All’inaugurazione il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato di “piccolo miracolo civile”. Presenti con lei al taglio del nastro il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin, e monsignor Rino Fisichella, delegato del Papa per il Giubileo.
“Viene donata alla città di Roma una bellissima piazza pedonale che collega Castel Sant’Angelo con Piazza San Pietro e via della Conciliazione, restituendo alla città una visuale nuova e innovativa. Per noi è veramente emozionante aver realizzato quest’opera”, ha detto l’Amministratore delegato di Anas, Aldo Isi. Il Responsabile Anas Lazio, Marco Moladori, ha sottolineato come la nuova Piazza Pia sia “frutto della sinergia di tanti stakeholder. Ognuno ha dato il suo contributo per portare a casa un risultato incredibile”.
L’obiettivo principale dell’opera di prolungamento del sottopasso Lungotevere in Sassia è stato restituire alla Città Eterna lo spazio pedonale che nel passato ha garantito il passaggio da Castel Sant’Angelo fino a San Pietro, con una piazza unica per la sua bellezza, inserita in piena armonia con i palazzi di Marcello Piacentini che dominano Piazza Pia e via della Conciliazione.
I lavori, di alto valore ingegneristico, sono frutto di una continua sinergia tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, grazie alla quale è stato possibile chiudere i cantieri in tempi straordinariamente rapidi rispetto alla complessità delle operazioni.
Sarà offerto ai romani, ai pellegrini e ai fedeli un percorso che accoglierà i visitatori in un unico abbraccio esteso dall’area di Castel Sant’Angelo fino a San Pietro.
Grazie a questa opera la viabilità di Piazza Pia è stata completamente interrata attraverso il prolungamento del sottopasso esistente realizzato nell’ambito dei lavori per il Giubileo 2000.
Completano il progetto le sistemazioni esterne delle aree ricomprese e prospicenti a Piazza Pia, attraverso uno studio della pavimentazione dell’intera area, la proposta di un nuovo impianto di pubblica illuminazione, la riqualificazione del sistema del verde urbano, la realizzazione di due grandi fontane inserite al centro della nuova Piazza Pia e il potenziamento dei sistemi di accessibilità per le persone con ridotta mobilità.
In virtù del prolungamento di un asse viario già presente, la piattaforma stradale ha mantenuto le stesse caratteristiche geometriche dell’opera esistente: una carreggiata costituita da tre corsie, due di larghezza pari a tre metri e una di larghezza pari a 3,5 metri. Saranno presenti due passaggi pedonali di servizio di diversa larghezza, quella di sinistra di 50 centimetri e quella di destra di 100 centimetri. Al centro della piazza sono state posizionate due fontane, con lo scopo di realizzare due specchi d’acqua in grado di riflettere il cielo. E’ prevista la realizzazione di spazi verdi con essenze arboree di pregio che, oltre a valorizzare l’opera, consentiranno di mitigare l’effetto “isola di calore”.
L’area interessata dal nuovo sottopasso è sede di diversi “sottoservizi”, tra tutti spicca la presenza di due collettori primari della città: il Basso Farnesina e il Basso di Destra. Provengono da Nord, passano sotto due arcate del “Passetto” – il passaggio ad archi in muratura che unisce il Vaticano a Castel Sant’Angelo – e, attraversando Piazza Pia, si uniscono poco prima dell’imbocco del sottopassaggio esistente dando luogo a un nuovo e unico collettore.
Il nuovo sottopasso è stato fatto con un processo “per fasi” che ha garantito il mantenimento del sistema fognario nel corso dei lavori. All’inizio le fasi hanno previsto un by-pass fognario scavato tra paratie in adiacenza al collettore esistente che, una volta messo in esercizio, ha consentito la demolizione del collettore originario e il completamento delle strutture del sottopasso.
A fine giugno 2024 il cantiere ha vissuto un momento cruciale per il rinvenimento di ingenti reperti archeologici che ricoprivano una vasta area ricadente proprio nella rampa di accesso al nuovo sottopasso. Grazie a un intervento di archeologia d’urgenza e al lavoro della Soprintendenza è stato possibile mettere tutto in sicurezza e riprendere gli scavi. I reperti saranno esposti nei giardini di Castel Sant’Angelo.
Lo scavo ha restituito una serie importante di Lastre Campana, terrecotte figurate usate per la decorazione dei tetti, con scene mitologiche inusuali, riutilizzate come coperture delle fogne della fullonica, ma in origine probabilmente realizzate per la copertura di qualche struttura del giardino, forse dello stesso portico.
Con una sinergia tra tutti gli enti coinvolti, a luglio scorso è stato abbattuto il diaframma e, a seguire, è stato effettuato il collegamento del nuovo sottopasso con quello esistente. Infine, sono state ultimate le attività di scavo per portare a livello la quota del sottopasso ed è stata realizzata la soletta di fondo.
Dato il particolare contesto, fortemente urbanizzato e caratterizzato dalla presenza di edifici storici e di pregiato valore archeologico, si è optato per lo scavo con la tecnica “cut and cover” o “top down”, che ha permesso di lavorare contestualmente in superficie e all’interno del sottopasso consentendo così un’accelerazione dei tempi di completamento dell’opera.
– Foto spf/Italpress –
(ITALPRESS).