mercoledì, Aprile 2, 2025

Gli studenti alla scoperta della Confraternita dei Turchini e della Processione del Venerdì Santo

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Gli incontri promossi dalla Congrega e dall’Istituto Caracciolo

Giovedì scorso, gli studenti delle classi 2ª e 3ª del liceo linguistico e scientifico hanno vissuto un’esperienza immersiva nella storia e nelle tradizioni della Confraternita dei Turchini e della Processione del Venerdì Santo. L’incontro, promosso dalla congrega e dalla dirigente scolastica Maria Salette Longobardo, si è svolto nella suggestiva cornice della Chiesa Nuova, un luogo intriso di storia e spiritualità, dove i giovani hanno potuto approfondire le radici culturali e religiose della loro comunità.

Organizzato dal Prof. Migliaccio, ed accompagnati dai prof. Gentile, Rosato, Mazziotti, Tortorella, Montella e Rinaldi, gli studenti hanno avuto l’opportunità di ascoltare il Superiore della Congrega dei Turchini, Matteo Germinario, e il confratello Umberto Bosco.

Attraverso un racconto vivido e appassionato, i due relatori hanno ripercorso le tappe salienti della storia della confraternita, soffermandosi in particolare sul celebre Cristo Morto del Lantriceni e sulla Processione del Venerdì Santo, una delle manifestazioni religiose più sentite dell’isola.
La narrazione ha saputo catturare l’attenzione dei ragazzi, che hanno seguito con interesse il viaggio tra passato e presente, scoprendo aneddoti e curiosità su una tradizione che affonda le sue radici nei secoli.

La Processione del Venerdì Santo, infatti, non è soltanto un evento religioso, ma rappresenta un momento di profonda coesione sociale, in cui fede, arte e cultura si intrecciano, dando vita a un rito che ancora oggi emoziona e coinvolge l’intera comunità.
L’iniziativa nasce con un obiettivo ben preciso: sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della memoria storica e sulla valorizzazione delle tradizioni locali. In un’epoca in cui il progresso tecnologico e la globalizzazione tendono spesso a far dimenticare le radici culturali, la Congrega dei Turchini ha voluto offrire ai giovani un’occasione per riscoprire l’identità della propria terra e comprendere l’importanza della trasmissione del patrimonio storico alle future generazioni.

A sottolineare questo messaggio è stato il professor Migliaccio, che in chiusura ha lasciato agli studenti una riflessione significativa:
“Riscoprire i valori e le radici dell’identità isolana serve per poter raccogliere, un domani, la fiaccola della memoria.”
Parole che invitano a una presa di coscienza collettiva: conoscere e preservare il passato significa mantenere vivo il senso di appartenenza a una comunità, affinché le tradizioni non si perdano ma continuino a essere tramandate con orgoglio e consapevolezza.

Un’esperienza formativa tra cultura e spiritualità
L’incontro si è rivelato un momento di grande crescita per gli studenti, che hanno avuto modo di confrontarsi con una realtà storica spesso poco conosciuta o data per scontata. La possibilità di ascoltare direttamente le testimonianze di chi, ancora oggi, porta avanti con dedizione e impegno i riti della confraternita ha reso l’esperienza ancora più coinvolgente.
L’auspicio è che iniziative come questa possano ripetersi in futuro, permettendo ai giovani di avvicinarsi sempre di più alle tradizioni del proprio territorio e di diventare, un domani, custodi e promotori di un patrimonio culturale di inestimabile valore.

Autore

  • Leonardo Pugliese

    Leo Pugliese, nasce a Napoli ma vive e risiede a Procida. Giornalista da oltre 20 anni, è laureato in Scienze Politiche ed è stato giovane Ricercatore Universitario. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche, diverse TV e programmi televisivi. E' padre di Michela, la gioia della sua vita.

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