Gaetano Di Meglio | Al netto dei costruttori abusivi che si rivestono di verginità e si indignano per le macerie altrui, solo perché i loro abusi non ne hanno prodotto, dobbiamo dire grazie a Giuseppe Grimaldi prima e a Carlo Schilardi dopo perché hanno preso a cuore le sorti del nostro terremoto molto meglio e di più degli ischitani coinvolti, dei tanti tecnici e dei tanti politici che avrebbero dovuto essere protagonisti di questa “ripartenza”.
Come un colpo di sole in una testa piena di capelli, solo un piccolo segno, è giusto ricordare che siamo stati capaci di sprecare l’occasione Grimaldi e i suoi poteri di emergenza lasciando tutto com’era. Anzi, quando se ne è andato, ricordiamocelo, aveva preso le nostre somme urgenze e le aveva inviate all’ANAC con tanto di disegnino per illustrare il nostro modo di imbrogliare.
Sono trascorsi cinque anni e la nostra proposta per le scuole del cratere, giusto per disegnare i contorni del quadro, è stata quella di affidare il servizio di scuola bus (circa mezzo milione l’anno agli amici degli amici), fittare immobili privati per far arricchire qualche amico e, come ciliegina sulla torta, abbiamo deciso di requisire due immobili a istituti religiosi e ora gli paghiamo anche il resto. Queste sono le nostre scelte e non quelle dei commissari.
Tra le nostre scelte c’è stata quella di non richiedere i moduli scolastici e di far pagare ai nostri figli i doppi turni. Poi arriva Enzo Ferrandino, monta i moduli e i comuni terremotati si interrogano sulla bontà dei moduli e li ordinano. Risultato: abbiamo sprecato quattro anni dei nostri figli.
Nei giorni scorsi ho le immani ca*** che abbiamo fatto scrivere all’ottimo Gigi Di Fiore del Mattino.
Antuono Castagna ha avuto il coraggio di rilasciare dichiarazioni al giornalista del Mattino e di non dirgli che il commissario Schilardi ha approvato e finanziato il suo progetto di ricostruzione e che lui non completa. E che alla moglie, nel frattempo, è stato approvato anche il condono dell’abuso realizzato in una zona delicatissima del nostro territorio.
Certo, quelle cose le si possono raccontare solo a chi non conosce la storia e le persone.
Così come si può raccontare il numero delle istanze di condono solo a chi non conosce la realtà e farlo passare come una storia legata alla Ricostruzione. Palle su palle che non ha nulla a che fare con la realtà. Parlare ancora di migliaia di istanze di condono inevase, senza mai contestualizzare i fatti, è un torto che si fa a tutti noi.
Barano ne sforna come i cornetti, Ischia anche. Casamicciole ne manda a pacchi da 250 in Soprintendenza (e questo sarebbe un’altra cosa da approfondire, ma non è questa l’occasione).
Abbiamo letto stupidaggini su stupidaggini sulle pagine del più importante quotidiano del SUD perché, diciamocelo, l’addetto stampa di Castagna si è preoccupato di “apparare” l’ennesimo buco e non dire, invece, la verità.
Ma questo vale per Castagna, per Pascale e per tutti gli altri politi che sono in carica. Un’accozzaglia di gente che, sinceramente, non merita neanche di essere nominata.
Giuseppe Grimaldi e Carlo Schilardi hanno fatto benissimo a Ischia e al suo cratere. Se non avessimo tecnici esterni avremmo continuato a gestire come siamo abituati a fare. Ovvero?
Vogliamo parlare degli alti profili assunti sui Comuni di Forio, Casamicciola e Lacco Ameno grazie alle previsioni legislative? Non siamo andati oltre le mogli, le amanti e qualche altro tecnico. Nessuno capace, nessuno esperto, nessuno che potesse incidere, davvero, nella gestione della ricostruzione.
Poi, siamo stati capaci di stare anche un anno senza.
Rileggo gli articoli, sempre puntali, di Ida Trofa e mi chiedo cosa avrebbe dovuto fare di più Schilardi.
Provo a fare un elenco a naso e a fare quello che avrebbe dovuto fare l’addetto stampa di Castagna o Pascale.
Il ruolo di Schilardi non è mai stato quello operativo. Nessun commissariato è mai stato “stazione appaltante” e non lo potrà mai essere per gli ovvi motivi di proprietà e di responsabilità. Ma i fanatici, fessi e abusivi di Casamicciola questo non lo sanno o fanno finta di non saperlo.
Proviamo a vedere, però, un po’ di ricostruzione.
Il plesso del Lembo a Casamicciola è stato riprogettato, abbiamo i rendering e la gara per l’appalto dei lavori.
Il Palazzo del Napoleon, dopo la vergogna dei finanziamenti persi negli anni prima del sisma, è oggetto lavori per ben 1.289.882,74 euro cantierabili. Un’operazione in cui si sono sommati gli interventi di ricostruzione e altri interventi di ripristino per cui è in corso l’appalto.
Stessa sorta per il Capricho. Via libera di Schilardi a € 1.600.000,00 più Iva per i lavori della sede provvisoria del comune di Casamicciola di cui sono in corso le gare di affidamento dei vari servizi.
Restiamo in quelle che potrebbero essere le opere pubbliche più interessanti.
Piccolo salto a Lacco Ameno. Vogliamo parlare della gara per il Principe di Piemonte, la scuola nel centro del Paese? Delle battaglie al TAR e al Consiglio di Stato per l’appalto della progettazione? O dell’appalto finale alla ditta di Volla che, tra l’altro, ha prodotto l’ultima crisi politica di Lacco Ameno?
Bene. Questi sono soldi della ricostruzione. Soldi che Schilardi destina e che noi “usiamo”. E abbiamo anche il coraggio di dire che il Commissario ha fatto male?
Vogliamo parlare degli Scavi di Santa Restituta chiusi da tempo immemore. Chi ha trovato i fondi per la loro sistemazione? Schilardi. Chi dovrà gestire gli appalti? Il comune di Lacco Ameno. Se non partono le gare, di chi è la colpa?
Via libera ai lavori dei Cimiteri di Casamicciola e Lacco Ameno. Schilardi e la contabilità speciale paga, chi dovrebbe spenderli e non li spende? I comuni! Anche se va detto che gli iter stanno facendo passettini avanti.
Il Comune di Forio si è visto approvare il rifacimento di scuole e chiese. Tutto finanziato e molti interventi già messi a gara e affidati. E chi non sa niente si arroga anche il diritto di parlare senza sapere!
Tutte le chiese del cratere sono state finanziate dal commissariato. La Diocesi di Ischia chiese al Ministero di essere la Stazione Appaltante. Chi deve operare? Perché diciamo che la ricostruzione è ferma? Perché continuiamo ad alimentare ridicoli luoghi comuni solo per il piacere di una foto su un giornale?
Grazie al Dispari sono salve le campane della chiesa del Purgatorio e grazie a questa attenzione della stampa locale, abbiamo salvato la chiesa della Zona Rossa dalla inziale previsione di demolizione. L’architetta Sonia Iacono si è vista affidare la progettazione e anche i lavori sono in via di appalto.
Così per l’Osservatorio della Sentinella la cui progettazione è stata affidata e si attende per andare in gara.
Per finire questa parziale ricostruzione della ricostruzione pubblica è il caso del San Severino, del Manzoni e della collina delle Rampe Paradisiello.
Dopo il sisma le tre opere (Manzoni, asilo e collina) fanno parte di un’unica progettazione. Ma noi ci fermiamo a dire: il Manzoni è ancora chiuso, Perché, così prendiamo un like e perché il Manzoni è più “importante” del San Severino….
Ma con quale coraggio diciamo che Schilardi ha fatto male? Con quale coraggio accusiamo il commissario che saluta? Quello che, tra l’altro, ha “sanato” tutte le somme urgenza fatte male e le ha pagate ed è quello che è stato garante di un territorio senza credibilità, noto all’Italia solo per aver realizzato e costruito alberghi abusivi sugli alvei e aver truffato lo stato con i CAS, presso i tavoli ministeriali.
E passiamo alla ricostruzione privata.
Con un lavoro certosino, Schilardi ha passato ai raggi X ben 800 immobili pronti ad essere ricostruiti grazie alle sue ordinanze e di questi, 200 già finanziati.
Perché sono fermi? Perché i destinatari dei finanziamenti o devono pagare il condono, o devono terminare la pratica o devono completare la loro parte.
Ed è colpa di Schilardi? Assurdo!
Pensate che Schilardi si è inventato i livelli operativi (e Antuono Castagna ha avuto il massimo disponibile) per venire incontro ai tecnici locali e permettergli di poter incassare i vari “stato di avanzamento lavoro” (usando un termine improprio). Non sto qui a sindacare sul 13% delle spese tecniche riferite ai finanziamenti che è almeno il doppio delle normali percentuali ma è così.
Soprassediamo sulla questione autodichiarazione, sui vari flop che i terremotati hanno fatto fare alle varie ordinanze emesse. E questo scenario può essere considerato una sconfitta?
La sconfitta è di chi si fa fotografare sotto gli abusi lesionati altrui e ne chiede la demolizione e non mostra il suo di abuso. Dobbiamo ringraziare quei tubi innocenti che non hanno fatto demolire nulla!
Poi c’è un’avversione politica contro Schilardi. E da chi viene? Viene da quei politici – tecnici che sono stati messi a figura di merda da Schilardi anche con i loro clienti.
Due casi in particolare. Un terremotato si vede approvare un finanziamento di 400 mila euro. Il tecnico politico di questo terremotato spinge sul silenzio assenso della Soprintendenza e il terzo condono. Si forza la mano, si iniziano i lavori e poi arriva lo stop dalla Soprintendenza e si ferma tutto. Di chi è la colpa? Del tecnico politico che ha già dato dimostrazione della sua totale incompetenza sia nei fatti sismici sia nei fatti politici o di Schilardi?
Altro caso, stessa parte politica.
Schilardi conferma il finanziamento per la ricostruzione di un’abitazione con danni. Parliamo di circa un milione di euro. Arriva la prima tranche di 50 mila euro, fanno lavori per 150 mila e la ditta va in difficoltà. Non completano gli step successivi per accedere ad altre tranche economiche. La colpa di chi è secondo voi? Secondo i politici-tecnici pessimi da sempre di Schilardi. Secondo voi?
Prima di andare sui giornali a parlare di ricostruzione c’è bisogno di conoscere le cose. Soprattutto perché, poi, si fanno danni ad un’intera comunità.
Il ruolo della Regione? Beh, che la Regione sia la fonte dei nostri danni è un fatto riconosciuto e non si ha bisogno del terremoto per saperlo. Basta guardare ai trasporti e alla sanità.
Il piano della ricostruzione, riconosciuto dalla Legge è uno dei veri danni del nostro terremoto. Ma non credo che questa sia responsabilità del Commissario.
Qualcuno, però, potrebbe dire ma le macerie che sono ancora a Casamicciola Alta? E i tubi innocenti? Domande legittime a cui, però, bisogna fare un’altra domanda. E se quei tubi tenessero in sicurezza la tua abitazione abusiva (o non abusiva che sia)? Perché vogliamo fare i gradassi con le tragedie degli altri? Le macerie ci sono. Si, sono la e nessuno ancora ci ha detto come portarle a discarica se il trasporto speciale di questi prodotti è contingentato con una sola nave dedicata e bisogna chiedere il permesso per imbarcarsi.
Vogliamo parlare delle pochissime aziende chiuse nella zona rossa. Vogliamo parlare degli unici che sono senza speranza. Abbiamo permesso che 4 milioni e mezzo venissero divisi tra gli hotel dell’isola che hanno avuto danni dal sisma e non abbiamo consentito a chi ha chiuso il 21 agosto di avere un euro di ristoro. Perché? Perché oggi che sono passati cinque anni per ricevere questo ristoro devono garantire con una fidejussione la loro capacità economica e devono presentare gli ultimi bilanci. Già, peccato che negli ultimi quattro anni sono stati chiusi dentro la zona rossa.
Grazie Signor Schilardi. In questi 1190 giorni ci ha regalato quella serietà, quel merito e quella correttezza che, soprattutto a Casamicciola, vengono calpestate ogni mattina. Non solo dai politici ma anche dai terremotati.