Lo squallido tentativo di Gianluca Trani commissionato al prezzolato di turno, dopo i suggerimenti strumentali per quanto riguarda la questione tribunale, non ha sortito buoni effetti. Anzi, oltre alla clacca abituata al selfie o alla demagogia da spiccioletti, non ha colto nel segno.
Purtroppo chi cerca di inventare le cose avendo a “disposizione” chi scrive a comando viene scoperto ben presto e così, per la questione Giro d’Italia e anche per quella tribunale, i giochetti (ah, poi per i fatti seri che non siano la gestione della Genesis o di Ischia Ambiente o le raccomandazioni a destra e a manca, vi aspettiamo ancora al varco) ricevono un’altra smentita in forma ufficiale. Senza selfie d’occasione o hashtag ridicoli, ma come la regola vuola.
E così, dall’amministrazione comunale arriva un altro schiaffo al volto del presidentino del consiglio comunale, Gianluca Trani che, come un boomerang ora si trova a dover metterci anche la faccia con i 160 mila euro (o 130 che siano) per la gestione del famoso Giro d’Italia.
Nel prossimo consiglio comunale i cittadini di Ischia verranno caricati anche del debito fuori bilancio per la realizzazione delle strisce pedonali, realizzate proprio in occasione del giro e, tornando indietro con la memoria, non possiamo non ricordare che lo stesso presidentino, all’epoca, era soddisfatto anche di aver concluso l’assetto economico – poi evidentemente non rispettato – da parte del comitato composto si da Ermando Mennella e Marco Bottiglieri, ma anche da un folto numero di albergatori che, di certo, non fanno capo a “Giosi”, giusto per rispondere alle palle inutili inventate dal chi ha scritto e pensato che avessimo venduto la nostra libertà (quella stessa che lui stesso ha provato a vendersi inutilmente con alcuni esponenti politici, la storia la ricordiamo bene!) al posto di un articolo. I gianluca’s boy credono di essere più furbi degli altri. Ma per piacere.
Ecco il comunicato di Giosi Ferrandino e di tutti gli altri. «Poiché questa Amministrazione ha ritenuto di adottare un nuovo modello di comunicazione istituzionale, avvalendosi anche di comunicati stampa, per tenere aggiornata la cittadinanza sulle varie questioni amministrative, anche al fine di evitare ricostruzioni fantasiose e fuorvianti sui singoli argomenti che si susseguono, si ritiene utile precisare quanto segue:
1) I comunicati stampa rappresentano a tutti gli effetti documenti con carattere di ufficialità e, in quanto tali, sottoscritti e condivisi da tutta l’Amministrazione;
2) Che per tale motivo si precisa e si ribadisce che la posizione dell’Amministrazione di Ischia riguardo le problematiche post Giro d’Italia e quelle relative al Tribunale, è quella espressa nei precedenti comunicati;
3) A tale proposito si precisa che il tavolo di confronto con l’avvocatura isolana si attiverà solo ed esclusivamente dopo che la stessa avrà chiarito la sua posizione nei confronti della linea tenuta finora dall’Amministrazione sulla questione Tribunale, in quanto le posizioni emerse da esternazioni pubbliche risultano contraddittorie e poco chiare, oltre che lesive dell’immagine dell’Amministrazione.
4) A prescindere da ciò, l’Amministrazione continuerà a fare quanto in suo potere, in tutte le opportune sedi istituzionali, al fine di scongiurare la chiusura del Tribunale.
5) L’azione di difesa del Tribunale non esclude la ferma volontà di dotare al più presto la platea scolastica isolana di un nuovo plesso da destinare ad istituto superiore.»
Troppo facile passare dall’altro lato della barricata, tradire i propri lettori (perchè di questo si tratta), fare lo chauffeur a De Luca o a chi altro e pensare di essere vergine e adatto a guidare il paese. Troppo facile rivestirsi di “capacità” dopo che si è banchettato insieme con Giosi Ferrandino fino ad ingozzarsi (…e parlo di tutti quelli che sono stati eletti con Giosi Ferrandino e con Domenico De Siano alle ultime elezioni. Tutti, nessuno escluso). Con questo non ho nessuna idea e voglia di promuovere Giosi Ferrandino e la sua armata brancaleone composta da gente che dovrebbe essere presa a calci sui denti e mandata via dall’isola giusto per chiarire bene la posizione di chi scrive. Continueremo a vedere le cose secondo il nostro, libero, metro di giudizio. Valutando, di volta in volta, se è il caso di alzare il dito o di abbassarlo.