venerdì, Dicembre 27, 2024

Game over: il porto di Lacco Ameno è senza luce. Esulta Giovanni De Siano

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L'ULTIMA MOSSA: Il comune di Lacco Ameno non riuscendo a dimostrare la non titolarità di Perrella a gestire il porto, dopo avergli fatto staccare l’acqua dell’EVI ora chiede la verifica degli impianti dell’energia elettrica. Così lascia il porto di Perrella al buio e Perrella non incassa. E nel frattempo resta al buio anche tutti quelli che facevamo impresa con i diportisti...

Gaetano Di Meglio | Muoia Perrella e tutte le attività di Lacco Ameno che trovavano beneficio dal porto. Muoiano Perrella e i bar, i ristoranti e tutti gli altri imprenditori di Lacco Ameno che sanno quanto sia importante avere un altro porto. Muoiano tutti, l’importante è che vincano Giovanni De Siano e Giacomo Pascale.
La soluzione che il Comune di Lacco Ameno ha trovato per risolvere la questione porto è staccare anche la corrente elettrica. Si, dopo aver perso in tutte le aule di tribunale, la strategia del Comune è quella di far staccare tutte le utenze che tengono in vita l’approdo turistico del porto.
Questa è la strategia degli amministratori lacchesi che, pur di vedere Perrella morto, fanno morire tutto il resto dell’economia del paese.
Davanti al loro, esclusivo, fallimento amministrativo, l’unica soluzione rimasta è stata quella di lasciare il porto senza acqua e senza luce. Sembra assurdo, tuttavia è la pura realtà. Cruda realtà. Semplice realtà.

La storia del porto di Lacco Ameno si racconta velocemente. Fino a quando Giacomo Pascale è stato l’ombra e l’alter ego di Domenico De Siano ha fatto di tutto (e di più, pure qualche processo) affinché la società di Giuseppe Perrella avesse in gestione il porto di Lacco Ameno. Poi Pascale litiga con De Siano e il sindaco inizia la battaglia contro il privato. Una battaglia che porta avanti, sia per un po’ di propaganda, sia perché i suoi consiglieri (Giovanni De Siano in testa) lo pressano a tutto campo affinché tolga il porto dalle mani dell’odiato Perrella.

Pascale inizia una lunga battaglia giudiziaria che perde in numerosissimi processi amministrativi fino a giungere all’incriminazione del proprio dirigente competente al Porto per turbativa d’asta connessa alla gestione dell’approdo turistico. E’ l’estate 2022 e il Comune di Lacco Ameno sperpera centinaia di migliaia di euro in avvocati senza cavare un ragno dal buco. I giudici amministrativi danno ragione al concessionario e gli riconoscono la titolarità del bene – come tutti gli altri titolari di concessione demaniale – fino al 31 dicembre 2023.
Incassata la sconfitta e lasciato il porto nelle mani di Marina del Capitello, dal Comune di Lacco Ameno parte la strategia 2023: lasciare il porto senza acqua e senza luce.

Il primo round lo viviamo ad inizio estate quando, complice l’EVI, si riesce a staccare la fornitura idrica alla gestione dell’approdo. Perrella si sobbarca degli ulteriori costi e fornisce i propri clienti con una fornitura idrica attraverso autobotti. Il consigliere De Siano prova a bloccare questa modalità operativa, ma trova sul suo cammino l’avvocato Angelone che lo rimanda a casa insieme al padre del presidente del Consiglio comunale, Dante De Luise.
Ma il piano del Comune non era completo. E così, per far cessare le attività del porto, ecco l’altra parte della strategia. L’Ente affida all’ing. Enrico Iovene la verifica degli impianti del porto. Come se, in questi anni, sul porto di Lacco Ameno si fossero mai verificati problemi con l’erogazione dell’energia elettrica.
L’incarico a Iovene, tuttavia, significa la sospensione della fornitura elettrica a Marina di Capitello che, stando agli atti del Comune di Lacco Ameno, si ritrova anche senza luce.

È questa la sintesi di tutta la vicenda: il porto resta a Perrella perché non c’è nessun atto da parte del Comune di Lacco Ameno che lo privi o gli impedisca di operare in virtù della piena titolarità del bene. Ma lo deve fare senza acqua e senza luce. E se per l’acqua è possibile pagare un’autobotte, per l’energia elettrica non è la stessa cosa.
Quello che resta e che fa riflettere più di tutto è la questione politica e anche quella economica. Si può inseguire un dispetto fino al punto di spegnere l’intera economia di un paese? Si può far pagare il proprio disastro amministrativo a tutti gli imprenditori di Lacco Ameno? O qualcuno pensa che il porto non generi economia territoriale?
La tesi del Comune è banale: “Perrella non paga, quindi deve lasciare il porto”. Se fosse vero e se fosse un motivo veramente valido tra lodi, ricorsi e contro ricorsi qualcuno pure gli avrebbe dato ragione e, invece, nessuno ha ritenuto valida questa tesi. Neanche il giudice che ha dato ragione all’Evi, quando ha confermato il distacco dei contatori dell’acqua (il reclamo si discute il 30 agosto), ma ha rigettato parte del ricorso aggiunto del Comune.

Ma la fine di questa piccola storia triste è quella che racconta una sola verità (confermata, è evidente, anche dagli atti che compie il Comune di Lacco Ameno): il porto resta a Perrella. L’unica cosa che è riuscito a fare il sindaco è fargli staccare la luce e l’acqua. Con quale risultato? Avere un paese che resta al buio e senza le economie del porto. Perché? Perché Pascale deve inseguire i capricci dei suoi consiglieri comunali.
E già, cara Lacco Ameno, come ha scritto Giovanni De Siano “game over”.

Il nuovo scontro: arriva la diffida

Al Comune di Lacco Ameno Responsabile IV Settore arch. Alessandro Delle Grottaglie
e p.c.
Ing. Enrico Iovene
E-Distribuzione
Preg.mo Arch. Alessandro Delle Grottaglie,
i sottoscritti avv.ti Enrico Angelone, Alessandro Barbieri e Michele Calise del Foro di Napoli, in nome e per conto di Giuseppe Perrella n.q. di amministratore della Marina del Capitello scarl, con sede legale in Napoli alla Via San Pasquale n. 48, che sottoscrive,
PRESO ATTO della determina n. 697 del 23.08.2023 con la quale è stato affidato l’incarico di “rilievo dell’impianto elettrico esistente e progettazione esecutiva degli interventi propedeutici e necessari per la verifica periodica dell’impianto della cabina di trasformazione MT/BT” alla Via Litoranea;
CONSIDERATO CHE:
la predetta cabina di trasformazione è utilizzata esclusivamente per l’erogazione della fornitura elettrica di tutte le aree portuali;
la Marina del Capitello scarl utilizza legittimamente le predette aree portuali e ne ha il pacifico godimento, ospitando allo stato circa 150 imbarcazioni che utilizzano l’energia elettrica;
PRESO ATTO della richiesta di sospensione per giorni 30 della predetta fornitura avanzata in data 25.08.2023 dall’Arch. Alessandro Delle Grottaglie nei confronti E-Distribuzione su presunti interventi manutentivi a compiersi sulla predetta cabina di trasformazione;

CONSIDERATO altresì che in pari data l’amministratore di Marina del Capitello scarl provvedeva a diffidare l’Ing. Enrico Iovene e l’Arch. Alessandro Delle Grottaglie a non sospendere la fornitura per evitare interruzione al servizio pubblico e gravi danni alla società;
PRESO ATTO che in data odierna la società E-Distribuzione, senza alcun preavviso, ha dato corso alla richiesta del Responsabile del IV Settore Arch. Delle Grottaglie e ha sospeso la fornitura elettrica alla cabina di trasformazione innanzi indicata e, di conseguenza, a tutte le aree portuali;
RITENUTO che la sospensione operata non risulta necessaria né all’espletamento dell’incarico conferito all’Ing. Iovene (finalizzato alla sola verifica dell’impianto e alla progettazione esecutiva degli interventi periodici), né in ragione degli interventi manutentivi (eventualmente) a compiersi a seguito del rilievo, né ancora in ragione di malfunzionamenti dell’impianto;
PRESO ATTO che dalla lettura della determina dirigenziale n. 697 non risulta nessuna preventiva verifica tecnica e/o relazione tecnica istruttoria che giustifichi la preventiva sospensione della fornitura elettrica;
PRESO ANCORA ATTO della pendenza tra la società scrivente e il Comune di Lacco Ameno di un giudizio (R.G. N. 513/2021) inerente i consumi elettrici, rispetto al quale la Marina del Capitello scarl ha aderito alla proposta di accordo transattivo formulata dal Giudice dott.ssa Ragosta e ha inoltrato al Comune di Lacco Ameno in data 13.06.2023 comunicazione a mezzo pec (all’indirizzo utclavoripubblici@pec.comunelaccoameno.it) significando la volontà di quantificare le somme eventualmente dovute, senza ottenere nessuna risposta;

RITENUTO CHE in data odierna la società E-Distribuzione su impulso dell’Arch. Delle Grottaglie ha proceduto alla sospensione della fornitura elettrica nella cabina di cui innanzi;
POICHE’ tutto quanto è accaduto configura gravi condotte delittuose, quali (tra le altre) l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni e l’interruzione del servizio pubblico, con la presente si
DIFFIDA
La S.V. alla riattivazione della fornitura elettrica nella cabina di trasformazione MT/BT alla Via Litoranea, revocando ad horas l’atto con cui è stata richiesta la sospensione della fornitura alla società E-Distribuzione.
In difetto di immediati provvedimenti, in virtù di mandato già assunto, si provvederà ad adire la competente Autorità Giudiziaria.

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