Mentre siamo al ventuno gennaio e ancora una volta le luminarie natalizie, insieme al cartello “Teatro del Gusto” all’ingresso di Ischia Ponte, continuano a far bella mostra nel nostro Comune, l’anno nuovo è ancora poverissimo di segnali di vita utili a capire cosa devono aspettarsi i nostri turisti in arrivo nella stagione che è ormai alle porte. E perché no, anche i gestori di strutture ricettive, pubblici esercizi e negozi, ancora semi-giustificatamente chiusi, non credo possano già avere un’idea sulle relative prospettive e non sanno proprio che pesci pigliare.
Parlando proprio ieri con un direttore d’albergo, alla classica domanda “come vanno le cose?” mi ha risposto che “al di là del nostro zoccolo duro di ospiti abituali, l’incoming dalle nostre parti è ormai tutto un last minute: prendiamo quel che arriva, cercando di ottimizzare costi e ricavi, ma non esiste più quel largo anticipo con cui si prendevano le misure dell’annualità e si poteva provare a programmare qualcosa o immaginare di reinvestire una parte degli utili certi”.
Naturalmente l’amministrazione pubblica non aiuta affatto! La cura del territorio è del tutto precaria, della programmazione estiva non c’è alcuna notizia e anche la tanto decantata e super pagata operazione dell’impalpabile DMO di Ejarque non ha prodotto alcun risultato oltre quel semi-inutile portale e i proclami prontamente confutati da chi Vi scrive nella conferenza stampa di qualche mese fa.
Per quel che possono valere dalle nostre parti, non credo che le elezioni europee di giugno costituiranno un ulteriore rallentatore dell’attività del “pubblico”, ma sono estremamente preoccupato dal fatto che ancora una volta non esiste alcuna presa di coscienza della gravità della situazione in cui versa la nostra economia, nemmeno da parte dello stesso “privato” che sarà il primo, come al solito, a pagarne le pene, prima o poi.
La gente dell’Isola, invece, si preoccupa di non trovare bar sufficientemente aperti per andare a prendere un caffè e su social network sempre più affollati di colti opinionisti della domenica laureati alla Google University tende a montare polemiche sterili e prive di contenuti degni dell’attenzione di chi ancora vanta un briciolo di materia grigia funzionante. Ma… per quanto ancora si potrà andare avanti così?
p.s. l’idea dello scuolabus per il nuovo asilo di Via dell’Amicizia non è niente male! Bravo, Enzo: vedi che se mi ascolti riesci anche a far bene? Basterebbe ascoltare i buoni suggerimenti. O pensarci prima.