venerdì, Settembre 20, 2024

I giovedì di Sandra. Lucia Minutolo e Vincenzo Muriello “Bronson”

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Questa che racconterò oggi, potrebbe sembrare una favola a lieto fine per come è cominciata, e invece non si è conclusa allo stesso modo, ma ha lasciato due bei frutti dolci e rari a ricordare dell’amore di Lucia e Vincenzo. Lei, Lucia Minutolo, era nata il 28 novembre del 1955 “abbascia a marin”, e cresceva con la sua famiglia lì a Via De Rivaz. Lui Vincenzo Muriello da tutti chiamato Bronson, era nato a Napoli il 7 gennaio del 1954 e giovanissimo alla fine degli anni settanta, venne con un amico a Ischia a vendere biancheria. A Enzo piacque Ischia e fece tante amicizie.

In molti lo aspettavamo con le sue belle novità, e un giorno conobbe la dolce Lucia. Tornava sempre più spesso non solo per vendere, ma anche per incontrare Lucia. L’amore fu subito forte e lui si presentò a casa dai genitori e dal fratello di Lucia che lo accolsero come un figlio. Furono fidanzati tanti anni circa dieci, prima di sposarsi e lui per tutti noi divenne un caro amico e sembrava che ci conoscessimo da sempre. Enzo amava la moda, i capi buoni, aveva gusto e ci sapeva fare ma, soprattutto era tanto buono e disponibile. Intorno al 1978 apri un suo punto vendita qui a Ischia “IL PORTONE”.

Nel frattempo il loro matrimonio dava il primo frutto che è Simona nata nel 1981 e quattro anni dopo il secondo che è Alessandra. Fu allora che Enzo insieme a Lucia pensò di trasferirsi con casa e lavoro a Forio dove è rimasto fino a quando ci ha lasciati, poco prima di compiere settant’anni. A Forio apri prima il negozio Naftalina e poi Charleston e dopo circa nove anni si trasferì all’interno del mercato comunale dove continuò a vendere abbigliamento. Ma una fata cattiva, gelosa di quest’amore così dolce cominciato tra due ragazzini, non volle che continuasse a durare. Parlo del destino che a volte sembra dispettoso. Nel 1999 Lucia si ammalò del male del secolo, e a nemmeno 44 anni andò via per sempre. Noi nati dove è nata Lucia piangemmo un dolore assurdo quasi non possibile, perché veramente quella morte ci colpì al cuore. La nostra brava, seria, lavoratrice, mamma e moglie Lucia ci aveva lasciati troppo presto e Bronson sembrò stordito tenendo strette a sé Simona e Alessandra.

Ma lui volle essere forte ed esserci per quelle dolci ragazze. Continuò a venire a trovare i suoceri a Via De Rivaz insieme alle figlie, e restava a parlare e a dirci delle novità che aveva portato al negozio. Lui era si napoletano, ma amava tanti ed era cosi amato, che si sentiva uno della nostra spiaggia e quelle volte che andavo a Forio lo capivo subito perché appena mi vedeva arrivare diceva ad alta voce: “We Malatè vieni siediti devo farti vedere roba esclusiva”.
Che caro Bronson sei stato, davi a tutti l’impressione di essere importante per te, e questo regalava calore umano. Ora io sono legata a Simona e Alessandra e ogni tanto le sento e mi sembra che niente dia successo, anche se invece è successo e quelle tue figlie non trovano consolazione, perché stavano organizzando una grande festa per i tuoi settant’anni che non hai compiuto. Caro Enzo so che tanti leggendo si commuoveranno perché tu ex scugnizzo napoletano ci sapevi fare con tutti toccando il loro cuori.
Ringrazio la dolce Simona Muriello per avermi dato foto e informazioni

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