mercoledì, Gennaio 8, 2025

I santi dei nostri sindaci e la provocazione di Mimmo | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 5 dicembre 2024



La provocazione nel corso di un’intervista su Nuvola TV del mio amico Mimmo Barra, fresco nominato consulente di sviluppo e programmazione dell’Area Zes per la Campania, isole comprese, a proposito del ruolo dei sei sindaci dell’isola d’Ischia (“Perché non eleggere Legnini Sindaco del futuro Comune Unico e gli attuali primi cittadini suoi Assessori con competenza per i rispettivi territori?”), mi ha fatto molto pensare. E non solo perché ieri, in occasione della celebrazione di Santa Barbara, un amico bene informato mi chiedeva lumi -bontà sua- sulla possibile, imminente sostituzione dell’ottimo Commissario di Governo con quello dell’Area Flegrea, a causa di una pratica di sua competenza che risulterebbe particolarmente attenzionata da ambienti romani che contano. Chissà…
Se Legnini ha fatto e sta continuando a fare fin troppo e benissimo per l’emergenza sisma e frana dalle nostre parti, i nostri sindaci perseverano -salvo rarissime e sparute eccezioni- nel cullarsi sul suo operato e su quello dei loro referenti regionali, tentando di ascriversi meriti che proprio non appartengono loro. E come se non bastasse, quando gli si offre uno strumento “fai da te” e utile a dimostrare la loro capacità di fare squadra e lavorare concretamente per il Paese onorando il mandato, i risultati sono sistematicamente pari allo zero.
Eccoli, quindi, pronti a mettersi in posa in quel del Ministero dell’Economia, insieme ai vertici della Banca Europea d’Investimenti e allo stesso Commissario, in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’accordo definitivo che porta i primi centocinquanta milioni di euro alla nostra Isola, parte integrante di ben un miliardo di euro complessivi, a sostegno di progetti pubblici e privati in seno all’emergenza sismica e idrogeologica. Chiaro è che del loro sacco, al di là della prontezza di raccogliere a piene mani un’occasione così ghiotta, non c’è assolutamente nulla, trattandosi di una programmazione e progettazione esclusiva tra il MEF, il Commissariato di Governo e la BEI. Diciamo che questi “sindaci di oggi” hanno sempre bisogno di un gancio o, per così dire, di un santo a cui votarsi, sentendosi forse figli di un dio amministrativo minore o, presuntuosamente, convinti di poter sempre andare avanti per grazia ricevuta. Non sarebbe altrimenti possibile spiegarsi come mai, quando proprio il Mimmo Barra di cui sopra gli mise a disposizione nel 2019 il prezioso strumento del Piano Strategico di Sviluppo, i cui enormi finanziamenti (anche per prevenire il dissesto idrogeologico dell’Isola intera quale area omogenea) sarebbero stati attingibili a fondo perduto e non in prestito come quelli BEI, non sono stati in grado di combinare un bel nulla di concreto, facendolo “sfastiriare” e recentemente dimettere dalla carica di coordinatore.
Questione di physique du rôle? Credetemi, non solo!

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