I reperti archeologici scoperti a Ischia da Giorgio Buchner posseggono la forza dell’evidenza materiale di una società nascente, quella pithecusana, che ha dato impulso a tutta la società italica e che oggi sono capaci di raccontare un sapere antico, l’abilità artigianale nella lavorazione delle argille per realizzare preziose ceramiche, e dei metalli per creare straordinari oggetti preziosi. Alla loro eccezionale potenza evocativa che narra di una civiltà fiorente, centro propulsore per nuove forme e idee, capace di portare l’uso della scrittura in Italia, viene associata la lettura di brani classici e storici, autorevole completamento ad una loro esauriente presentazione.
In Racconti Pithecusani, che si svolgeranno all’interno delle sale del Museo archeologico di Pithecusae, il 13 e il 27 Settembre, il visitatore potrà ascoltare la lettura dell’erudito locale Francesco De Siano sulla rigogliosa vegetazione locale e le splendide architetture di Villa Arbusto, possedimento del Duca d’Atri, il volo dantesco di Ulisse, esempio dell’arditezza dell’eroe che è assimilabile a quella dei coloni euboici, che dopo aver lasciato la madrepatria decidono di fare fortuna in terra straniera.
Nel presentare il corredo della tomba 168 di un fanciullo di 12 anni, scoperta nella Necropoli di S. Montano, noto per la preziosa kotyle con la famosissima iscrizione incisa, verrà letto il passo dell’Iliade in cui Ecamede schiava di Nestore, prepara la bevanda del ciceone, ma anche il passo dell’Odissea, in cui Circe prepara il suo filtro magico amoroso, chiara allusione al simposio erotico cui la stessa coppa di Nestore fa riferimento.
La lettura di Plinio, fonte storica autorevole, ci racconta quella che secondo lui è la corretta interpretazione del toponimo di Pithekoussai, non più isola delle scimmie ma isola dei vasi, i pithoi, e offre l’occasione di spiegare l’enorme produzione di anfore anche in epoca ellenistica registrata sull’isola d’ Ischia.
Doverosa è la lettura del brano con cui Giorgio Buchner ha spiegato la scoperta dell’antica Pithekoussai, che dimostra l’inclinazione ad una continua autocritica del proprio operato scientifico, poiché nella ricerca scientifica e specialmente in quella archeologica lo studioso tedesco era convinto che la lettura concreta del dato materiale avesse la priorità su qualunque ipotesi o teoria e rivela il suo instancabile desiderio di conoscere la storia antica dell’isola d’Ischia.
Un piccolo viaggio in cui si fondono vari saperi, quello letterario e quello legato alla cultura materiale, che ha l’ambizione di voler suscitare nel visitatore il desiderio di conoscere sempre più la storia della nostra isola attraverso nuove forme di comunicazione e rappresentazione.
Sabato sera alle ore 21,00 la serata cabaret con i monologhi di Mino Abbacuccio e Massimo Burgada.
Sabato 12 settembre ingresso libero a Piazza Santa Restituta ore 21,00
Domenica 13 settembre per prenotazione la Vostra visita guidata inviate una mail a: museovillaarbusto@gmail.com oppure telefonate al 081.333.02.88