giovedì, Dicembre 26, 2024

Giuseppe D’Abundo: «Poche chiacchiere ed un solo obiettivo, dare sempre il massimo!»

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Il 19 marzo è la festa del papà e Giuseppe D’Abundo, ischitano, residente a Forio, classe 1975 e 78 bw (peso corporeo) è un papà speciale, un papà fortissimo.

Quel giorno Giuseppe era a Pisa, con tutta la famiglia a fare il tifo per lui, per il Campionato Italiano Strongman, gara dura, per gente tosta. Ci sono prove di forza ma anche velocità e resistenza, si ribaltano pneumatici pesanti, si trasportano o si trainano oggetti pesanti in meno tempo possibile.

Giuseppe si presenta in pedana e alla prima prova stacca da terra 270 kg, non i soliti dischi ma ruote di camion, si avete letto bene ruote di camion, quelle grosse, quelle che vediamo accantonate nelle officine.

La seconda prova è ancora più dura, è il Long Fit e consiste nel sollevare un bilanciere a forma di tronco d’albero sopra la testa a braccia tese. Giuseppe D’Abundo va in pedana e alza 72 kg di quella roba.

Il 19 marzo a Pisa con tutta la sua famiglia, Giuseppe debutta al Campionato Italiano Strongman e vince la medaglia d’argento.

Noi gli abbiamo fatto due domande.

Parlaci di te, per chi non ti conosce o sa poco su Giuseppe D’abundo!

«Ho iniziato la mia carriera agonistica nel powerlifting nel 2005 con le prime gare di panca e poi gara dopo gara mi sono appassionato sempre di più. Ho fatto molti corsi tra cui anche strappo e slancio e allenamento funzionale, dal 2009 ho iniziato a gareggiare nella Roma Powerlifting. Per motivi lavorativi non potevo trasferirmi a Roma. Quindi oltre ad allenarmi a Ischia, una volta a settimana andavo a Roma per farmi seguire dall’allenatore della squadra».

Da quanti anni ti alleni come Strongman e da quanto tempo sei agonista?

 «Per lo strongman mi alleno da molto poco visto che sono il primo ad intraprendere questa disciplina sull’isola bisogna organizzarsi con molta attrezzatura che non si trovano nelle classiche palestre».

Come è nata l’idea folle di partecipare ai campionati italiani di strongman?

«L’idea c’è sempre stata ma è diventata realtà da qualche anno, grazie anche alla federazione che ha inserito categorie di peso più leggere cioè dai 90 kg in giù».

Quali caratteristiche credi debba possedere uno Strongman per essere sempre più forte?

«Le caratteristiche sono semplici: voglia di faticare, poche chiacchiere e un solo obbiettivo, dare sempre il massimo. Queste sono anche le caratteristiche delle due atlete che alleno da un po’ di tempo Susy Veccia e la piccola Charleen Corsi».

A Ischia sei l’unico che ha partecipato allo Strongman? Hai dei consigli utili da poter dare ad a chi vuole intraprendere il tuo percorso sportivo?

«Si sono l’unico per il ora. I consigli sono i soliti e valgono per tutti dal neofita, a chi deve perdere peso, fino all’atleta, ovvero farsi seguire da persone qualificate e con esperienza mai improvvisarsi specie in esercizi strongman. In un programma non devono mai mancare gli esercizi base del powerlifting come squat, panca e stacco da terra».

Sei il fondatore del Club Ischia Powerfit. Qual’è la filosofia del tuo team?

«Si sono il presidente del Club Ischia Powerfit e la nostra filosofia è fatica, passione e gloria».

Progetti per il futuro?

«Partecipare alla prossima gara Strongman a Pontedera a giugno, e magari portare per il 2017 una gara strongman qui ad ischia e con il tempo farla diventare un appuntamento fisso».

 

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