Aurelio De Luise: “Al di là del voto, Lacco non si sente rappresentata»
«Come ho detto più volte – ci ha detto Aurelio De Luise, consigliere comunale di opposizione -, prima di parlare volevo capire cosa è successo. Cosi, dopo aver ascoltato e letto le varie versioni, da un’analisi fatta su quanto accaduto non scenderò nei meriti della questione o delle ragioni. Volendone fare per una valutazione politica il comportamento di Giacomo Pascale non è stato corretto nè nei tempi, nè nei modi e nè nei luoghi. Lui aveva l’obbligo di convocare in ufficio il Capo della Polizia Locale. Ritengo sia una persona intelligente ma proprio lui è scivolato sulla classica buccia di banana. Qui non si tratta chi ha torto o ragione, ma di rappresentare una istituzione e sopratutto un popolo. E come sindaco se aveva qualcosa da dire, qualsiasi cosa, doveva convocare il comandante in ufficio ed esternare le sue ragioni e non dare vita al teatrino che invece c’è stato. Lui da capo e rappresentante della comunità locale deve chiedere scusa non solo al comandante dei Vigili Urbani, Raffaele Monti, ma alla comunità tutta lacchese. Qui non si tratta di giudicare. Credo che la maggior parte della popolazione di Lacco Ameno in questo momento non si senta rappresentata, al di là del voto o delle esito elettorale. Credo abbia l’obbligo di chiedere scusa a tutti e non solo al comandante dei vigili urbani»
Facendo mie le parole di Aurelio De Luise, credo che Giacomo Pascale sia in dovere di chiedere scusa non solo alla comunità di Lacco Ameno, ma tutte le persone che sono rispettose delle regole, che hanno il senso delle istituzioni e che vogliono continuare a rispettare gli altri.
Il giudizio su Giacomo Pascale di questo giornale è pessimo ed è noto a tutti. E’ inutile ricordare la pessima gestione del paese sotto la sua guida: dai piacerini alla sorella, al cognato fino alla vergogna porto passando per la PEC nascosta o non controllata ad Agosto, per lo squallore in cui versa Lacco Ameno, ma oggi ci troviamo a dover raccontare e commentare un episodio che mina alla credibilità delle istituzioni, della divisa del vigile urbani, del ruolo del sindaco.
Giacomo Pascale ha svilito il senso dell’essere primo cittadino. Quale credibilità, oggi, potrà avere l’ente di Piazza Santa Restituta. Quale credibilità, sempre che l’amministrazione di Giacomo Pascale ne abbia una, si può rivendicare in strada, tra la gente. Ma se è passato sotto silenzio l’aggressione e la rissa sfiorata tra il dirigente Oscar Rumolo e il consigliere comunale Michele De Siano, potrà passare sotto silenzio l’aggressione pubblica di cui il sindaco si è reso protagonista l’altro giorno a Lacco Ameno? Quale credibilità potrà avere ancora il Comandante della Polizia Locale. Se eleva una multa siamo tutti autorizzati a dirgli “Ti sparo in bocca”? Siamo tutti autorizzati a dirgli in faccia: “Ora chiamo il sindaco”!
Quando un sindaco si trasforma in bullo e guappo, allora per lui è finita. Magari può continuare anche a sedere su quella poltrona, ma per lui è “over”. La valutazione come uomo, prima di tutto, è quella che perde valore. Un sindaco che rinuncia al suo ruolo, che mina la credibilità dell’istituzione che lui stessa rappresenta e che preferisce ridicolizzare il nemico di turno, la causa di alcuni dei suoi guai con la giustizia non merita di indossare la fascia tricolore. Dare solidarietà a Raffaele Monti è il minimo che ogni uomo o donna che abbia un po’ di rispetto per le regole e per le istituzioni può fare.
Giacomo Pascale non è adatto a rappresentare i cittadini di Lacco Ameno. O almeno non lo è più. La cosa assurda, se proprio vogliamo considerare la faccenda per intera è che, nonostante tutto, il sindaco rivendica tutto quello che è successo. Non prende le distanze, rimarca le proprie azioni e attacca il comandante dei Vigili Urbani. Un vero e proprio bullo istituzionale senza controllo che continua a rappresentare una cittadinanza intera che dovrebbe riconoscersi in un “Ti sparo in bocca”.
Ottimo, ben detto, sono d’accord…issimo con il Direttore, come non mai, …ma la voce dei cittadini dov’è???? Non conosco bene i fatti occorsi…ma gli animi dei lacchesi, se stanno come sopra descritto, allora su questo articolo dovrei leggere fiumi di commenti di indignazione e massima solidarietà al comandante????
Ma questi cittadini s’indignano quando le regole vengono messe sotto i piedi ???
Interroghiamoci e facciamolo a lungo!!!
scusate ma perhè lacco ameno ha pure un sindaco???