che sorpresero la coppia mentre trasportava la refurtiva all’esterno.
Il pubblico ministero nella requisitoria ha avuto gioco facile, avendo gli stessi imputati riconosciuto in parte le proprie responsabilità, confermate dai testi, i militari dell’Arma e i proprietari dell’ex Hotel La Pace. Valutando comunque positivamente l’atteggiamento tenuto dai due imputati si è mantenuto basso nella richiesta, che è quella che poi è stata ritenuta equa dal giudice.
La difesa ha cercato di mettere in dubbio la volontà di perpetrare un furto, spiegando che Orrù e Cervasio erano entrati in quell’hotel divento da anni un rifugio per senzatetto e vagabondi con il solo scopo di trovare un riparo. Alla fine però il tribunale è rimasto convinto della colpevolezza, pur comminando una pena tutto sommato mite.
