martedì, Novembre 26, 2024

Gli toccano il porto, Del Deo perde le staffe e attacca sul personale. Stani Verde: «Non tollero che Del Deo mi attacchi gettando fango sulla mia famiglia»

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Intervista. Il consigliere di opposizione di Forio spiega perché ha abbandonato l’aula consiliare. Mentre la minoranza chiedeva chiarezza sulla gestione della partecipata e il bilancio il primo cittadino ha spostato il discorso su questioni personali: «Io non mi sono mai permesso di parlare della sua famiglia, perché è da vigliacchi. Le famiglie vanno rispettate, specialmente quando stiamo parlando di famiglie di lavoratori. E voleva far credere che non si riferiva alla mia famiglia». Un sistema esportato anche a Lacco Ameno…

Del Deo nella bufera. Sulle ultime iniziative del sindaco di Forio abbiamo sentito Stani Verde, che dai banchi dell’opposizione conduce una costante battaglia contro le iniziative di Del Deo e per questo si deve difendere da attacchi e colpi bassi che non si dovrebbero mai registrare. In particolare dopo che questo atteggiamento lo ha costretto ad abbandonare per protesta l’aula consiliare.

– Famiglie, politica…. Da parte del sindaco Del Deo un po’ di confusione che poi è l’aspetto che più amareggia perché travalica quelli che sono i ruoli pubblici che rivestite in seno al consiglio Comunale.

«Il motivo per cui ho lasciato l’aula del Consiglio comunale è proprio questo. Le famiglie non andrebbero mai messe in mezzo soprattutto quando ci sono delle falsità. Io non ho mai parlato della sua famiglia, ho sempre parlato del suo operato rispetto a quello che è l’amministrazione pubblica. E’ vergognoso, penso che una persona che scenda a certi giochetti non meriti di rappresentare il comune di Forio e nessun Ente. Per questo mi vergogno di avere un sindaco così, anche se non è il mio sindaco, è il sindaco del mio paese. E purtroppo questo suo modo di fare l’ha esportato anche in altri comuni, infatti Lacco Ameno docet, ha fatto diventare la campagna elettorale una guerra.

Mi scuso con i consiglieri del gruppo di opposizione per aver lasciato l’aula, ma era l’unico modo che avevo per protestare e far sentire il mio dissenso e disprezzo verso quella persona».

TONI AVVELENATI

– Francesco Del Deo sembra aver smesso di trattare argomenti a favore del comune e abbia intrapreso una battaglia personale, tanto che hai dovuto lasciare l’aula del Consiglio comunale gridando “cambierò anche residenza, mi vergogno di far parte di questo comune”. E’ questa la sintesi di un discorso che tu farai in maniera più approfondita, per raccontare quello che è l’unico argomento un po’ più politico rispetto alla discussione in Consiglio comunale, che poi analizzeremo. Questo è un argomento personale che merita chiarezza.

«Il sindaco Del Deo ci aveva abituato a delle uscite, a delle bassezze veramente non degne di una persona che deve rappresentare un popolo. Lui dice che ha 40 anni di storia, io dico che sono 40 anni che fanno questo. Loro non fanno politica, gettano fango e discredito sugli avversari. Oggi ha lasciato intendere cose gravi, ma lui è un vigliacco. Le dice, ma si nasconde e non le dice mai chiaramente. E io non posso accettare una cosa del genere. Non posso accettare che un sindaco continui a gettare fango e restiamo a subire queste maldicenze senza muovere un dito. Il mio lasciare l’aula è stato un gesto simbolico di protesta. Era l’unica protesta che potevo fare in quel momento. Io voglio invitare i miei cittadini ad andare a vedere le immagini del consiglio comunale.

Un sindaco che purtroppo ha persino esportato il loro modo di fare. Se andate a vedere la campagna elettorale di Lacco Ameno, i toni sono stati avvelenati, devono demonizzare l’avversario quando non si hanno argomenti. Noi stavamo parlando di cose concrete, del porto, della poca chiarezza che c’è…

Noi, e parlo al plurale perché in quel momento rappresentavo l’opposizione, abbiamo chiesto alla segretaria comunale di sapere chi sono le persone che fanno capo alle società che hanno la partecipazione all’interno del porto. C’è il Dlgs 90 del 2017 che prevede l’obbligo di comunicare anche se la società risiede all’estero chi fa parte di quella società. Noi dobbiamo sapere i nostri soldi dove vanno a finire».

– Avete votato anche contro il bilancio…

«Stiamo parlando di un consolidato che portava i conti della nostra unica partecipata a poco più di 60mila euro a fronte di un fatturato di oltre 1 milione di euro. La nostra richiesta di chiarezza, negli anni, è per sapere come mai su questo porto vi sono voci su pagamenti in nero e denunce, perché continua a non esserci chiarezza in questa gestione. Ci riempiamo sempre la bocca dicendo che il porto deve essere il volano della nostra economia, ma in questi 7 anni della gestione Del Deo abbiamo ricavato zero».

IL CASO NICOLA MONTI

– Stamattina abbiamo pubblicato una anteprima sul ritorno di Nicola Monti quale presidente della partecipata Comune di Forio e socio privato. Cosa ne pensi? Ne sai anche tu qualcosa?

«Penso che non ci sia nulla di nuovo. Alla fine il sindaco Del Deo ha sempre fatto intendere in passato di non avere rapporti con una certa frangia della vecchia amministrazione di Franco Regine, ma poi i fatti lo hanno smentito. Oggi Nicola Monti si va a riprendere il posto cui secondo me aveva sempre ambito. Franco Regine, si sa, ha appoggiato la candidatura di Francesco Del Deo… Purtroppo sono bravi nelle chiacchiere e ci stanno prendendo in giro. Il problema è un altro: le loro chiacchiere non hanno mai riscontro con la realtà dei fatti e la gente se ne sta accorgendo anche se, purtroppo, in ritardo».

– In una sala consiliare angusta, vi sono state frasi indirizzate alla famiglia e questo è quello che ha dato fastidio…

«Questo è quello che ha dato fastidio a me e ho lasciato l’aula in segno di protesta e di disprezzo verso il Sindaco. Io non solo non vorrei fosse il sindaco di Forio, ma non vorrei rappresentasse nulla. Una persona così cattiva che usa questi mezzi non dovrebbe avere ruoli. Io non mi sono mai permesso di parlare della sua famiglia, perché è da vigliacchi. Le famiglie vanno rispettate, specialmente quando stiamo parlando di famiglie di lavoratori e di famiglie che in questi giorni stanno vivendo un momento particolare e difficile, che con grande dignità vanno avanti. Questo mi ha fatto male e mi ha colpito perché conosco la mia famiglia e sono tutte persone adorabili e che nella loro vita hanno sempre e solo fatto del bene, avuto comportamenti onesti. Lui mi ha attaccato dicendo che non si riferiva poi a me, con quel suo sorrisino, mi ha detto “perché ti arrabbi” lasciando intendere che non si riferiva alla mia famiglia. Però, purtroppo, è stato chiaro e chi ha visto il video capirà anche la falsità di quest’uomo che non ha avuto nemmeno il coraggio di dire chiaramente quello che era il suo disegno criminale».

1 COMMENT

  1. La mafia in Sicilia opera grosso modo come questi soggetti. Ti ricatta o cerca di fartela pagare attraverso intimidazioni. Che schifo. Consiglio alle opposizioni di iniziare ad inviare qualche nota in procura, vedrai caro stani come abbasseranno le penne sti 4 trogloditi, che nemmeno la terra sono capaci di zappare figuriamoci governare forio

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