Gaetano Di Meglio | Il sindaco Giosi Ferrandino, gli assessori Cimmino, Barbieri e il vicesindaco Antonio Carotenuto ieri pomeriggio hanno presentato la “difesa” del comune di Casamicciola contro il ricorso presentato da Abramo De Siano che chiede l’annullamento delle elezioni del 15 e 16 maggio.
Durante la conferenza stampa, il sindaco Ferrandino ha chiarito la posizione del comune e ha aggiunto diversi attacchi – senza veli – alla minoranza. Un racconto politico più che tecnico (che nelle pagine seguenti trattiamo con dovizia di particolari) che è ricco di spunti.
“Crediamo che la comunicazione sia importante e questo evento non sarà l’ultimo. Abbiamo i nostri canali social e di comunicazione, ma il grosso del lavoro per far capire quello che man mano si fa, si risolve o non si risolve, bisogna comunicarlo. Sono certo che ci darete una mano affinché il cittadino di Casamicciola sia costantemente aggiornato su quello che facciamo, su quali saranno le prospettive e su quale sarà il loro futuro, soprattutto per chi sta vivendo una situazione di disagio, ci immedesimiamo e capiamo il grande sconforto. Sul ricorso c’è già stato tanto a livello pubblicitario, camminando per strada ho notato un certo disorientamento tra le persone. Quando si va davanti ai tribunali amministrativi, in alcune occasioni escono anche delle sorprese: non bisogna sottovalutare nulla. Crediamo che sia doveroso invece far capire il nostro pensiero in merito perché il Comune di Casamicciola non può permettersi cinque o sei mesi di limbo, questo vale sia per l’amministrazione, ma soprattutto per i cittadini, per il mondo dell’impresa e del commercio, per il mondo del sociale. Non si può restare nel limbo per sei mesi in attesa degli eventi. Casamicciola è andata al voto e, contrariamente alle aspettative dove si paventava un assenteismo forte, si è confermato il corpo elettorale delle ultime elezioni quando Casamicciola ha votato in una situazione di normalità.
Le persone hanno scelto con un largo margine questa compagine perché evidentemente hanno ritenuto di dare fiducia a ciò che rappresentiamo e che non vedevano l’ora che giungesse il momento della nuova amministrazione, scelta democraticamente, che si mettesse al lavoro per accelerare il processo di ricostruzione e quindi un ritorno alla normalità. Vogliamo rassicurare tutti, non perderemo neanche un giorno e non ci faremo distrarre da questi attacchi strumentali che arrivano da una opposizione, secondo me, irresponsabile, soprattutto dopo le aperture fatte da quest’amministrazione anche nel primo consiglio comunale, mostrando apertura nel rispetto dei ruoli. Evidentemente l’appello non è servito, tant’è che è stato presentato un ricorso per mettere il Comune di Casamicciola in una situazione di incertezza e instabilità. Non raggiungeranno quest’obiettivo, lo assicuro pubblicamente. Non ci faremo né distrarre né frenarci rispetto ad un’attività che abbiamo già iniziato in modo determinato su più fronti. I lavori in corso hanno avuto un’accelerata enorme, ci siamo occupati dell’area portuale, non solo per l’effetto dell’escavo che sta avvenendo in tempi record. Ridaremo lustro alla nostra attività per quanto riguarda il porto turistico, pensiamo di accogliere turismo di qualità per il nostro territorio. Stiamo sistemando pian piano tutto il paese, ci vorrà tempo perché era un paese devastato, non solo dalla frana ma da una sciatteria amministrativa degli ultimi anni.
Credo che sia fondamentale far capire alle persone che non devono perdere l’entusiasmo che invece noi abbiamo riscontrato in questi giorni. I commercianti hanno ricominciato a fare il loro giorno settimanale della festa su Casamicciola che sta avendo un successo enorme, si capisce che sta ritornando la voglia di ripartire e di tornare alla normalità, sta tornando la speranza in quelli che l’avevano persa e ognuno sta facendo la propria parte. Ripeto, usciremo da questa situazione se la comunità si unisce per andare avanti insieme. Alla cittadinanza dico: ‘Continuiamo così, credeteci perché presto usciremo fuori da questa situazione’. Volevamo rassicurare perché abbiamo nominato un pool di avvocati di prim’ordine, tutti esperti della giustizia amministrativa, che ci hanno ampiamente rassicurato che il ricorso è totalmente infondato perché è sbagliato all’origine e, se pure ci fosse questa sfumatura riscontrata commessa da una struttura prefettizia, ci hanno rassicurato ampiamente. Aspetteremo serenamente la data del 30 novembre, già avendo con noi la certezza di come andrà a finire quest’ennesimo ricorso che sempre le stesse persone presentano nelle varie occasioni.
Gli occhi su Casamicciola sono puntati da tutti perché dal suo destino probabilmente deriverà quello degli altri comuni dell’isola. Con gli altri sindaci abbiamo incontrato il Governatore della Campania qualche giorno fa, abbiamo chiesto un impegno superiore per fare in modo che Ischia venga fuori da questo gap che la divide tra le altre località turistiche. In questi primi mesi dell’estate abbiamo visto un calo vertiginoso delle presenze, c’è bisogno di fare fronte comune insieme alla Regione Campania per fare in modo che questo messaggio, che purtroppo è passato nei mesi precedenti soprattutto in Italia, dell’isola non sicura venga spazzato via. Dobbiamo far partire una campagna di comunicazione che faccia capire all’esterno che siamo pronti ad accogliere i turisti come sempre, speriamo che nei prossimi mesi – compreso ottobre per il termalismo – si possa recuperare una gran parte delle perdite avute finora”.
CASAMICCIOLA FA GIURISPRUDENZA
Dal suo discorso, poi, Giosi Ferrandino aggiunge alcuni particolari legati proprio alle vicende elettorali che lo hanno visto protagonista.
“La norma elettorale – dice ancora Ferrandino – è stata cambiata profondamente proprio a seguito della sentenza che uscì a Casamicciola negli anni ‘90, quando si dimisero la maggior parte dei consiglieri e poi non si arrivò allo scioglimento perché subito dopo la sottoscrizione delle dimissioni, due consiglieri le ritirarono con il risultato che l’amministrazione continuò ad andare avanti e vennero surrogati tutti gli altri. Il Consiglio di Stato, dopo due anni, diede ragione alla parte che venne surrogata. Quando accadde questa cosa fecero una legge nuova: prima bastava firmare e metterla a protocollo, oggi invece deve essere messa personalmente a protocollo o deve essere autenticata da un notaio e tra l’altro deve essere contestuale.
Questa modifica della legge elettorale è derivata da quella sentenza di Casamicciola, come anche la famosa questione di quando fecero ricorso a Ischia perché non mi ero dimesso nei venti giorni antecedenti da sindaco di Casamicciola per andare a ricoprire il sindaco di Ischia. Seguì un altro ricorso che diceva che io ero nel consiglio d’amministrazione dell’EVI e dicevano che non potevo farlo perché c’era una ineleggibilità all’origine. Ebbene in quella sentenza si stabilì, che adesso è diventato tacito che tutti quanti lo adoperano nei casi analoghi, che è vero che i venti giorni valgono perché il sindaco è l’unico ad avere venti giorni per ripensarci, le dimissioni diventano irrevocabili dopo venti giorni quindi avrei potuto ritirarle. All’epoca si stabilì con una sentenza che è vero che c’era questo problema ma non valeva quando le elezioni si svolgevano nello stesso giorno perché non c’era la possibilità che un solo giorno potessi essere sindaco di due comuni diversi. Questo sarà un altro caso analogo a quelli che abbiamo visto con protagonisti i comuni di Ischia e di Casamicciola e tra l’altro hanno visto sempre il sottoscritto interessato da queste questioni e tutto è andato a buon fine per il sottoscritto. Quando vengo eletto sindaco in comune alcuni la prendono male e vogliono per forza di cose buttare giù un’amministrazione scelta da una cittadinanza che non vedeva l’ora di avere un’amministrazione che si occupasse dei suoi problemi”.
A.A.A. COLPEVOLE CERCASI
“Non so se è stata una dimenticanza o un errore – aggiunge il primo cittadino di Casamicciola -, non eravamo noi ad avere le sorti del comune in mano. Sembra strano che una Prefettura deputata al regolare svolgimento di tutte le elezioni che si tengono in Italia possa aver commesso un errore sempre che errore sia stato perché bisogna capire se fosse un termine perentorio o non lo fosse. Questa è una legge datata 1960, non attuale e sono certo che presto verrà cancellata. All’epoca della questione nata a Casamicciola nel 2001, addirittura questi erano 15 giorni, poi sono diventati 8 e sicuramente il prossimo passo è l’eliminazione di questa norma”.
SULL’ONDA DELL’ODIO PERSONALE
Al sindaco Ferrandino, poi, abbiamo chiesto come reagire all’odio dichiarato sia di Abramo De Siano sia si Luigi Mennella. Due che non hanno mai fatto mistero della loro posizione nei confronti di Giosi Ferrandino e che, in questa vicenda, si potrebbero trovare uniti. Si rumoreggia, infatti, che Mennella stia preparando un intervento ad adiuvandum per dare forza al ricorso di De Siano.
“Intanto non è un sentimento reciproco – chiarisce Ferrandino in merito all’odio politico che noi abbiamo imputato a De Siano e Mennella -, perché nella vita sono stato abituato a non odiare nessuno. Quello che farà Mennella o chi per esso poi lo vedremo. Noi siamo tranquilli. Il ricorso principale, che è quello che vale, non può certamente modificare la prima istanza, solo cercare di rafforzarla, ma non può stravolgere come è stato impostato il ricorso del ricorrente principale.
Ci aspettiamo anche dei ricorsi, degli interventi ad adiuvandum, come, probabilmente, ce ne possono stare ad opponendum, perché fino all’ultimo minuto ci si può opporre. Lo prevede la giustizia amministrativa ed io non escludo possa succedere, quando succederà vedremo. I nostri legali saranno pronti a confrontarsi anche con queste nuove ipotesi. Pisani non ha mai detto di voler fare ricorso. Nella fase elettorale abbiamo detto che ci sarebbe stato spazio, nell’immediato o nel post-immediato, per tutti quelli che avevano concorso alla vittoria della nostra compagine, sia esponendosi in prima persona come candidati consiglieri, sia per quelli intorno alla lista, molti dei quali giovani che non erano candidati. La prima occasione l’abbiamo avuta già nel primo consiglio comunale, riteniamo che Antonio Pisani posso portare molto del suo in questa amministrazione e nelle difficoltà che troveremo sul nostro cammino, sia per l’entusiasmo dovuto al fatto che per la prima riesce a ricoprire questa carica, sia perché ha avuto un suffragio importante. Rappresenta una parte del territorio che, secondo me, va ascoltata e che, magari, senza il suo impegno diretto sarebbe stata difficile da ascoltare e abbiamo ritenuto, fin da subito, con una rotazione di portare le competenze di Antonio Carotenuto nella giunta e a fare diventare consigliere comunale Pisani.
Credo che abbiamo fatto un grande gesto che, probabilmente, poche altre amministrazioni avrebbero fatto perché è un gesto di apertura. Molte amministrazioni, anche quella precedente alla nostra, avevano un atteggiamento di chiusura, cercavano di chiudere il potere intorno a poche persone, tanto è vero che si sono persi mezza amministrazione per strada. È l’atteggiamento totalmente opposto al nostro che vogliamo aprire alla società civile, a tutti coloro che vogliono impegnarsi. Questa è stata la prima occasione e non sarà l’ultima: man mano, coinvolgeremo tutti quelli che ci sono stati vicino, ma anche quelli che lo sono stati meno, ma che vogliono avvicinarsi alla nostra amministrazione perché credono che arrivato il momento di dare tutti una mano. Questo lo trovo veramente singolare. Evidentemente, chi dopo questi giorni si è accorto di questa cosa aveva più indizi del sottoscritto che se n’è accorto quando è arrivato ricorso. Senza falsa modestia, dal primo momento, eravamo convinti che le elezioni sarebbero andate così, oltre che per merito nostro e per la nostra credibilità, ma soprattutto per il demerito di chi aveva amministrato in precedenza”.
la solita scusa che si ripete già da Giulio Cesare, quando il sindaco non ha idee per far ripartire il comune trova sempre la scusa che sono stati gkli altri a distruggere il paese, mentre la verità e nell’incapacità dello stesso