domenica, Settembre 8, 2024

Gli asini di Lineablu e la nemesi meritata | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 2 luglio 2024

Ai tempi in cui ero Assessore al Turismo del Comune di Ischia ebbi modo di conoscere e lavorare più volte con l’ottima Donatella Bianchi, storica conduttrice della trasmissione “LineaBlu” su Raiuno. Con lei abbiamo realizzato più di una splendida puntata su Ischia e devo dire che a suo tempo, con grande capacità d’ascolto e professionalità, Donatella ci ha sempre reso un servizio di grande immagine e qualità.

Sabato scorso, purtroppo, ho avuto modo di prendere atto che il livello di attenzione con cui gli autori di LineaBlu costruiscono gli storyboard delle attuali trasmissioni, comparse comprese, è scaduto terribilmente. Nel corso del servizio su Capri, infatti, a corredo delle solite, affascinanti rvm a cui la bellezza dell’Isola Azzurra e dei suoi dettagli ha meritatamente contribuito, si è dato spazio a tanta ignoranza sfociata in inevitabile pessimo gusto televisivo. L’inviato di turno, Fabio Gallo, è stato accompagnato per una passeggiata dal belvedere ai Giardini d’Augusto da tale Lia Guercino, che dopo un’estenuante ricerca su Google ho scoperto essere definita “ballerina e coreografa”. 

Ecco, quindi, il fattaccio, che nell’edizione online riporteremo anche in video.

Giunti sul posto, la Guercino si rivolge a Gallo dicendo: “Vedi dove ti ho portato? Questi sono i giardini di Augusto, un parco pubblico con una vista mozzafiato sui Faraglioni e la baia di Marina Piccola.” E l’improvvido inviato, con aria prontamente saccente, esclama: “Ora ho capito perché Augusto… possiamo dire così…”. “”, risponde lei (ben conoscendo quale fosse la battuta –ndr) prima della sua ripresa, “avesse barattato Ischia per…” e lei “eh, per Capri, sì.”.

Come dire, quando l’aneddotica riempie la bocca degli stolti, che ne fanno una notizia ad usum delphini per compiacere il proprio attuale interlocutore… Ecco la risposta, anzi, la sentenza fornitami dal prof. Vincenzo Di Meglio, praticamente un’autorità della storia locale: “Barattata è termine improprio e sostanzialmente sbagliato. Dopo la guerra civile tra Mario e Silla, vinta da quest’ultimo, il primo viene protetto in fuga a Lacco Ameno nell’antica dimora Ninfeo, per poi ripartire verso la Sicilia. Da tutta una serie di indizi, si evince che la vendetta di Silla colpì anche l’acropoli di Montevico, distruggendola. Poco dopo, violenti terremoti spostarono il centro abitato dalla Greca Pithekoussai/Lacco Ameno alla latina Aenaria/Ischia Ponte oggi. Da qui la conseguenza, direi normale: la corte di Augusto, verso il 29 a. C, firma un accordo con il Potere Civico Napoletano per uno scambio delle isole. La tranquilla Capri alla Corte Augustea, la rivoltosa, complicata, terremotata non più Pithekoussai, ma ormai Aenaria ai Napoletani.
Inutile dirVi che da sabato scorso ad oggi che sto scrivendo questo articolo, sono ancora in attesa di un solo sindaco, amministratore pubblico o sedicente “uomo di cultura” dell’isola d’Ischia, al di fuori del solito Bruno Molinaro, che spenda una parola contro questa vergogna televisiva ai nostri danni. Lo stesso silenzio che, non a caso, sebbene la vera motivazione non sia stata certo un difetto di bellezza di Ischia rispetto a Capri, ci vede da sempre pagare pegno per una scelta diventata ai giorni nostri una vera e propria nemesi che va troppo oltre i nostri stessi, storici demeriti. 

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