Gaetano Di Meglio | Presentato, anche a Ischia, l’osservatorio sul turismo termale voluto da Federalberghi Terme e realizzato dalla Eumetra del prof. Renato Mannheimer.
Uno strumento, questo condiviso con una platea selezionata, anche dal ciclone Poppea, che rappresenta un punto di partenza per affrontare e programmare il nostro atteggiamento con il tesoro più grande che abbiamo: le acque termali. Uno strumento per amministrazioni e privati che serve come mappa mentale condivisa.
Al tavolo, moderato dal corrispondente ANSA, Salvi Monti, erano seduti il prof. Mannheimer, il presidente di FederAlberghi Ischia, Luca D’Ambra, il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino e quello di Serrara Fontana, Irene Iacono.
LA RICERCA
La ricerca studia tendenze e orientamenti della popolazione italiana verso il turismo della salute, ed in particolare verso i viaggi termali. Al fine di comprendere cosa potrebbe aumentare l’attrattività del settore (quali servizi, quali trattamenti, quali attenzioni), le aree di indagine sono state: conoscenze ed esperienze di viaggio legate alla salute e benessere; la percezione soggettiva verso il mondo delle terme; la considerazione per il viaggio termale; il profilo dell’utente delle terme; i comportamenti turistici nei viaggi termali; le esigenze e attese verso l’offerta termale. L’impianto dell’Osservatorio è basato su una rilevazione statistica su larga scala presso un campione di individui adulti nel territorio nazionale.
METODOLOGIAE CAMPIONE
E’ stato intervistato un campione di 1000 individui sul territorio italiano, rappresentativo della popolazione del Paese per area geografica, ampiezza, cento, genere, età e titolo di studio (dati Istat). Le interviste sono state effettuate con metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviews) questionario online, al campione è stato somministrato un questionario della durata di 15 minuti e le interviste sono state realizzate nel mese di giugno 2022
MANNHEIMER: “PER GLI ITALIANI ESISTE IL BINOMIO TERME E RELAX”
“Il sentimento delle Terme – ci ha detto Mannheimer – è molto diffuso e variegato. Noi abbiamo fatto un grande sondaggio, su un ampio campione rappresentativo di italiani, e abbiamo trovato che l’atteggiamento verso le Terme è molto di interesse positivo e diffuso. Ora che è finito, e speriamo che sia finito, il Covid, la gente ha voglia di andarci”
Professore, qual è la cosa che più attrae nelle terme secondo gli italiani?
Certo, le terme hanno tante attrattive, però la cosa che la gente dice di più è il relax. Uno arriva alle terme, si distende e sta bene. Questa è la cosa che piace di più e piace specialmente ai giovani. Sorprendentemente, almeno per me, i giovani vogliono andare alle Terme. Certo, si lamentano un po’ perché dice che sono care. Al di là di questo aspetto, però, hanno voglia, perché alle Terme si rilassano. L’indicazione è chiara, le Terme sono nella testa degli italiani come momento di rilassamento”.
Un po’, diciamocelo, anche un retaggio che ci viene in mente se pensiamo agli usi e ai costumi dei romani
“Eh si, proprio come si vede in alcuni dipinti. C’è una sorta di trasmissione culturale, perché anche i romani le usavano, anche per curarsi, non è che l’aspetto curativo non ci sta, però si aggiunge questo del relax”.
E’, secondo lei, un elemento utile anche per la promozione turistica proprio intesa come promozione turistica?
Si, anche se la promozione turistica in realtà, secondo me, dovrebbe organizzarsi meglio e avere un’organizzazione turistica più accentrata, più unificata. Un fattore, questo, che permetterebbe di comunicare molto meglio anche le terme specialmente con internet e i social media. Perché adesso la nostra ricerca dimostra che per scegliere le terme si cerca subito su Internet e, per questo, ci vuole una comunicazione organizzata bene.
Professore dalle slide emergono due grandi problemi: le terme sono per vecchi o noiose e sono costose
Diciamo più costose che per vecchi. Cioè, c’è questa impressione che le terme costino care ed è il maggiore ostacolo. Quando abbiamo chiesto a quelli che non ci vogliono andare “perché non ci vai?” la risposta prevalente è stata “Perché è costosa”. Non tanto “non posso” o “non ho tempo”, ma “costa troppo” però siamo anche in un periodo economicamente difficile dove gli italiani combattono con le bollette, questo sì.