Gennaro Savio* | In un’intervista rilasciata all’emittente televisiva Teleischia, l’albergatore Luciano Bazzoli ha detto che auspica la candidatura a sindaco di un imprenditore. Naturalmente Bazzoli porta acqua al mulino della sua potente classe sociale. Di quella classe sociale popolata di chi ha la pancia piena. Di quella classe sociale popolata da sazi che non credono i digiuni come dice un vecchio detto. A questi signori non basta il potere che gestiscono nelle proprie aziende. Vogliono sempre di più. Vogliono mettere “le mani sulla città” e coniugare, così, la gestione del potere economico e quello politico. E gli elettori ischitani questo non devono più consentirlo. Perchè questo potere, ben rappresentato a Ischia da Giosi Ferrandino, ha portato Ischia a dieci anni di agonia, di degrado e di abbandono sociale. E mentre il paese muore, i lavoratori sono sempre più poveri, i piccoli alberghi e le pensioni sono sull’orlo del fallimento perchè non riescono a fronteggiare la politica economica dei grossi gruppi imprenditoriali. Come il piccolo commercio e l’artigianato che ormai languono. Altro che di un’amministrazione-azienda. Altro che di un sindaco imprenditore. Ischia ha bisogno di un’amministrazione popolare e di un sindaco lavoratore che vive sulla propria pelle il dramma della politica di impoverimento delle masse popolari messa in atto da decenni a tutti i livelli istituzionali dai partiti di centro, centrodestra e centrosinistra. Ischia ha bisogno di un sindaco lavoratore che tenga conto innanzitutto delle esigenze del popolo, del mondo del lavoro e delle piccole aziende, a partire da quelle a carattere familiare, ormai destinate alla chiusura. Ischia ha bisogno di un sindaco del popolo che cancelli dalle strade la vergogna delle strisce blu che rappresentano un “furto” legalizzato ai danni degli automobilisti. Ischia ha bisogno di un sindaco del popolo che faccia dei rifiuti una ricchezza, una risorsa attraverso l’attuazione della “strategia rifiuti zero”. Ischia ha bisogno di un sindaco del popolo che tuteli le fasce più deboli della società. Che abbatta immediatamente le barriere architettoniche nel nostro comune per garantire il diritto alla mobilità dei diversamente abili. Che faccia rinascere il paese con la cura del territorio e dell’estetica cittadina e che punti all’ormai improcrastinabile allungamento della stagione turistica. Ischia ha bisogno di un sindaco del popolo che garantisca trasparenza e partecipazione popolare alla vita amministrativa attraverso la costituzione dei consigli di quartiere. Che dia occupazione agli ischitani attraverso la gestione diretta dei servizi. Che dia la massima attenzione alla scuola. A partire da quelle comunali per le quali bisogna prevedere i necessari fondi affinché le famiglie vengano sollevate dal peso di dovere sborsare sempre soldi anche per comprare l’acqua da far bere ai propri figli. Ischia ha bisogno di un primo cittadino che faccia rinascere le nostre pinete ormai popolate per lo più da pini cadaverici lasciati morire dall’indifferenza di chi ha mal governato il paese negli ultimi decenni. Ischia ha bisogno di un sindaco che sia disposto a servire con umiltà la proprio comunità ventiquattro ore al giorno. E il PCIM-L alle elezioni dell’11 giugno prossimo è presente con la propria lista per dare questa possibilità al popolo ischitano.
*candidato alla carica di sindaco di Ischia
Ma alla fine, Gennaro Savio, che lavoro fa?