giovedì, Settembre 12, 2024

Giosi Ferrandino: “Pronti a cambiare il Piano della Ricostruzione, De Luca ci ha convocati”

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La notizia del giorno, oltre ai dati puntuali resi noti della Struttura Commissariale, è sicuramente il passo avanti compiuti dai comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio sul tema del Piano della Ricostruzione della Regione Campania che ha fatto tanto parlare di sè. In negativo, ovviamente. Ma da questa Regione non ci aspettiamo nulla di buono.

Sindaco, partiamo subito dalla cosa più importante che tutti si attendono, il piano di ricostruzione. Avete avuto delle annotazioni serie da proporre e da inviare alla Regione Campania, ora cosa vi aspettate? Insomma, ci sarà un braccio di ferro con la Regione che potrebbe rallentare le operazioni?
“No, assolutamente. Dopo aver inviato le nostre note alla Regione Campania, siamo stati convocati dal Presidente De Luca e credo che la prossima settimana ci sarà un incontro dove la Regione si è dichiarata disponibile al confronto. Quindi un dibattito sul piano già presentato, ma anche aperto a modifiche e cambiamenti. La presenza del capo della Protezione civile, Ciciliano, è un buon segno, perché una delle sue prime uscite è stata quella di venire a vedere i nostri problemi qui a Casamicciola e sull’isola di Ischia in generale. Un buon segnale che deve renderci tutti più tranquilli e sereni, perché noi siamo sempre impegnati come amministratori locali, ma anche come cittadini di quest’isola, a non far calare l’attenzione e la tensione che servono a livello centrale e regionale. Abbiamo fatto tanto, ma c’è ancora molto da fare e non vogliamo abbassare la guardia su questo fronte”.

Per tornare sul piano della Ricostruzione, abbiamo sentito che avete inviato alle vostre note. Volevo chiedere uno che natura sono stati i rilievi che hanno sollecitato i Comuni dell’isola e, soprattutto, quali sono i Comuni che hanno risposto picche a quanto proposto dalla Regione Campania.
“Ovviamente i tre comuni coinvolti nel piano di costruzione post sisma, mentre tutta l’isola è al centro dell’emergenza frana. Tuttavia, il decreto per il sisma si applica solo ai tre comuni del cratere, cioè Casamicciola, Lacco Ameno e Forio. Il problema principale è stato che hanno superato le loro competenze pianificando urbanisticamente senza consultare i Comuni, invadendo il campo delle autonomie locali. Avrebbero dovuto confrontarsi per pianificare le zone non colpite dal sisma, dimostrando una scarsa conoscenza del territorio e degli edifici colpiti. Ora si è attivato un meccanismo istituzionale e ci riuniremo presto per trovare una soluzione. Sono stati incostituzionali e hanno progettato male”.

Sette anni, che poi di fatto come ricordava siciliano poco fa sono, cinque più due, considerato che di mezzo c’è stata purtroppo anche l’alluvione come si sintetizzano
“L’ultimo anno ha visto una notevole accelerazione con molti cantieri privati aperti e numerosi lavori già completati. Molte famiglie sono rientrate nelle loro case dopo la revoca delle ordinanze di sgombero e la messa in sicurezza dei fabbricati. La ricostruzione pubblica è finalmente iniziata, con i primi due appalti scolastici già affidati e avviati. Dopo anni, il processo di ricostruzione è partito, ma serviranno tempo e ulteriori risorse. Abbiamo chiesto nuovi impegni al Governo, diluiti nel tempo, basandoci su rendicontazioni precise di lavori eseguiti e da fare. Credo che il Governo potrà assumere questi impegni poiché non rappresentano cifre enormi per il bilancio nazionale”.

Sindaco per oltre 1000 persone sono sette anni senza casa o cinque più due che dir si voglia. Che cosa vuole dire la popolazione in occasione di questo anniversario di questo ricordo di questa commemorazione
Di avere fiducia perché finalmente il processo è iniziato e molti cittadini, anche se non tutti, avranno certezze dopo l’approvazione del piano di ricostruzione. Alcuni già oggi sanno qual sarà il loro destino: se potranno tornare a casa, se potranno presto iniziare i lavori o se dovranno andare altrove. In attesa del piano di ricostruzione, che dovrebbe chiarire definitivamente queste situazioni, i cittadini sapranno cosa fare. Tuttavia, il piano attuale presenta delle lacune, come la mancanza di informazioni sulla destinazione degli sfollati. Questo è un problema significativo che deve essere risolto”.

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