lunedì, Settembre 2, 2024

Il Capitano Giglio: “Ischia è un posto che ti entra nel cuore. Vado via accresciuto umanamente”

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Sforzandosi di non commuoversi, il Comandante Giglio ha ringraziato l’amministrazione comunale di Ischia e ha ripercorso i suoi quattro anni ischitani.
“Anche se un comandante se ne va, la caserma continua. Il mio successore arriverà lunedì e faremo dieci giorni di affiancamento, perché poi, il 5 agosto inizierò la mia avventura romana al Nucleo di Polizia Economico Finanziario di Roma. Sono arrivato alla sede di Roma grazie ai miei collaboratori e al loro grande lavoro e qui sono con i vice, il luogotenente Russo e il luogotenente Pasimeni.

Ischia è una realtà che entra nel cuore. È difficile spiegare come quattro anni fa, il 18 luglio 2020, mentre ero in Puglia per il mio incarico precedente, mi arrivò questa PEC con scritto: “Comandante Tenenza di Ischia entro il 20 agosto”. Dovevo entrare in un contesto che mi lasciò un po’ spaesato, su un’isola che non conoscevo. Non era una città, ma poi quando sbarcai, era il 9 agosto e arrivai con qualche giorno di ritardo per motivi personali, e con la macchina ancora carica, andai a fare un giro per l’isola per capire un po’ di cose. E subito capii l’importanza e l’onore di indossare l’uniforme e di venire a comandare in un territorio così bello ma allo stesso tempo complesso. In questi quattro anni ho cercato di mettere in pratica le direttive dei superiori, ma soprattutto di far aprire sempre di più alla cittadinanza le porte della caserma, affinché la Guardia di Finanza fosse percepita come una forza di polizia vicina al cittadino e moderna, che può aiutare e non solo intervenire per reprimere. Ovviamente il nostro lavoro è anche reprimere quando ci sono condotte illecite, e quando c’è stato da farlo, l’abbiamo fatto.

La soddisfazione più grande è nel cuore. Ormai si è diffusa la voce sull’isola e mi lascia emozionato anche il fatto di stare sotto l’ombrellone in spiaggia e avere tanti ischitani che vengono a complimentarsi con la Guardia di Finanza, anche se non ci conosciamo di persona, perché Ischia segue con attenzione i nostri interventi e avere l’apprezzamento della comunità e, ovviamente, ricevere questo encomio dall’Amministrazione, non è un atto dovuto. Avere questo ulteriore riconoscimento, e lo posso garantire, mi commuove davanti a voi e davanti a tutta l’isola. È qualcosa di bello ed emozionante e che sicuramente mi mancherà quando partirò. Il 3 agosto, quando vedrò il portellone della nave chiudersi, sentirò distintamente la fine del mio mandato. È dura, ma fa parte della mia vita e sono contento di iniziare subito a lavorare così non avrò ancora tanto tempo per pensare a questo.

Questo encomio lo appenderò nel mio ufficio di Roma. Chi ha visto il mio ufficio ad Ischia, ha visto che non amo affiggere i vari riconoscimenti, ma solo quelli che quando li guardo mi fanno ricordare i periodi più importanti. E questo, ad Ischia, per me è stato un periodo stupendo e così, ogni volta che avrò la malinconia di non vedere più il mare, ma qualche prato di Roma Nord, mi farà ricordare di questi quattro anni bellissimi.
Il privilegio più grande è stato rimanere in comando qui. Inizialmente dovevo restare solo due anni, poi una serie di vicissitudini e di esigenze, mi hanno fatto allungare il mandato a quattro anni. E questo, quando l’anno scorso ero in procinto di trasferirmi e mi arrivò la notizia di prolungare il quarto anno, mi rese la persona più felice al mondo. Ischia è qualcosa di speciale. Però, purtroppo, è passato anche quest’anno e non si poteva più prolungare, perché era giusto cambiare.

Però io ringrazio per tutto quello che ha Ischia mi ha dato. Sono cresciuto professionalmente ma soprattutto umanamente. I rapporti umani che siamo riusciti a costruire è stata la chiave di svolta per risolvere tanti problemi. Il Sindaco sa che negli ultimi mesi l’ho stressato in media cinque sei volte al giorno perché non me ne volevo andare se non si rifaceva la caserma. Era un pallino che avevo dal primo giorno di insediamento. Il Sindaco sa quante volte l’ho stressato, quante volte con la scusa di prendere un caffè, salivo nel suo ufficio per capire come risolvere la cosa. La burocrazia in Italia è complessa, ma la cosa più bella è che ce l’abbiamo fatta. Siamo riusciti a donare un edificio più bello, più accogliente, più funzionale. Siamo al servizio dei cittadini e cerchiamo sempre di fare il meglio per voi”.

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