ANCIM e ZONA DISAGIATA
La sottoscrizione dell’accordo sulla sanità per il riconoscimento della zona disagiata, come più volte detto, racchiude 11 punti. In particolare, però, la Regione si impegna ad essere garante dell’uniformità di comportamenti e di soluzioni per le Isole minori e Istituisce un Osservatorio misto permanente, denominato “Osservatorio salute isole campane” presieduto dal Presidente della Regione o suo delegato e si riunisce almeno due volte l’anno o su richiesta motivata di uno dei suoi componenti.
Il cuore dell’accordo sottoscritto tra ANCIM, sindaci, regione e ASL per la “zona disagiata”
1. Completare e/o programmare gli interventi infrastrutturali necessari all’assistenza sanitaria ed ospedaliera, in coerenza con i finanziamenti di edilizia sanitaria ad hoc ex. art. 20 della L. 67/1988;
2. Garantire per le strutture sanitarie di Ischia, Capri e Procida gli standard organizzativi previsti dal Piano Ospedaliero Regionale di cui al D.C.A. n. 33 del 17/05/2017 e s.m.i., al fine di fornire ai turisti ed ai residenti un’assistenza sanitaria più adeguata;
3. Prevedere forme progettuali incentivanti il personale sanitario per lo svolgimento di particolari attività assistenziali, nel rispetto degli istituti contemplati dal CCNL;
4. Impegnarsi a verificare la possibilità di elaborare un accordo anche con l’Assessorato Regionale ai Trasporti e le Compagnie di navigazione per il riconoscimento al personale medico e paramedico che presta servizio presso i presidi ospedalieri delle Isole le agevolazioni previste per pendolari e residenti;
5. Riconoscere l’importanza di potenziare l’apporto delle figure del ginecologo e del pediatra, a copertura delle 12 ore diurne, e l’offerta sanitaria chirurgica;
6. Riconoscere priorità all’adeguamento dei locali destinati al servizio di dialisi e alla loro continua funzionalità anche nel periodo estivo in presenza del considerevole incremento di pazienti non residenti sulle isole;
7. Riconoscere la necessità di assicurare la presenza di un moderno collegamento di teleradiologia, l’attivazione di un ambulatorio radiologico che preveda anche l’esecuzione di esami TC, sia in emergenza che in elezione, e il potenziamento dell’addestramento del personale di pronto Soccorso in modo da garantire l’esecuzione di diagnostica ecografica di I livello in emergenza;
8. Valutare l’opportunità di identificare ospedali a terra ferma HUB o SPOKE, anche nell’ospedalità accreditata, che permettano trasferimenti in tempi ragionevolmente brevi per pazienti acuti, in caso di emergenze cardiovascolari, neurologiche o traumatiche, tenendo presente che il trasferimento, seppure in elicottero o, in alternativa, in idroambulanza o in ambulanza su navi di linea, comporta una tempistica particolarmente dilatata, anche per la complessità dei territori isolani.
9. Impegnarsi a verificare la possibilità di un accordo con le autorità militari per il trasferimento, anche con elicotteri di loro appartenenza, in caso di avverse condizioni meteo o emergenze traumatiche che permettono il solo volo a bassa quota (ad esempio in caso di traumi toracici);
10.Valutare la possibilità di assicurare la presenza di un maggior numero di ambulatori di medicina specialistica, ivi comprese l’assistenza ortopedica e radiologica, e di potenziare l’assistenza domiciliare;
11. Impegnarsi ad agevolare misure per il riconoscimento della residenza temporanea ai lavoratori delle aziende sanitarie coinvolte.