Una Natività sui generis, in linea con le originali creazioni degli ultimi anni e decisamente attuale: la vetrina di “Rustica Domus” non si smentisce e, con il tocco di Salvatore Ronga, rivela un presepe concettuale e anticonvenzionale, che non mancherà di far discutere.
Perché Gesù è adagiato sulla sabbia e a molti ricorderà Aylan, il bimbo fotografato senza vita sulla spiaggia di Bodrum in Turchia, simbolo della tragedia dei migranti in questo 2015 che va a concludersi. A rafforzare il concetto, la valigia di cartone e le babbucce, dettagli che sono il cuore dell’insolito presepe di corso Vittora Colonna.
Nella vetrina del negozio di antiquariato (che da domani ospita una personale dell’artista Marco Cecchi), uno specchio obbliga lo spettatore a sporgersi, entrando nel quadro. “E ad essere responsabile, a suo modo”, spiega Ronga, invitato a rappresentare la sua creazione da Salvatore Basile. “Naturalmente – aggiunge il regista – il riferimento è obliquo, vuole essere poetico, universale”.
p.r.