Dall’ anno prossimo, a meno che non si riescano a trovare locali adatti ad accogliere le classi durante i lavori di ristrutturazione e di efficientemente dell’Istituto Ibsen, si potrebbe ricorrere alle lezioni anche di pomeriggio.Tant’è che é già stata diffusa la circolare relativa alla istituzione dei doppi turni a partire dal 7 gennaio 2015 alti entrò dalle festività natalizie. Ad inizio settimana si procederà alla consegna dei lavori alla ditta Santoro, prima Caliendo,per la messa a norma ed il potenziamento della sede principale, in via Principessa Margherita , la sede storica dell’Istituto di Casamicciola Terme. Ma ad oggi non sono state ancora trovate alternative per dare le aule gli studenti sfrattati dai cantieri. La Ibsen per evitare la promiscuità con il cantiere e dunque l’inizio di un possibile contenzioso con la ditta costretta a ritardare i lavori “causa alunni” nelle aree d’intervento, dovrà arrangiarsi con i doppi turni al primo piano del Manzoni di viale Pradaisilleo. Infatti il comune di Casamicciola Terme, fin’ora sordo il problema benché dei lavori fosse a conoscenza dalla scorsa estate, non ha ancora consegnato alla scuola le otto aule del Palazzo Dux liberate dagli uffici comunali. Consegnando anche le stanze destinate all’AMCa il problema sarebbe grosso modo risolto.
Le stanze in questione essendo fin’ora state utilizzate bisognerebbero solo di una ritinteggiata e di una pulizia. Si son spesi 120mila euro in festeggiamenti si potrebbe investire qualche inezia rispetto a questa forzata ostentazione nell’istruzione. Sopratutto per dare una sede e un luogo dove studiare la mattina, non diciamo confacente, ma almeno disponibile, agli allievi delle “medie” che altrimenti sarebbero costretti alla iattura dei doppi turni con tutto ciò che ne consegue. Basterebbe un nuovo affidamento diretto ad una ditta amica,senza appalti e procedure controllate per mettere in opera un lavoro utile e realmente necessario per la vita scolastica degli allievi, i piccoli cittadini di Casamicciola, molti dei quali dovranno quest’anno affrontare l’importante appuntamento dell’esame finale.
Si tratta di un’ allarme da non sottovalutare. C’è ancora tempo per consegnare le aule del DUX ed evitare inutili stenti e disagi alla popolazione scolastica.
I lavori della ditta non riguarderanno soltanto degli impianti elettrici ma anche la messa in sicurezza dell’ intera struttura. Le opere riguarderanno gli esterni e gli interni con lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione.
Il progetto, curato dall’Istituto stesso con Responsabile Unico del Procedimento la Preside Lucia Frallicciardi è partito nel 2010 con il sindaco Vincenzo D’Ambrosio e prevede lavori finanziati con PON della comunità europea per 350mila euro. Grazie a questa previsione saranno riqualificati gli impianti antincendio per ottenere le necessarie autorizzazioni ed i visti dei Vigili del Fuoco, saranno rifatti i giardini e gli spazi verdi per le scuole secondarie inferiori e per la scuola dell’infanzia allocate nell’istituto di via Principessa Margherita. Inoltre saranno eseguiti lavori agli infissi non impermeabili della Palestra ed alle controsoffittature, sarà ampliato l’atrio per dare più spazio al teatro e alle attività artistiche. Sempre nella zona atrio sarà rimosso il pavimento per isolarlo dal terreno rimuovendo l’attuale esposizione agli stati di umidità.
Anche se nella sede del Paradisiello la situazione è più grave al limite delle condizioni di sicurezza, paradossalmente, risulta libera ed agibile per volere della stessa amministrazione comunale. Il plesso Ibsen ospita nove aule più la materna ed è impossibile mettere in piedi un cantiere con la scuola aperta, si dovrebbe chiudere l’ edificio per settori, ma questo non eviterebbe il problema e soprattutto l’eventualità che la ditta incaricata dei lavori trovandosi dinanzi a tali intoppi avanzi pretese per i ritardi causa dall’amministrazione. Soldi ed ancora soldi a carico della comunità chiamata a pagare eventuali spese legali. Eppure potrebbe accadere di peggio. Ovvero accumulati ancora ritardi il finanziamento europeo potrebbe essere perso e con lui una opportunità di avere una scuola all’avanguardia. Mentre il Comune finge di non essere toccato dalla questione i genitori della Ibsen lamentano il clima di continua incertezza. «Già da anni si discute della necessità di questi lavori – dice un papà – Adesso che ci sono i fondi e si può partire è assurdo non trovare una sistemazione per le classi. Condannare gli alunni a un anno di doppi turni sarebbe ridicolo».