L’ultima frontiera del “pericolo” di Lacco Ameno è quella prevista dal superamento dei limiti di PM10 tanto che il sindaco Pascale ha diramato le “Disposizioni urgenti per il contenimento dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili e condizioni di ristagno degli inquinanti”
Sembra, assurdo, eppure è così. Una presa in giro per tutti, soprattutto per le istituzioni che l’hanno richiesta.
Dopo sei giorni, il 10 gennaio, infatti, il sindaco ha comunicato che contro le polveri sottili era stato ordinato fino 4 gennaio 2023 il divieto, per qualsiasi tipologia di combustione all’aperto, anche per le deroghe consentite dall’art. 182, comma 6-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Norme in materia ambientale); il divieto di utilizzare generatori con la classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle; il divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso. Inoltre è stato comunicato a tutte le autorità in indirizzo anche il “il potenziamento dei controlli riguardo il rispetto del divieto di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, di combustioni all’aperto e di spandimento dei liquami”
A chi e a cosa è servita questa ordinanza? Una presa in giro volata via come le polveri. Qualcuno, infatti, avrebbe dovuto multare i trasgressori “salvo i casi previsti dal Codice Penale o da diversa disposizione di legge, l’inosservanza dei divieti e prescrizioni di cui alla presente ordinanza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa da € 25,00 a € 500,00 ai sensi dell’art. 7-bis del D.Lgs. 267/2000, fatta salva la responsabilità civile e penale”
IL PERCHE’
La Legge Regionale n. 36 del 3.8.2020 “Disposizioni urgenti in materia di qualità dell’aria”, la Regione Campania ha disposto misure di rafforzamento per il rispetto degli obblighi europei (Direttiva Europea 2008/50/CE) relativi ai valori limite previsti dal D.Lgs. n. 155 del 13/08/2010 e ss.mm.ii., prevedendo, in particolare, all’articolo 2, l’adozione di precise iniziative da parte dei Comuni interessati, nel caso di superamenti del valore limite giornaliero per il materiale particolato PM10; la Regione Campania, in attuazione all’art. 2 della L.R. n. 36 del 3.8.2020, ha adottato il Decreto n. 35 del 3 febbraio 2022 con cui è stata approvata la “Procedura operativa di emergenza sulle polveri sottili”; in detta procedura sono individuati la stessa Regione Campania, ARPA Campania e i Comuni quali Enti preposti alla sua attuazione; anche il Comune di Lacco Ameno rientra tra i comuni di cui alla richiamata “Procedura operativa di emergenza sulle polveri sottili”;
Preso atto che l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale in Campania (ARPAC), con nota acquisita al prot. com. n. 111 del 3.1.2023, ad oggetto “Comunicazione superamento dei limiti PM1O in data 1 gennaio 2023 e presenza condizioni di ristagno degli inquinanti previste per i giorni 2, 3, 4 gennaio 2023”, in riferimento alla Legge della Regione Campania 36/2020 ed in ottemperanza alle linee guida approvate con Decreto attuativo n. 35 del 3.2.2022, ha comunicato: dai dati acquisiti il 2 gennaio 2023 relativi al 1 gennaio, il superamento del limite delle di PM1O in tutte le stazioni di misura delle polveri sottili per le quali è stato possibile acquisire i dati; sulla base delle previsioni meteo ambientali disponibili, la previsione di 3 giorni consecutivi di ristagno degli inquinanti; Rilevato che le concentrazioni in atmosfera di PM1O permangono al di sopra dei livelli fissati dalle direttive europee vigente, a causa delle peculiari condizioni orografiche, meteo-climatiche della densità delle attività antropiche che caratterizzano la Città Metropolitana di Napoli, determinando una significativa vulnerabilità ambientale sotto il profilo della qualità dell’aria.
Per questo, è stato “ritenuto necessario, pertanto, intervenire con misure di contenimento atte alla riduzione delle emissioni in atmosfera di PM1O, in linea con le prescrizioni di cui all’art. 2 della Legge Regionale n. 36 del 3.8.2020 recante “Disposizioni urgenti in materia di qualità dell’aria”;
Valutata la necessità di garantire la salute dei cittadini e di evitare l’esposizione agli inquinanti delle fasce più sensibili della popolazione, provvedendo all’adozione di interventi contingibili di opportuna durata per limitare le emissioni dalle principali fonti di inquinamento, considerato peraltro che permangono condizioni meteorologiche favorevoli alla formazione degli inquinanti nell’aria, condizioni che non si prevede possano mutare sostanzialmente nei prossimi giorni.
Polveri sottili. Già. Polveri sottili…
“il rispetto del divieto di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa”
Quindi chi ha la stufa a pellet non deve usarla e deve morire di freddo?