Soprattutto in occasione della frana 2022, puntai il dito contro l’incapacità di alcuni sindaci isolani (in particolare quello di Ischia, Enzo Ferrandino) di calibrare adeguatamente i loro interventi televisivi e, soprattutto, di difendere la nostra terra da un fango mediatico senza precedenti.A chi, ancora oggi, mi chiede cosa mai avrebbe dovuto fare l’Enzo Ferrandino di turno in tali occasioni, anziché ricordargli che lo so bene e per diretta esperienza professionale e amministrativa, preferisco rispondere con l’esempio del Sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, che con un ricorso al Tribunale di Taranto ha chiesto ed ottenuto, a quattro giorni dalla messa in onda su Disney+, la sospensione della fiction “Avetrana – Qui non è Hollywood”. Gli avvocati incaricati da Iazzi hanno sostenuto la necessità della sospensione e la visione preliminare della serie per aver modo di valutare, oltre all’eventuale rettifica del titolo, se l’esplicita associazione del nome della cittadina pugliese alla serie cinematografica che rievoca i fatti del famoso delitto di Sarah Scazzi, possa provocarle ingiusta diffamazione, “rappresentandola quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà» e rispetto a quel che realmente Avetrana può offrire a chi intende conoscerla, a cominciare “dai tesori storici ed artistici che ospita”.
Eppure noi ad Ischia dovremmo ben sapere cosa significa immagine della località e, perché no, cineturismo: nel corso dell’Amministrazione Brandi, decidemmo di dare sostegno e fiducia ad un ardito Michelangelo Messina, che con la formula innovativa del suo “Ischia Film Festival” è riuscito a diventarne, in circa un ventennio di edizioni, una vera e propria autorità, chiamato in ogni dove a relazionare sul suo successo e sull’effettiva portata che il fenomeno cineturistico produce a vantaggio della comunità rappresentata. Non più tardi di lunedì scorso, Michelangelo era a Ischia Ponte con tanto di luxury van e guardie giurate, per visionare i luoghi di una possibile nuova produzione cinematografica statunitense; una di quelle che come “The talented Mr. Ripley”, “Man in black” e “My brilliant friend” (giusto per menzionare le più importanti degli ultimi quattro lustri) hanno consentito a Ischia di incrementare progressivamente l’incoming turistico da USA e Canada.E mentre ad Ischia, dopo aver subito senza muovere un dito la tremenda onda d’urto mediatica del dopo-frana, si cazzeggia inutilmente con non meglio identificate DMO di marca spagnola, nella piccola Avetrana c’è un Sindaco capace di alzare la voce e far rispettare la sua comunità da un colosso della produzione tivù.
E pensare che i sindaci, a differenza dei parenti, ognuno può sceglierseli liberamente…