E trascorso oltre un mese da quel tragico 17 settembre quando in una sera di fine estate fu ritrovato privo di vita Ettore Bonagura. Il professore di Economia Aziendale fu rinvenuto in avanzato stato di decomposizione in una abitazione alla via Pennino in località La Rita a Casamicciola Terme. Dopo tutto quel dramma, dopo l’incredulità dinanzi all’estrema deriva della solitudine umana i resti di quella macabra scoperta sono stati gettati in strada. Cosi, come se nulla fosse. A segnalarci l’accaduto è un residente inorridito dinanzi a tale mancanza di tatto e al pressapochismo con cui possibili agenti batterici sono stati messi al potenziale contatto degli ignari fruitori della zona. Di chi, inavvertitamente, viene ad imbattersi in questi rifiuti che altrimenti dovrebbero essere tratti come rifiuti speciali. Tra questi rifiuti c’è senza dubbio il materasso dove giaceva esanime – tralasciamo i particolari – il compianto professore. Lo scarico di tale ingombrante è avvenuto proprio dinanzi a rinomate strutture ricettive, in una strada che, vista la vicinanza con il centro lacchese, risulta tra le più trafficate e praticate anche a piedi, in special modo dai turisti. Senza contare i bambini e quanti di frequente percorrono la viuzza tra La Rita e la Fundera. Un trattamento a parte meritano i residenti costretti a tenere il materasso sotto le finestre di casa dopo aver dovuto sopportare l’incivile scarico, senza poterlo evitare e senza poter contrastare chi, senza rispetto per gli altri, si è tolto l’impiccio scaricando rischi ed incombenze sulla comunità e i vicini. Sarebbe quanto mai opportuno, dinanzi all’inciviltà e alla mancanza di rispetto di chi ha scaricato tale prodotto, che si intervenisse immediatamente e con le dovute cautele. Ormai il grosso materasso giace da giorni sotto un olivo e il clima di questi giorni non aiuta di certo ad evitare la diffusione di microbi e quant’altro possa risultare nocivo per la salute pubblica e privata.
Forse i padroni di casa sanno come quel materasso è arrivato in strada…