Egregio sig. Presidente,
innanzitutto Le do il benvenuto ad Ischia e La ringrazio dell’attenzione che pone per il brutto evento che ha interessato l’isola e tutti noi. Quindi, non mi prolungo perché so che non ha molto tempo per leggere comunicazioni che rischiano di essere tediose.
In merito al terremoto di Ischia, siamo stati sommersi da numerose sciocchezze e La invito a sollecitare tanti miei colleghi giornalisti a fare una informazione corretta e a non rincorrere solo l’aspetto sensazionale, quello che fa notizia, suggerisce il titolo ad effetto, ma nuoce tanto alle varie comunità.
Il terremoto ha interessato tutta l’isola, non solo Casamicciola anche se lutti e rovine interessano solo questo comune. E’ stupido (come hanno fatto sindaci, imprenditori, presidenti di categoria) gridare che gli altri comuni non sono interessati, perché il terremoto ha colpito solo Casamicciola, salvo poi chiedere di sedere al tavolo per la spartizione della torta che il governo farà sbarcare sull’isola. Ma è la cosiddetta politica e non mi addentro.
Mi permetto invece di chiedere la Sua attenzione su un altro aspetto: l’abusivismo di cui tanto si è parlato. Mi sembra che i mass media abbiano scoperto l’acqua calda. La invito a sfogliare le vecchie annate di giornali locali e regionali per leggere delle continue battaglia condotte contro l’abusivismo, gli affari legati alla speculazione edilizia, i legami fra politica e abusi, l’assenza studiata di piani regolatori. Parole al vento. Battaglie contro muri di gomma. Mentre è in visita sull’isola, chieda un po’ se ci sono nomi eccellenti fra i costruttori abusivi: magari scoprirà che ci sono giudici, prefetti, giornalisti, onorevoli, ministri, star del mondo della cultura e dello spettacolo. Le potranno raccontare che qualche albergo è sorto su terreni instabili, dove scorrono le lave, con sale ristoranti completamente abusive, alberghi muniti di agibilità rilasciata dal prefetto di turno! Che hanno lasciato costruire ovunque, proprio là dove avevano suggerito di non costruire, dopo l’evento del 1883, dopo i suggerimenti di uno scienziato inascoltato come Mercalli. In cambio di voti tutto deve essere possibile. Non sto qui, a farLe il lungo elenco delle sopraelevazioni realizzate dagli alberghi, “autorizzati” dal solo fatto di essere aziende che danno lavoro (e non sto a tediarLa per informarLa sulle condizioni di lavoro, che è un altro discorso). Non voglio abusare della Sua cortesia.. Vorrei accennare al discorso della messa in sicurezza. Molti hanno chiesto di mettere in sicurezza la propria abitazione, di buttare giù il fabbricato per poterlo ricostruire nel rispetto di ogni elemento: volume, piani, estetica e così via. La Sovrintendenza nega autorizzazioni in tal senso. La chiusura rigida diffusa all’interno di questa istituzione è davvero incredibile e blocca ogni tipo di intervento. Tanto da chiedere la soppressione di questo Ente.
Prima di chiudere, non vorrei dimenticare la politica dei condoni, quella seguita da tanti Suoi colleghi, che va però a sistemare ogni sconcio perché nel nostro paese è importante pagare, anche se molti hanno versato ingenti quote per avere il condono ma sono in attesa di una risposta che non arriva da oltre trent’anni! A questo punto, mi permetta, un’ultima considerazione: è davvero incredibile leggere del procuratore che va a caccia del colpevole da incriminare per omicidio colposo. Signor Presidente, lo sa bene anche Lei che i colpevoli da incriminare sono quelli che in cambio di voti, hanno lasciato sventrare colline, spiagge, boschi; quelli che non hanno incriminato chi non ha adottato piani regolatori; quelli che trovano sempre la parola opportuna per spiegare che i colpevoli sono gli altri; quelli, Presidenti come Lei, che non hanno saputo imporre, con gli strumenti a disposizione, il rispetto delle regole ed hanno lasciato correre, pronti però, a sfilare ai funerali, ad esprimere le solite frasi ai parenti delle vittime.
Mi permetta di dirLe che siamo stanchi di queste farse e di tante tragedie che potrebbero essere evitate. Forse, sarebbe sufficiente essere solo meno ipocriti.
Distintamente,
Gianni Vuoso
condivido in pieno, basta nascondersi o peggio ancora scaricare sul prossimo di turno che dovrebbe risolvere questo o quell’altro problema, adesso ci siete Voi, (qualche giorno fa ho ascoltato, distratto, una frase di qualche politico in carica oggi, a proposito degli scontri per gli sgomberi di Roma… nessuno sgombero se non c’è prima una soluzione alternativa, benissiomo, approvo ottima cosa…… per quelli che abusivi o no non hanno più nulla, quel nulla l’avevano fatto con i sacrifici di tutta una vita o forse due, la diamo prima la soluzione alternativa, non so…. gli costruiamo fra 50 anni un casetta post terremoto? oppure facciamo le case popolari? oppure semplicemente si fanno norme che ti consentano di ristrutturati alla luce del sole (non di notte abusivo) la tua casa)…..Caro Presidente se la coperta è corta, si conceda almeno (nei limiti di regole chiare) a chi ha costruito per se ed i propri familiari di potersi fare un copertino….. non di lana pregiata statale, ma lameno di poter vivere ancora dignitosamente su quest’isola…… ma vuoi vedere che non ho capito niente… siccome siamo tutti abusivi ci vogliono trasferire tutti…….e dove, vi prego fate attenzione a scegliere una zona non sismica