Con la consigliera comunale Giustina Mattera per presentare la due giorni che il Comune di Ischia ha dedicato alla dieta mediterranea e all’obesità. Questo evento è di grande interesse per chi intervista. Iniziamo subito dall’importanza della dieta mediterranea.
Sentiamo spesso parlare di diete come Duncan, la dieta dell’uovo, della pasta o delle carote. Tuttavia, è importante ricordare che probabilmente è la dieta mediterranea quella più benefica?
“Certamente. Non siamo solo noi a dire che la dieta mediterranea è la migliore in assoluto; lo confermano anche numerosi studi scientifici, tanto che questa dieta è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità. È importante evidenziarlo perché, quando parliamo di dieta mediterranea, non ci riferiamo solo alla nutrizione, ma anche a uno stile di vita completo. Questo comprende diversi aspetti oltre all’alimentazione. Anche la classica piramide alimentare, spesso associata alla dieta mediterranea, è stata più volte aggiornata e arricchita nel tempo. Oggi, alla base della dieta mediterranea, troviamo l’attività fisica, l’ecosostenibilità degli alimenti e la convivialità. Questi elementi integrati rendono la dieta mediterranea la migliore in assoluto”.
Sappiamo che sei una consigliera comunale e una nutrizionista, perciò è giusto affrontare con te questo argomento da entrambe le prospettive. Collaborando con il professor Joseph Ejarque, la vostra amministrazione si è concentrata su due parole chiave: benessere mediterraneo, che sintetizzano perfettamente il rilancio del turismo a Ischia.
“Questo è precisamente uno dei motivi per cui, come amministrazione, abbiamo deciso di sponsorizzare, appoggiare e patrocinare il convegno che sarà un elemento chiave per la sensibilizzazione e l’informazione sulla dieta mediterranea. L’evento si terrà nella sala consiliare sabato 5 ottobre. La Dieta Mediterranea offre, infatti, l’opportunità di discutere di temi legati all’identità turistica e alla vocazione del nostro territorio, incentrata sul benessere mediterraneo, la nostra cultura e le radici agroalimentari. Vogliamo così promuovere un turismo esperienziale di qualità, che i visitatori possono apprezzare e successivamente condividere quando tornano a casa”.
Parlando un po’ di più, direi “pane e pomodoro” come si collega la dieta mediterranea al turismo esperienziale?
“Questo significa permettere ai visitatori di Ischia di entrare in contatto diretto con il nostro territorio e la nostra cultura, vivendo il nostro patrimonio non solo marino, ma anche collinare. Ischia è infatti un’isola che offre molto di più del semplice turismo balneare; i turisti possono scoprire il nostro ricco patrimonio culturale, interagire con la gente del posto, assaporare il buon cibo e godere della genuinità, serenità e tranquillità che l’isola offre”.
E questo rientra nella dieta mediterranea?
“Esattamente, tutto questo rientra nella dieta mediterranea”
Passiamo ora al convegno: abbiamo visto che è sostenuto dall’Università Federico II e dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI). Mi sembra di aver capito correttamente che ci sarà un significativo livello qualitativo e scientifico nei relatori. Di cosa si parlerà?
“Colgo l’occasione per ringraziare e menzionare la professoressa Maria Pia Mollica, docente della Federico II, che ha fortemente voluto l’inclusione sia organizzativa che pratica per l’evento. Inoltre, il comitato scientifico ha un rilievo significativo. Si discuterà di molti aspetti dettagliati, cercando di far comprendere alle persone i benefici della dieta mediterranea nella prevenzione, oltre ai rischi di un’alimentazione che si allontana da essa. Purtroppo, nonostante le sue radici nel Mediterraneo, questa dieta sta paradossalmente perdendo terreno anche nei paesi mediterranei a causa della globalizzazione”.
Parliamo ora della giornata dedicata ai “chiattoni”. Utilizzo questo termine in riferimento a me stesso, senza voler offendere nessuno tra i nostri lettori. So che questa condizione può essere vissuta diversamente da ciascuno.
Personalmente ho imparato ad accettarla, ma comprendo che non sia lo stesso per tutti. Detto ciò, con tutto il rispetto, ribadisco che mi riferisco solo alla mia esperienza, domenica 6 ottobre si terrà l’Obesity Day in Piazza degli Eroi. Puoi raccontarci di cosa si tratta?
“L’Obesity Day è un’iniziativa promossa dall’ADI, programmata il 10 ottobre di ogni anno. Tuttavia, quest’anno cade in un giorno infrasettimanale. Per raggiungere un pubblico più ampio, abbiamo deciso di organizzare l’evento la domenica. Saremo in Piazza degli Eroi dalle 09:30 alle 13:30 con un team di nutrizionisti per fornire informazioni, rispondere a domande e curiosità, e condurre screening gratuiti. Inoltre, il Comune di Ischia ha pianificato una giornata ecologica che avrà luogo dalle 10:30 alle 13:00, durante la quale verrà bloccato il traffico veicolare principalmente nella zona di Piazza degli Eroi. Ringrazio calorosamente le numerose associazioni che ci aiuteranno a rendere la giornata piacevole per adulti e bambini, offrendo diverse attività”.
Per chiarire, per chi non è in forma e lo dico principalmente per quelli come me, raggiungere questo obiettivo implica svolgere una serie di test.
“Effettueremo test in grado di fornire alle persone indicazioni sulla loro composizione corporea, un aspetto fondamentale. Spesso, infatti, la gente, forse anche a causa di vecchie credenze della categoria, considera il peso corporeo solo come un numero sulla bilancia. Tuttavia, questo rappresenta solo un indizio parziale. È essenziale capire la propria composizione corporea nel suo complesso, senza limitarsi al semplice valore del peso. Comprendere il nostro corpo a 360 gradi è necessario per una valutazione accurata”.
Molte persone, non solo tra gli adulti, lottano con il proprio peso e hanno provato diverse diete, pillole per la sazietà e integratori che promettono senso di appagamento. Queste persone, deluse dai continui insuccessi, possono sentirsi scoraggiate e pensare che dimagrire sia impossibile, specialmente con l’avanzare dell’età e un metabolismo meno efficiente. Quindi, cosa possiamo dire a chi è in questa situazione?
“Spiegarlo brevemente è complesso, poiché potrei parlarne a lungo, ma cercherò di trasmettere un messaggio chiaro. Quello che cerco di comunicare ai miei pazienti riguardo alla nutrizione è che perdere peso può essere relativamente semplice, se si conosce il metodo giusto. È semplice perché si basa principalmente su due fattori fondamentali: l’alimentazione e l’attività fisica. Questi due elementi devono lavorare in sinergia. Il compito del nutrizionista è proprio quello di aiutare il paziente a integrare questi principi in modo sostenibile e flessibile, adattandoli ai loro gusti, esigenze e tempi di vita. In alcuni casi più complessi, dove la fame ha anche una componente emotiva significativa, oltre al supporto del nutrizionista, può essere necessario un altro tipo di aiuto, come la psicoterapia. Tuttavia, è sempre possibile raggiungere gli obiettivi desiderati, non è mai troppo tardi e non ci sono scuse per non provarci”.
Come Consiglio comunale avete istituito una Commissione Sanità. Questa commissione che lavori sta facendo? E quanto è collegata a questi due giorni?
“La Commissione Sanità è stata istituita con il principale obiettivo di dedicarsi e orientare i propri sforzi in particolare verso la gestione delle problematiche sanitarie. Sono impegnato nel mediare politicamente per migliorare il polo oncologico, tenendo conto dell’intera questione sanitaria locale, tra cui l’ospedale e il riconoscimento come zona disagiata. Tuttavia, nonostante questo riconoscimento sia stato ottenuto, rimane ancora un concetto vuoto che richiede ulteriori facilitazioni, in conformità con l’articolo 119 della Costituzione. Continueremo a lavorare in questa direzione. Parlando di sanità e salute, è cruciale concentrarsi anche sulla prevenzione e sensibilizzazione, dedicandosi in modo concreto alla cittadinanza. Il convegno e l’evento di domenica in piazza sono esempi del nostro impegno totale in queste iniziative”.
Perché unisci la parola “dieta” nel suo più ampio spettro alla parola prevenzione?
“Oggi siamo spesso indirizzati, forse anche educati, a curarci solo quando ci ammaliamo, mentre invece dovremmo essere consapevoli del grande potenziale della prevenzione. Non dobbiamo ammalarci. L’alimentazione è uno degli aspetti fondamentali, dato che mangiamo più volte al giorno. Il famoso detto “siamo quello che mangiamo” è vero e profondo quando contestualizzato. Siamo ciò che mangiamo, beviamo e l’aria che respiriamo, così come i rapporti che coltiviamo. Pertanto, la dieta è un elemento chiave della prevenzione, comprendendo tutto quanto coinvolto”.