Ancora grane per Giosi Ferrandino. Anzi no! Alla fine, la pressione dei quattro (Ottorino, Cristian e i due Luca) ha vinto. Giousè Mazzella si è dimesso dalla carica di assessore e lascia il posto libero in giunta. Il posto di un maschietto.
«Con la presente rassegno – ha protocollato ieri Giosuè Mazzella – le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di Assessore Comunale a suo tempo conferitami. Motivazioni di natura personale, unitamente ad un consenso che registro solo in parte, nell’ambito del gruppo di maggioranza consiliare, mi inducono ad assumere questa decisione. Ringrazio quanti in questi anni hanno fattivamente collaborato nell’ambito delle deleghe da me esercitate, nella speranza che il lavoro svolto abbia prodotti risultati positivi per il paese».
E’ questa la scarna nota con cui si consuma l’ennesima guerra all’interno della giunta-giungla di Giosi Ferrandino. Una guerra, che come tale, uccide per prima i deboli. Ora Giosuè Mazzella, prima Isidoro Di Meglio. E’ bastata un po’ di pressione o, forse solo l’ombra della pressione che l’assessore Mazzella non ha retto il gioco a massacro della politica in generale ed ha preferito lasciare.
Sono onesto fino alla fine, forse con un altro “debole” della giunta di Giosi Ferrandino sarei molto più violento, ma credo che parte della sconfitta di Giosuè Mazzella sia dovuta a fattori esterni e quel “Motivazioni di natura personale”, questa volta, sono seri e reali e non per nulla una formula di rito.
Ma il succo delle dimissioni di Giosuè, se vogliamo, sono nel continuo della frase. Quel continuo politico che lo fanno apparire come un perdente.
“Un consenso che registro solo in parte, nell’ambito del gruppo di maggioranza consiliare” lo ha indotto a rinunciare? Cioè?
IL RETROSCENA. E’ più facile di quanto sembra. Appena qualche consigliere comunale ha fatto pressione sulla delega di Giosuè o meglio, sul “Natale” e ha chiesto trasparenza e spazio di manovra, l’assessore Mazzella ha mostrato di non aver nessuna corazza. E al primo colpo (facciamo cantare Malapena, avrebbe detto Gigi Mollo), la barca di Giosuè è affondata, proprio come il regista (quel beffardo Giosi Ferrandino lontano chilometri e con un alibi di ferro: “io non c’ero”) della maggioranza ischitana aveva previsto. Mercoledì sera, infatti, alla riunione di maggioranza indetta dal produttore esecutivo (Enzo Ferrandino) si è compiuto l’atto finale della vendetta di Giosi: la testa di Giosuè Mazzella.
Dobbiamo fare un salto nell’inverno di qualche anno fa, quando un gruppo di sei decise di fare le scarpe al primo cittadino. Isidoro Di Meglio, Gianluca Trani, Ottorino Mattera, Giosuè Mazzella, Luigi Mattera e Giorgio Balestrieri hanno pagato dazio uno alla volta. Cavallo di troia (ma non ci giurerei) Ottorino Mattera.
Tutti questi hanno in comune l’essere stati battuti, chi in un modo, chi in un altro dal sindaco Ferrandino. Era rimasto, Giousè, è stato fatto cadere ieri.
LE MOTIVAZIONI. Alla riunione di maggioranza è bastato chiedere chi cantasse (Carmine Pacera si deve candidare e non si tocca, ndr) per far traballare l’assessore. Per affondarlo è bastato solo nominare il “cantante” preferito da un altro perdente, Isidoro Di Meglio, il tenore Malapena (che sinceramente inizia ad essere stantio) che Giosuè ha abbandonato la seduta. Ci ha dormito sopra e, dopo una nottata movimentata (crediamo) ha annunciato sul gruppo Whatsapp di Assessori e consiglieri che avrebbe presentato le sue dimissioni.
DIMISSIONI. Il discorso è delicato. Le dimissioni dell’assessore non sono per nulla irrevocabili o almeno, lasciano al sindaco la possibilità di poterle accettare o meno a differenza di quelle di consigliere comunale che sono valide immediatamente. Il sipario non è ancora chiuso e, ora che Giosi torna dalla vacanza londinese (vi prego, non dite che siete andati per il turismo ischitano), le carte si rimescoleranno ancora una volta.-
LA GUERRA DEI PATTINI. Ma torniamo a Giosuè e alle sue dimissioni (che, lo ripeto, possono prevedere anche un “politico” ripensamento). Un altro aspetto dove Giosuè esce con le ossa rotte è lo scontro contro Ottorino Mattera anche se in tutto questo chi perde è soprattutto Gigi Di Vaia. Con un certo senso di meraviglia da un anno, più o meno, ad Ischia c’è stato un boom di pattinatori. Uno sport minore che ha avuto il suo exploit anche – e soprattutto – grazie all’installazione della pista da ghiaccio in Piazzetta. Il business dei pattini, fino alla scorsa estate era un affare della PGS, l’associazione sportiva di Franco Buono che con Daniele Curci aveva trovato il suo testimonial ideale. Franco Buono protetto da Ottorino Mattera. Daniele Curci da Gigi Di Vaia. Ma la scorsa estate Franco e Daniele litigano e di conseguenza lo fanno Ottorino e Gigi. Ottorino frena ogni iniziativa che potesse favorire Gigi e la pista di ghiaccio con Daniele e Daniele (con Gigi alle spalle) attacca Franco chiudendo un accordo con Casamicciola dove è previsto a breve l’installazione di due piste: una di ghiaccio e una a rotelle. Questa “guerra”, ovviamente, ha un forte impatto sul Natale che organizza “Ischia” soprattutto perché Ischia non vuole perdere la sua attrazione migliore soprattutto se si pensa che Casamicciola ne dovrebbe avere una simile o addirittura due. Nel gruppo di maggioranza, et voilà, anche questo argomento pesa come un macigno contro Giosuè. Che crolla.
GIOSI VINCE. L’uscita di scena di Giosuè Mazzella è un’altra di quelle uscite programmate. Il buon Giosi, infatti, sa che ne Giosuè, ne Gigi Di Vaia possono trovare “alloggio” in nessuna delle caselle dello scacchiere ischitano della politica. Sono noci sole e, da sole, non fanno rumore. Non sanno aggregare, non hanno affinità con gli altri politici “a disposizione”. Innocui in vista delle elezioni della prossima primavera (alla fine andrà così…) Ma Giosi vince soprattutto perché, senza aver fatto nessuna forzatura, ha liberato un altro posto in giunta. Un posto importante. Un posto che non richiede nessuna quota rosa.
Ragioniamo insieme. La giunta di Ischia non veniva completata perché Luca Montagna e Cristian Ferrandino hanno preteso l’ingresso di un assessore uomo nell’esecutivo. Una pretesa che senza l’uscita di scena di Giosuè non era possibile ottemperare. Giosuè, dimettendosi, non ha fatto altro che risolvere un puzzle impossibile al sindaco di Ischia.
LA GIUNTA CHE ORA SI PUO’ COMPLETARE. La nuova legge, come tutti sappiamo, prevede che nella giunta del comune di Ischia siano presenti due donne. Quindi vediamo la nuova possibile giunta. Enzo Ferrandino (al posto di Carmine Barile), Paolo Ferrandino (al posto di Sandro Iannotta), Rosanna Ambrosino, un uomo (al posto di Isidoro Di Meglio) ancora non si è capito chi in quota Christian Ferrandino e Luca Montagna e una donna (Sabina Conte al posto di Giosuè Mazzella? è la voce più attendibile, ma Otto “giura” di no.) in quota Ottorino Mattera e Luca Spignese.
Il ruolo di Rosanna Ambrosino o dell’altra donna, ovviamente, in questo caso è del tutto marginale. Giosi, infatti, non ha mai azzerato la giunta e, quando i consiglieri gli consegnarono le deleghe fu scaltro a non accettare le dimissioni ma solo a svuotarle. Di fatti, oggi, Giosi non fa altro che sostituire una ad una le caselle vuote così, nel caso anche Rosanna volesse passare la mano, al sindaco furbo di Ischia, non tocca più di tanto. Il posto resta vuoto, la giunta resta “monca” e nessuno gli può dir nulla…
Vi piaccia o no, anche stavolta, Giosi vince.
Incredibile: Giosi Ferrandino perde il quinto assessore in 2 anni e tu parli di una sua nuova vittoria,ma cosa avrebbe vinto non si capisce!Un uomo che si è sputtanato sotto tutti i punti di vista e senza alcuna prospettiva politica se non quella di sperare che possa morire qualcuno per fargli spazio in Europa o che De Siano gli possa consentire di tornare a fare il sindaco a Casamicciola, non riesco a capire di cosa dovrebbe compiacersi.
Non credo che se in 2 anni si dimettono 5 assessori sono tutti deboli e nemmeno credo che lo sia Gesuè.Piuttosto lui si è indebolito nel momento in cui ha dato fiducia a Giosi Ferrandino ( uomo senza parola ) prima dimettendosi da consigliere comunale e poi aderendo al suo invito di entrare nel PD lasciando in tal modo l’unico vero scudo che lo poteva proteggere:la lista di Fratellanza e Lavoro ancorchè decimata dal solito Giosi.
E poi chi sarebbero i forti? Quelli che mantengono la candela a Giosi in cambio di un pugno di prebende per sopravvivere?
Caro direttore ammetto che non sono in grado di stabilire se qualcuno ha vinto in questo ennesimo sottosviluppo politico,ma di due cose sono certo:1) ha indubbiamente perso ancora una volta il Paese;2) L’unico ” debole” che riesco a vedere è il Tuo verso Giosi Ferrandino,ma questa non è una novitá…
Caro Luigi,
se arrivi alla fine del video, ascolti la stessa riflessione che fai tu. Se Giosi continua a dettare le regole del gioco non è colpa mia. Io di debole non ne ho per nessuno, tanto meno per Giosi Ferrandino. Ma sono libero, SOPRATTUTTO, di non fare la parte dell’opposizione. Che non c’è.
Critico Giosi Ferrandino molto più di tutti. E non lo faccio per partito preso o per motivi personali (come i tuoi), ma commentando gli atti che compie.
Se poi, per debole significa scrivere ad ogni piè sospinto che è stato arrestato, non lo faccio perché è fuori dal mio pensiero. Se “debole” significa fare le differenze tra i gli assessori che se ne vanno, allora lo sono. Giosuè non è Boccanfuso, così come Isidoro non è Sandro Iannotta. Se Giosuè ha preferito lasciare perché volevano far cantare un’altra volta un amico di Isidoro (Malapena) e lui non lo voleva a Natale, non credo sia un demerito di Giosi Ferrandino.
Se poi di demeriti vogliamo parlare, allora, caro Luigi, non ti dimenticare da dove viene e inizia a prenderti il 50% delle responsabilità dello schifo in cui versa Ischia. Se proprio dobbiamo parlare, allora, inizia dire che Giosuè-Assessore è un tuo fallimento. Tu l’hai fatto nominare assessore e tu, come sponsor, ne hai parte delle responsabilità.
Ti salva solo l’essere uscito dalla maggioranza con coraggio.
Vedo che sei molto permaloso,ma sai bene che il le cose non le mando a dire.
Non ho alcuna intenzione di fare con te una partita di ping pong ma eventualmente sull’argomento svilupperò un mio intervento da qualche parte.
Gesuè era entrato in giunta in quota FL e allora? dove starebbe lo scandalo?
Sono stato il primo a criticarlo quando ha operato male sul territorio,ma cosa c’entra questo con le porcate politiche di Giosi e della combriccola?
Poi spiegami perchè sarei responsabile del 50% dello schifo in cui versa Ischia.
Quando affermi certe cose temo che tu non sia sereno…e te l’ho detto più volte già in privato.
Mi fermo qui per non compromettere anche il nostro rapporto di collaborazione!
Luigi sono serenissimo.
Sono solo stufo che la vostra (è una cosa che ti è comune a tanti) poca obiettività e livore personale (per fatti personali e vicende personali) influisca sulle valutazioni giornalistiche della cronaca che raccontiamo. Hai sostenuto Giosi Ferrandino fino a quando non hai sbattuto la porta e a me non sembra che la maggioranza di Giosi, sia tanto diversa da quella attuale rispetto a quella dove tu era il capo degli ultrà. Stai sereno, la collaborazione con Il Dispari non prevede (come accade altrove) che tu la debba pensare come me è che io sia esente da critiche. Figurati. Io sono sereno, SOPRATTUTTO con me stesso. Quando deciderò di candidarmi, allora, e solo allora, finirà l’obiettività di oggi (che è inviolabile ed intoccabile!) per ovvi motivi. Ad oggi, ti vorrei far notare, sei l’unico che ha letto le dimissioni di Giosuè come una perdita di Giosi Ferrandino. Ora o sei fuori dal coro o sei l’unico a cui conviene leggerla in questo modo. Per molti, infatti, le dimissioni di Mazzella, sono ininfluenti…
Continui a mistificare e mi convinco sempre di più che non sei sereno.
Dove e quando avrei parlato di perdita?
Io ho semplicemente sostenuto che quando un sindaco viene abbandonato da 5 assessori tra cui 2 che hanno costruito liste civiche a suo sostegno è un sindaco che non vince un bel niente, ma che perde solo forza politica e credibilità.E mi sto limitando a parlare solo delle sue perversioni politiche senza scendere sul personale…..
Adesso se vuoi dire tu l’ultima fallo pure che io non ti risponderò più non fosse altro perchè a sette e mezzo vince sempre il banco…..
Stiamo animando il dibattito. Se non ci fossimo noi, sarebbe calma piatta.
Se Giosuè avesse avuto il coraggio di Boccanfuso e di accusare Giosi Ferrandino e la maggioranza di Giosi Ferrandino allora avresi ragione tu. Invece ha chiesto il silenzio stampa sulle sue dimissioni, mi ha chiesto di non fargli domande e che non poteva rilasciarmi un’intervista e che mi dovevo limitare alla sterile lettera con cui si è dimesso. Politicamente, così, non si vince e quindi, l’altro, non perde. 😉