Francesco Fiorillo | Si entra nel vivo del girone di ritorno, per il Real Forio c’è la terza trasferta del mese in campionato e la quarta complessiva del nuovo anno. In un momento brillante, complici prestazioni maiuscole e risultati convincenti, la squadra di Angelo Iervolino ha ritrovato ulteriori consapevolezze e si prepara all’appuntamento dello stadio Giarrusso per affrontare il Quarto Afrograd.
La parola d’ordine nello spogliatoio è equilibrio, un aspetto che il mister ha ribadito in conferenza stampa: “Il nostro obiettivo è quello di continuare su questa strada. Domenica sarà una partita importante, probabilmente la gara più difficile dell’anno. Sicuramente sarà più complicata della sfida contro l’Acerrana perché in partite come quella del Calise è facile trovare le motivazioni. Con il Quarto Afrograd sarà il Forio a dover fare qualcosa in più. Affrontiamo una squadra in palla, ha bisogno di punti e sarà ostica da fronteggiare, soprattutto in casa dove ha perso solo due partite e dunque riesce a fare molto bene. D’altra parte, vogliamo proseguire sulla nostra strada e continuare ad avere quell’equilibrio che ci sta contraddistinguendo in queste partite. Proprio l’equilibrio ci ha portato ad avere prestazioni ottime associate a risultati positivi”.
Iervolino ha fatto una sua considerazione sui prossimi avversari: “Il Quarto Afrograd ha fatto un percorso di crescita molto importante. È allenata bene, con un tecnico che fa del suo credo il voler giocare sempre palla giù. È un avversario cresciuto negli ultimi mesi, questo è sotto gli occhi di tutti. La classifica e i risultati dicono questo. Sarà una gara diversa rispetto all’andata, da dicembre è iniziato un nuovo campionato. Dobbiamo ragionare in maniera diversa rispetto a un girone fa”.
Ultime tre partite di campionato senza prendere gol, il mister ha spiegato il motivo della solidità difensiva: “Credo che sia semplicemente un percorso fatto da agosto, dove i frutti non si possono mai raccogliere subito e c’è bisogno sempre di un po’ di tempo. Poi serve stare insieme ed essere puliti anche fisicamente per approcciarsi alle partite in una certa maniera. Il nostro percorso ci ha visto impegnati anche in Coppa, togliendoci comunque tante energie, fisiche e mentali. Ci sono stati gli infortuni che hanno destabilizzato nel periodo precedente. Per due mesi abbiamo giocato quasi ogni mercoledì, considerate le sei partite in più in Coppa. Tutti questi fattori hanno tolto delle attenzioni e ci hanno spinti verso qualche errore in più. Spero che questo trend sia passato. È il nostro momento, dobbiamo spingere sull’acceleratore senza aver paura o timore. Già da domenica potrebbero arrivare dei momenti difficili e proprio in queste circostanze dobbiamo essere bravi ad accelerare, senza fermarci”.
Sulle condizioni e sul possibile impiego di Carissimi: “È un giocatore diverso rispetto ad Acosta, ha altre caratteristiche. Attacca di più lo spazio rispetto al compagno di reparto che ha caratteristiche fisiche diverse. Sta migliorando dal punto di vista fisico. Credo che possa darci una grande mano, deve ovviamente essere amalgamato insieme a tutti gli altri. Abbiamo trovato un buon assetto in queste partite, un ottimo equilibrio anche a centrocampo dove siamo stati molto bravi nelle ultime partite. Deve collimare tutto, non parliamo di pochi calciatori ma di un gruppo che deve girare in modo giusto in ogni partita”.
Mancherà Arrulo per squalifica, ma il mister avrà diverse alternative a centrocampo: “Abbiamo fortunatamente recuperato tutti, è il reparto più folto dove possiamo attingere e trovare più soluzioni. Possiamo contare su Vincenzi, su Arcamone che sta prendendo un po’ di sicurezza fisica dopo i suoi problemi, su Pelliccia e su Di Meglio. Le soluzioni sono varie. Al momento sono tutti sani e a disposizione, qualcuno sta pagando un po’ di postumi perché è stato catapultato nelle partite per quasi 90’ come D’Alessandro dopo lo stop, necessitava di un percorso più cauto ma per esigenze, dopo l’infortunio di Tomasin, abbiamo dovuto schierarlo. Dal punto di vista medico, però, stiamo bene”.
Sul tipo di gara che ci sarà al Giarrusso: “Mi aspetto una partita dura, maschia. Il Quarto Afrograd avrà necessità di fare punti. Dalla sua ha il fattore casa. Sarà una gara difficile, bisognerà soffrire. Non sarà assolutamente semplice. In larga parte non potremo fare quello per cui ci piace stare in campo, i ragazzi devono avere calma e pazienza. Andremo su un campo nuovo, su un terreno appena fatto. Sarà ancora più probante dal punto di vista fisico, è bello giocare su sintetici nuovi e di ultima generazione, ma dall’altra parte ci potrà essere un po’ di fatica in più perché non siamo abituati a campi così. Dobbiamo adattarci anche a questo”.
Poi un commento su cosa è mancato nella prima parte di stagione: “All’inizio non è mancata l’amalgama, ma l’equilibrio nel trovare il giusto modo di stare insieme. In alcune partite, come sta accadendo ultimamente per caratteristiche di squadra, abbiamo bisogno di un centrocampo un po’ più over. Questo aspetto ci ha dato una grossa mano. Bisogna essere più accorti, togliendo qualcosa che ci fa essere più offensivi. È questo l’equilibrio di cui parlo”.