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martedì, Luglio 9, 2024
La questione “ineleggibli” è chiusa a Forio

Gianni Mattera al Prefetto: «Nessuna incompatibilità nel Consiglio comunale di Forio»

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La fuga di notizie dal Commissariato di Ischia ha creato ancora più confusione all’ombra del Torrione. La potenziale e futura vicenda penale non ha alcun collegamento con quella amministrativa

La storia attuale di Forio è agitata, da mesi, da una gragnola di denunce ed esposti che, se in parte hanno colpito (e qualcuna ha anche il coraggio di parlare e di far rispondere dopo essere stata trovata in fallo!), in altra parte hanno finito per fare un piacere agli avversari.

E’ la storia delle potenziali incompatibilità con la carica di amministratore relative alle mancate regolarizzazioni tributarie con l’ente. La fuga (preoccupante) di notizie dal Commissariato di Polizia di Ischia, ha poi inquinato (forse volutamente!) ancora di più un ambiente già sul filo dei nervi.
Fa tutto parte dei giochi, tranne l’agire infedeli dei poliziotti, ma questa è un’altra storia che cammina di pari passo con l’azione infedele dei dipendenti del comune di Forio che violano la privacy e la segretezza degli atti dei singoli cittadini. La cosa grave è che capita non solo con gli amministratori che, vista la loro posizione, possono perdere anche livelli di privacy, ma avviene anche contro cittadini semplici di Forio che hanno la svenuta di avere congiunti in amministrazione e che diventano vittime della macchine del fango pubbliche (comune e Polizia almeno nei casi che sappiamo).

Il clima foriano, nel frattempo, è agitato da due grandi momenti. Il primo è quello delle denunce che nascono grazie alle fughe di notizia dagli uffici di Via Genovino e riguarda, in particolare, abusi edilizi o similari mentre il secondo riguarda, appunto, la potenziale incompatibilità di alcuni consiglieri rispetto alle proprie pendenze con l’ente.
La vicenda, come già abbiamo detto, è stata falsata dalla fuga di notizie dagli uffici della Polizia e ha reso l’ambiente ancora più confuso. Tuttavia, è necessario fare chiarezza.

L’esposto originario di Colella, come molti già sanno, nei mesi scorsi ha attirato le attenzioni dei singoli amministratori e, qualcuno degli eletti, dopo l’esposto ha provveduto a sanare quanto c’era da sanare. Questo particolare si presta ad una doppia lettura. Una penale e una amministrativa.
Quella penale, che al momento non esiste ancora soprattutto perché siamo nella fase delle indagini e che nessuno avrebbe dovuto conoscere, avrà il suo corso negli anni. E chissà, tra quattro o cinque anni, sempre che le difese dei singoli non dimostrino l’errata natura delle indagini (i casi sono diversi e facilmente smontabili), qualcuno potrebbe beccarsi qualche condanna. Condanna che non significherà nulla su quella che è l’eleggibilità o meno dei singoli coinvolti. La storia di Forio, solo per la cronaca, vede il Sindaco Stani Verde vittorioso in primo grado e in appello sulla stessa accusa.

Sulla parte amministrativa, quella che in qualche modo dovrebbe rientrare nelle prerogative del Prefetto, si è nei fatti chiusa con il pagamento delle pendenze con l’ente. Quel pagamento, infatti, se mai dovesse avere un peso penale secondo quanto ha riferito la Polizia alla Procura, non avrebbe nessun risvolto sulla questione eleggibilità.
Sugli esposti di Vito Iacono e Giuseppe Colella, al fine di chiarire la vicenda, è bene fare un piccolo riassunto.
Il presidente del Consiglio comunale di Forio Gianni Mattera aveva risposto celermente ed esaustivamente alla nota del prefetto di Napoli del 20 marzo scorso conseguente a due iniziative poste in essere, appunto, da Vito Iacono e da Giuseppe Colella.

La nota prefettizia chiedeva al presidente del civico consesso «di conoscere la data del Consiglio comunale e le determinazioni assunte dal Consiglio in ordine all’ineleggibilità o incompatibilità, ai sensi dell’art 63 del D.lgs. 267/2000 a ricoprire la carica di Amministratore del Comune di Forio relativamente a tutti i componenti del Consiglio e della Giunta Comunale».

Il rappresentante del governo nella provincia allegava appunto le due note da cui era scaturita la richiesta: il riscontro del presidente del Consiglio comunale al consigliere Vito Iacono della lista “Forio è tua” inerente la richiesta dell’inserimento all’o.d.g. della seduta consiliare del 18 marzo di altri argomenti; la richiesta di attestazione di insussistenza di motivi di ineleggibilità e incompatibilità a firma degli attuali amministratori del Comune di Forio (sindaco, assessori e consiglieri comunali), presentata dal candidato non eletto Giuseppe Colella nella lista “Noi per Forio” alle ultime elezioni comunali del 14 e 15 maggio 2023.
Ebbene, con la nota prot 12650 del 28.03.2024 Gianni Mattera provvedeva a fornire alla Prefettura i chiarimenti richiesti.
In particolare precisava che in ordine alla richiesta del geom. Giuseppe Colella la stessa era in fase di istruttoria e all’esito, se fosse stata necessaria la convocazione del Consiglio comunale, avrebbe provveduto notiziando la Prefettura con immediatezza.

In seguito, a conclusione dell’istruttoria volta a verificare la sussistenza di motivi di ineleggibilità e incompatibilità, con nota prot. n. 24116/2024, il presidente del Consiglio comunale riscontrava la richiesta sulle risultanze dell’istruttoria pervenuta dalla Prefettura, comunicando che «relativamente all’attualità delle posizioni debitorie degli amministratori del comune di Forio non vi sono motivi di valutazioni e conseguenti determinazioni in quanto allo stato non sussistono cause di ineleggibilità e incompatibilità».

Questo è l’aspetto politico e amministrativo. Per l’aspetto penale che non avremmo dovuto conoscere e i famosi 11 “indagati”, termine che al momento dovrebbe essere usato se non nel senso lato del termine, secondo la Polizia di Ischia si sarebbe verificato una mendace autodichiarazione. Questa evenienza, tuttavia, deve essere ancora verificata dalla magistratura inquirente che, tra le altre cose, dovrà verificare anche che i soggetti coinvolti siano davvero colpevoli di aver dichiarato il falso. In via generale, se il “debito” non è stato ritualmente notificato e ci sono diversi casi tra gli 11 che possono ricadere in questa fattispecie, non si verificherebbe neanche la circostanza della falsa dichiarazione. Ma questa, magari, diventerà l’argomento per le future difese allorquando a qualcuno degli 11 amministratori verrà notificato la famosa elezione di domicilio o una eventuale richiesta di rinvio a giudizio. Al momento, oltre alla fuga di notizia del poliziotto infedele di Ischia non c’è nulla!

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