Domenica mattina la politica ischitana si è risvegliata con una notizia che ha fatto il botto. Una notizia de “Il Dispari”, e non poteva essere diversamente. Oscar Rumolo ha fatto richiesta di mobilità per rientrare nella nuova pianta organica del Comune di Ischia, in vigore dal prossimo gennaio 2016, liquidata dalla giunta di Giosi Ferrandino pochi mesi fa dopo una turbolenta gestione della famosa “delibera 61” che ha visto, in più riprese, le ire dell’ex assessore Isidoro Di Meglio.
Una nuova pianta organica che prevede la pubblicazione di diversi concorsi per la selezione dei ruoli vacanti e l’azzeramento delle attuali dirigenze. Una previsione, quella della giunta Ferrandino che, dopo il protocollo Rumolo, dovrebbe avere uno stop sensibile soprattutto per quanto riguarda la dirigenza del settore “economico finanziario”. Ma l’aspetto tecnico di questa richiesta lasciamolo da parte perché prende il sopravvento l’aspetto politico.
Gigi Di Vaia non ha dubbi: “Oscar non lo faccio venire”
Chiaro il riferimento alla notizia così come è stata chiara la nostra domanda: “You can?”, ovvero “…e tu potresti opporti al volere di Giosi e Domenico?”
Il consigliere comunale Di Vaia sta in forma: “Credo di avere gli argomenti giusti. Mi auguro che siamo ampiamente condivisi”
Spiegati meglio
«Da consigliere comunale di centro sinistra, posso mai lavorare per preparare il terreno a De Siano? Se devo far parte di questa maggioranza, che interesse politico potrei avere a tenere in piedi il progetto di questa amministrazione se dovessi scorgere chiari ed inequivocabili atteggiamenti pro Domenico?»
Quindi c’è qualcuno che in maggioranza lavora per De Siano?
«Insieme ai miei colleghi la scelta l’abbiamo fatta e si chiama Enzo Ferrandino. Se l’indirizzo non fosse più questo, significherebbe che stiamo viaggiando senza una meta e a poco più di un anno dalle elezioni, non si cammina al buio»
Ve ne siete accorti
«Non tanto per me o per i miei colleghi consiglieri, quanto per il paese»
Ma intanto
«Non potrei, e non potrebbe l’intero Partito democratico, accettare il paradosso che per sostenere “il lancio” politico di Enzo qualcuno si preme la responsabilità di lavorare in altre direzioni. Ragion per cui sono certo del fatto che si tratta di semplici illazioni messe in campo da chi ha il solo interesse di destabilizzare questa amministrazione della quale Enzo Ferrandino ha da poco preso in mano le redini che gestisce insieme ad un Giosi Ferrandino che a sua volta ha condiviso in pieno il progetto che ci siamo sforzati tutti insieme di porre in essere»
Sugli sforzi avrei qualcosa da dire. Quindi per te è solo una questione politica?
«Il disegno di indebolire la leadership dell’attuale vicesindaco è talmente chiaro che mi consente di derubricare a semplice fantapolitica la tesi per la quale Giosi e chissà chi altro, stia lavorando per consegnare il paese nelle (note) mani della destra.»
Posizione azzardata
«Consiglierei, in generale, un atteggiamento più cauto e responsabile a tutti, posto che da qui ad un anno, c’è un paese da governare nel migliore dei modi, a partire proprio dal Natale che è alle porte. Per il momento da questa parte esiste un progetto politico ed una leadership. Questa, ad oggi, è l’unica cosa certa. Il resto sta a zero, in tutti i sensi.»
Fin qui la chiacchierata con un Di Vaia combattivo e che non ha paura di esternare il primo endorsement pubblico a favore di Enzo Ferrandino o meglio, il primo che riconosce all’attuale vice sindaco lo scettro della leadership del Partito Democratico a Ischia e la candidatura quale prossimo sindaco del comune di Ischia.
I giochi iniziano a diventare sempre più chiari.
Ma qual è il disegno che tanto fa paura a Gigi Di Vaia? E’ quello che viaggia sulla bocca un po’ di tutti, quello di un tacito accordo tra Giosi Ferrandino e Domenico De Siano. Un passaggio di testimone tra i due big della politica ischitana che si ripeterebbe dopo l’elezione del 2012, quella del famoso Caularone.
Di Vaia prova a buttare acqua sul fuoco, ma l’incendio che ormai è divampato in paese è largo e solo fatti concreti possono spegnerlo. E la stessa affermazione di Di Vaia: “…da questa parte esiste un progetto politico ed una leadership. Questa, ad oggi, è l’unica cosa certa. Il resto sta a zero, in tutti i sensi” lascia il tempo che trova. Come memo, anche Luigi Mattera diceva che era il prossimo candidato alla caria di sindaco e che Giosi doveva andare a casa. Già, anche lui.

UDITE! UDITE ! Di Vaia si scandalizza della riedizione del CAULARONE: ma se questa amministrazione è NATA con l’ avallo di De Siano, ha vinto grazie all’accordo domenico – giosi, in virtù del matrimonio innaturale tra giosiferrandino e domenicodesiano, e Luigi Mattera (PDL-FI) sembra fosse il vicesindaco designato; come fa ora a scandalizzarsi Di Vaia quando LUI si è candidato per sostenere un’ amministrazione DESTRA-SINISTRA che aveva generato amministrazioni a Casamicciola (Arnaldo) e a Lacco Ameno (Carmine Monti). Si è dimenticato che il 17 dicembre 2011 al Calise di Ischia Domenico e giosi annunziarono il matrimonio “innaturale” per partorire le tre amministrazioni (e c’era pure Di Vaia) !
Veramente a zero stanno solo le chiacchiere di Di vaia. Non sono capaci di partorire una giunta che possa svolgere l’ordinaria amministrazione, figuriamoci se possono opporsi ai disegni politici di quei due.
Se dovesse farlo, sarebbe una azione meritoria, la sua.Ma da quando in qua Di Vaia ha il potere di decidere alcunche’ ?