La Regione Campania non ha concluso l’iter di approvazione definitiva del PUAD e la normativa resta intricata, ma il Comune è obbligato ad avviare le procedure per la redazione di un “preliminare” di PAD
La responsabile del Servizio V Tecnico del Comune di Barano arch. Agnese Cianciarelli ha dato esecuzione alla delibera di Giunta che stabiliva l’affidamento di un supporto tecnico giuridico per il Servizio Demanio. Una iniziativa dell’Amministrazione per cercare di uscire dalla impasse e all’intrico normativo sulle concessioni demaniali marittime.
E in determina la Cianciarelli riassume i “nodi” con cui devono fare i conti i Comuni, ad iniziare dalla delibera della Giunta della Regione Campania del 2019 che approvava il preliminare del piano di utilizzazione delle aree del demanio marittimo – PUAD con finalità turistico-ricreative. Prevedendo la legge regionale in materia che «i Comuni costieri competenti per territorio, nella predisposizione dei propri Piani Attuativi di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo (PAD) e nell’esercizio delle funzioni gestorie sul demanio marittimo non portuale, sono tenuti a conformarsi alle norme regolamentari stabilite dalla Regione con il PUAD».
Ancora: «Attraverso il Piano Attuativo di Utilizzazione delle Aree del Demanio marittimo (PAD) i Comuni costieri, nel rispetto della Normativa regionale e statale e dei piani vigenti ed in conformità alle disposizioni contenute nel PUAD, individuano “ambiti omogenei di intervento e stabilisce per ciascuna di esse le tipologie di insediamento nonché il relativo standard sui servizi con particolare riferimento alle aree da destinare alla balneazione ed ai servizi e alle attrezzature connesse all’attività degli stabilimenti balneari. Le strutture turistiche esistenti sono da ritenersi elementi costitutivi del PAD».
A dicembre 2022 la Regione ha poi adottato il PUAD, ma come è ben noto i “guai” non sono finiti. Infatti, come evidenziato sia dalla Giunta baranese che dalla Cianciarelli, «ad oggi, la predetta legge regionale, pur avendo fornito ulteriori indirizzi in materia di demanio marittimo costiero, non ha concluso l’iter legislativo di approvazione definitiva del PUAD».
Un problema, visto che la normativa di riferimento vigente prevede che «I Comuni, in conformità alle disposizioni contenute nel PUAD, sentite le associazioni di categoria redigono o adeguano i rispettivi PAD, entro 240 giorni dall’entrata in vigore della presente disciplina».
Il Comune deve dunque avviare le procedure «per la redazione di un c.d. preliminare di PAD che tenga conto di quanto stabilito nel preliminare di PUAD regionale nelle more del riordino della materia attraverso un compiuta disciplina demaniale».
Un’attività da svolgere “al buio”, in un certo senso. E per questo l’Amministrazione guidata da Dionigi Gaudioso ha ritenuto opportuno «fornire adeguato supporto tecnico giuridico al sevizio demanio anche in relazione alla: predisposizione di relazioni, proposte e tutti gli atti necessari ad una corretta gestione delle tematiche e delle funzioni amministrative sopra descritte; attività di consulenza generale con supporto al Competente Ufficio Demanio in merito agli atti da adottare; espressione di pareri in merito alle questioni che il Servizio Demanio riterrà di sottoporre all’attenzione del consulente; supporto tecnico-giuridico alla predisposizione di tutte le delibere di spettanza del settore in materia di demanio marittimo e di quanto altro necessario per il funzionamento dell’Ufficio».
Avvalendosi, data la complessità della materia, di un professionista esperto, nella persona dell’avv. Alessandro Barbieri.
La Giunta aveva fissato il budget massimo in 6.000 euro oltre Iva e Cpa e ora la Cianciarelli ha proceduto alla trattativa diretta attraverso la piattaforma telematica “TuttoGare”. L’avv. Barbieri ha offerto 5.100 euro netti e il rup ha proceduto all’affidamento, secondo quanto deciso dalla Giunta.