E’ proprio come il coccodrillo, nessuno sa come fa. Così, Giosi Ferrandino è riuscito a dire alla Genesis usando lo stesso modo democratico con cui ha “salutato” Giovan Giuseppe Pugliese, di tagliare i costi da 911.091,36 a 450.000. Piaccia o no.
Già, proprio così. Scrivendo all’amministratore delegato di Genesis l’avvocato Achille Iroso, al Direttore tecnico Dott. Nicola Mattera e per conoscenza al Presidente del Consiglio di Amministrazione, l’avvocato Lello Montuori, il Sindaco (d’intesa con il Presidente della Società, ndr) ha annunciato che durante la prossima assemblea dei soci dell’azienda, comunicherà che “in relazione al programma di razionalizzazione delle spese e di riduzione dei costi dei servizi, l’Ente è pervenuto alla determinazione di rideterminare – nei modi e nelle forme previste dal contratto che lega il Comune di Ischia alla Società affidataria – il costo complessivo nell’importo di Euro 450,000 oltre I.V.A. per ciascuna annualità”.
Un taglio di oltre il 50% rispetto al 2013 che fa paura. Ma come fa il Sindaco? Quali grandi economie è riuscito a tirare fuori dal cappello? Non lo sappiamo. E’ certo, però, e questo vale anche come statistica che nel 2013 la Genesis ci è costata 911.091,36 euro.
Tutti pronti ad alzare il cartello “Bravo Giosi?”. Fermi.
A prima vista l’iniziativa dell’amministrazione dei Ferrandino (si legga “dei”) potrebbe considerarsi positiva se il Comune avesse giustificato la congruità del costo indicato rispetto ai servizi ricevuti. A noi comuni mortali, invece, non è dato sapere in base a quale ragionamento sia venuta fuori questa cifra. 450 mila euro è la risultanza di cosa?
Non vogliamo come Bernardo a tutti i costi, ma se da domani l’azienda si può “mantenere” su 450mila euro invece di 900mila, o meglio, il servizio si poteva svolgere ad un costo pari alla metà di quello pagato negli anni dal Comune perché il Comune se ne accorge solo ora?
Una cosa però la dobbiamo capire. Ci hanno rubato prima o siamo stati noi farlocchi a farci spennare come i polli? E, sempre per restare nella Bernardo’s Zone, magari chiedere conto agli organi amministrativi e di controllo della società delle maggiori cifre spese non ci dispiacerebbe per niente!
Qualcuno dice che vi è la volontà di affidare i servizi ad un’altra società
Mezzo milione di euro di risparmio. Una cifra considerevolissima. Ma se i costi maggiori nel 2013 erano costituiti dal costo del personale di € 497.751,00 e da una voce omnicomprensiva e poco chiara “servizi” per € 302.647,00 (nei quali costi si intravedeva l’interesse del socio privato Maggioli), con la riduzione dei ricavi ad € 450.000,00 cosa si taglierà? Chi dovrà rinunciare? E a Cosa? Questo non ci è dato sapere.
In giro, oltre a circolare la voce che ci sia una latente volontà di affidare i servizi ad una società vicina a componenti dello staff del Sindaco, si parla anche di una riduzione dell’orario di lavoro dei dipendenti a 25 ore rispetto alle attuali 40. Tutto qui? Mistero.
Una riduzione che, attenzione, dovrebbe poi essere colmata con la previsione di incentivi in funzione dell’attività accertativa (allo studio del direttore tecnico Nicola Mattera e del dirigente del settore economico e finanziario, Antonio Bernasconi) che porranno in essere gli stessi dipendenti: tanti piccoli “Equitalia” costretti a succhiare il sangue a quanti non riescono a vivere per poter vivere a loro volta.
Se poi, ci aggiungiamo che il Comune sforna accertamenti su accertamenti, molti dei quali vengono sistematicamente annullati dalle Commissioni Tributarie, il quadro è completo. Che succederà alla prossima assemblea del 17 e 18 febbraio?
Secondo un nostro esperto in materia di aziende, quote e pubblica amministrazione, il comune di Ischia non dovrebbe partecipare alla decisione perché è chiaramente in conflitto di interesse. “Un socio è in conflitto d’interessi con la società quando ha per conto proprio o di terzi un interesse in conflitto con la società stessa” è la dichiarazione secca che ci ha rilasciato.
Nel caso di specie, infatti, il Comune è quello che deve pagare e “fa accettare – continua il nostro esperto – dalla società un minore introito (ricordate Torre Saracena a Forio?, ndr) per i servizi ricevuti. In un eventuale fallimento della società il curatore dovrebbe immediatamente avanzare richiesta di risarcimento danni”.
E’ vero, nella nota che il sindaco ha inviato ai vertici della partecipa evidenzia che il taglio sarà effettuato “nei modi e nelle forme previste dal contratto che lega il Comune di Ischia alla Società affidataria”, ma come spesso è capitato non vorremmo che Giosi abbia fatto finta di non sapere che il contratto che lega la Genesis al Comune e che prevede un particolare e ben definito meccanismo di quantificazione degli aggi dovuti dal Comune alla società, aggi di recente ricalcolati e ridotti . “E’ possibile ridefinire il compenso dovuto dal Comune senza tenere conto del contratto affidandosi ad una quantificazione senza motivazione che il comune impone? Ovviamente no. Se poi leggiamo che “A tal fine si è disposta d’intesa con il Presidente della Società la convocazione dell’Assemblea per discutere e deliberare in conformità agli indirizzi del Socio Comune di Ischia” ne abbiamo anche la conferma.
Prima di concludere e in attesa di ricevere maggiori dettagli, qualcuno ci potrebbe far sapere anche cosa fa il socio Maggioli e come il Comune riuscirà a soddisfare gli interessi del socio privato? E il personale? C’è molto malumore e non è detto che sarà proprio il personale a denunciare il conflitto di interessi del Comune.
Contenziosi i vista? La Maggioli è d’accordo? E il personale? E gli eventuali terzi che si troveranno tagliati fuori? Staremo a vedere. Nel frattempo ci possiamo anche permettere il lusso di un sorriso. Finalmente il costoso collegio sindacale ( tre elementi tutti di nomina clientelare) e il revisore dei conti sono stati cancellati, eliminati, annullati. Soldi e burocrazia in meno. Ora aspettiamo lo stesso anche in Ischia Ambiente e in Ischia Risorsa Mare?
![](https://www.ildispariquotidiano.it/it/wp-content/uploads/2020/02/ambrosino-card-no-natale.jpg)