venerdì, Aprile 18, 2025

“Give my love to Ischia!” il messaggio della Regina Camilla ad Alessandra Vinciguerra

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La Corona Inglese guarda a Ischia. Re Carlo III e la Regina Camilla accolgono la Presidente della Fondazione Walton

Un pomeriggio romano all’insegna dell’eleganza e della cultura ha visto protagonisti Re Carlo III e la Regina Camilla, in visita ufficiale in Italia, nella splendida cornice di Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore britannico a Roma. Un ricevimento riservato a una cerchia ristretta di ospiti scelti tra i rappresentanti più significativi del legame culturale tra il Regno Unito e l’Italia, tra cui spicca Alessandra Vinciguerra, presidente della Fondazione William Walton e direttrice dei celebri Giardini la Mortella di Ischia.

Durante l’incontro, la Regina Camilla ha espresso con affetto i suoi ricordi legati all’isola verde, dove trascorse vacanze d’infanzia tra le bellezze botaniche della Mortella. Con un sorriso e tono affettuoso, ha rivolto alla Vinciguerra un messaggio che suona come una dichiarazione d’amore: “Give my love to Ischia!”

L’invito rivolto alla presidente della Fondazione Walton rappresenta l’ennesimo segno del solido legame che unisce la famiglia reale inglese ai Giardini la Mortella, autentico gioiello paesaggistico ischitano e centro culturale di rilievo internazionale.

Il rapporto affonda le radici negli anni Ottanta, quando Lady Susana Walton, moglie del compositore inglese William Walton, fondò la William Walton Trust e successivamente la Fondazione italiana con sede a Ischia. Fu proprio lei a coinvolgere l’allora Principe Carlo, oggi Re Carlo III, chiedendogli di assumere il ruolo di Patrono della Fondazione, impegno che il Sovrano ha mantenuto fino a oggi.

Re Carlo III ha visitato La Mortella in due occasioni memorabili: nel 1992, per l’inaugurazione della sala da concerto, e nel 2002, in occasione del centenario della nascita del compositore. Entrambe le visite furono segnate da momenti intensi e suggestivi, con il futuro re seduto tra il pubblico ad applaudire giovani musicisti provenienti da ogni parte del mondo.

Il sostegno di Carlo III alle attività della Fondazione non si è limitato alla presenza fisica. Egli ha scritto l’introduzione al volume “La Mortella, an Italian garden paradise”, firmato da Lady Walton, e ha inviato una lettera personale di apprezzamento per l’inaugurazione del Teatro Greco, uno dei punti più suggestivi dell’intero complesso botanico.

Ma il legame tra i Walton e la monarchia britannica nasce ancor prima. Già nel 1937 William Walton fu scelto per comporre Crown Imperial, la marcia per l’incoronazione di Re Giorgio VI. Nel 1953, in occasione dell’incoronazione della Regina Elisabetta II, scrisse Orb and Sceptre e un Te Deum. Il riconoscimento arrivò nel 1967, quando la Sovrana gli conferì l’Order of Merit.

Il filo rosso che unisce la famiglia reale a Ischia ha toccato anche Lady Walton, insignita nel 1999 dell’Order of the British Empire per il valore culturale della sua opera. Le pergamene con le onorificenze, custodite nel museo dei Giardini la Mortella, raccontano una storia di arte, passione e diplomazia culturale che attraversa decenni e due nazioni.

Quello di ieri a Roma non è stato solo un ricevimento, ma il rinnovo simbolico di un’alleanza culturale duratura, che passa per la bellezza dei giardini ischitani e la musica, linguaggio universale che unisce l’Inghilterra e l’Italia in un abbraccio senza tempo.

Ricordi d’infanzia a Ischia: il racconto di Tom Parker Bowles sulle estati ischitane della Regina Camilla

A dare ulteriore calore e colore al legame affettuoso tra la Regina Camilla e l’isola d’Ischia è anche il ricordo personale del figlio, Tom Parker Bowles, scrittore e gastronomo britannico, che ha recentemente condiviso sulle colonne del “Times” un vivido spaccato delle estati italiane vissute in famiglia. Un racconto sincero e affettuoso, che si intreccia perfettamente con l’atmosfera evocata dalla Regina durante l’incontro romano:
“Ho avuto un’infanzia molto felice e privilegiata, e le vacanze erano di due tipi: Italia in estate o sci in inverno. Io, i miei genitori e mia sorella trascorrevamo una settimana ogni dicembre a St Anton am Arlberg in Austria o in posti come Chamonix in Francia o Verbier in Svizzera. Mia madre odiava sciare, quindi ci mandava in montagna con una guida mentre lei leggeva un libro. Saliva in seggiovia per incontrarci a pranzo e una volta cercò di fare conversazione con la guida, chiedendogli: ‘Aimez-vous les chevaux?’ (Ti piacciono i cavalli?), a cui lui rispose: ‘Oui, avec les frites!’ (Sì, con le patatine!).

Ogni estate i miei nonni ci portavano tutti — me, mia sorella, i nostri genitori, i nostri cugini e i loro genitori — a Ischia, un’isola vicino a Napoli. Alloggiavamo all’Excelsior Belvedere, un hotel grandioso e di vecchio stile con una splendida piscina. Era un posto incantevole, e per circa 15 anni abbiamo avuto la stessa routine lì per due settimane ogni estate. Noi bambini avevamo i nostri obbligatori pisolini pomeridiani, che odiavamo. Poi facevamo la passeggiata, dove giravamo su e giù per le strade, e io e i miei cugini compravamo adesivi e robot giocattolo dai negozi locali, seguiti dalla cena alle sei ogni sera.”

Un ricordo intimo, quasi cinematografico, che arricchisce di sfumature il ritratto di una Regina profondamente legata a Ischia, non solo per la sua storia con i Giardini la Mortella, ma anche per il valore affettivo che l’isola ha rivestito nella sua vita familiare. Una conferma che l’amore dichiarato a voce alta con un semplice “Give my love to Ischia!” nasce da radici profonde e ricordi indelebili.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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