Inizia una nuova estate per Ischia, che sembra essere partita con il piede sbagliato, purtroppo con un’azione violenta nei confronti dei nostri anziani messa in atto da personaggi senza scrupoli. Tanto più odiosa proprio perché colpisce soggetti deboli e indifesi. Ma le forze dell’ordine, con in testa l’Arma dei Carabinieri, sono vigili e stanno adottando tutte le strategie atte a contrastare il fenomeno. Di questa e altre problematiche abbiamo discusso con il capitano Angelo Pio Mitrione, comandante della Compagnia di Ischia.
– Proviamo a tracciare una linea operativa perché, in realtà, mi sembra che questa volta a Ischia non ci sia veramente spazio per questi reati, soprattutto contro gli anziani che sono i soggetti più fragili della nostra società.
«Si, come nella scorsa stagione estiva, dove avevamo offerto dei duri colpi all’organizzazione che si occupa di truffare i nostri anziani con svariati arresti o attività di indagine, anche quest’anno è ripreso il fenomeno delle truffe nei confronti delle fasce deboli della popolazione, ovvero i nostri anziani.
Una circostanza grave che prevede una serie di raggiri attraverso delle telefonate che raggiungono i nostri anziani nelle proprie abitazioni e che in maniera intermittente continuano per un periodo lungo della giornata. L’anziano riceve numerose telefonate una dietro l’altra, anche su vari numeri, se oltre all’utenza fissa ha anche il cellulare. La vittima, purtroppo, viene raggiunta su entrambe le utenze e gli viene prospettata tante volte la storiella del pacco in arrivo per il nipote. Magari il truffatore, che è abile e conosce anche il vero nome del nipote, si presenta, si qualifica utilizzando realmente il nome del nipote e quindi chiede all’anziano di versare immediatamente al corriere che sta arrivando a casa tutti i soldi di cui dispone. Parte con una richiesta del tipo “nonna, mi servono 10.000 euro”. Al che la vittima dice “ma ne ho solo 5 mila”. E lui replica “allora dagli solo 5 mila”.
Quindi si presenta a casa il truffatore mandato da chi ha fatto le varie telefonate, che da l’ok. Subito dopo si presentano uno o due ragazzi. Uomini o donne? Dipende dalle circostanze. Ad ogni modo si presentano come corrieri, facendosi consegnare i soldi. Ecco, la cosa che ci preme dire è che nessuno ci chiederà mai soldi. Quindi bisogna innanzitutto diffidare da tutte le richieste di danaro.
Il mio appello è diretto ai giovani, ai figli, ai nipoti: facciamoci veicolo nei confronti degli anziani, trasmettendo loro questa informazione. La prima regola fondamentale è diffidare. Nessuno ci chiederà mai di pagare, nessuno ci farà mai richieste di denaro».
– Un altro aspetto di questo fenomeno che è preoccupante, è che spesso la maggior parte di questi delinquenti, poiché solo così possiamo chiamarli, sono minorenni.
«Abbiamo messo in atto una strategia con i colleghi della Polizia di Stato, con il cui dirigente Ciro Re abbiamo concordato un’ottima collaborazione nel settore. Una strategia che ha portato finora a ottimi risultati, perché la settimana scorsa il Nucleo operativo dei Carabinieri ha fermato due minorenni che avevano appena consumato una truffa di 4.500 euro nei confronti di un’anziana con le tecniche di cui ho appena parlato. Sabato scorso, i colleghi della Polizia di Stato hanno messo a segno un altro colpo, fermando al porto un minore. Notiamo che questo fenomeno, ovvero l’età, li protegge. In questo modo infatti i truffatori evitano l’arresto proprio perché i minori, per il reato per cui si procede, non possono essere sottoposti ad arresti, bensì possono essere semplicemente denunciati in stato di libertà e affidati ai genitori.
Una modifica rispetto all’anno scorso, quando, invece, registravamo come responsabile del reato maggiorenni, che sono stati anche arrestati più volte. Quest’anno dunque abbiamo registrato un cambiamento, un’evoluzione con l’utilizzo di persone minorenni».
L’ESTATE DELLA RIPARTENZA
– Quest’estate si è presentata anche con molti controlli da parte delle forze dell’ordine e, non vorrei sbagliare, con un leggero calo dello spaccio di sostanze stupefacenti. I reati sono un po’ diversi, ci sono molte persone che violano i provvedimenti di divieto di dimora o di raggiungere l’isola d’Ischia. Mi sembra che stia cambiando un po’ lo scenario della delinquenza che arriva sulle nostre isole…
«Abbiamo registrato sin da subito, sin da aprile, una ripresa fortissima che arriva dopo due anni di lockdown. Quindi c’era stata una fortissima recessione, soprattutto nei periodi di mezza stagione. Quest’anno invece abbiamo registrato un’inversione di tendenza, cosa molto positiva per l’imprenditoria turistica nonché per tutto l’indotto. Situazione che però ci ha indotto subito a mettere in campo tutte le energie necessarie per prevenire il più possibile ogni illegalità, qualsiasi tipologia di illegalità. Nell’ultimo weekend abbiamo individuato più violazioni, tra cui quella che diceva poc’anzi di una persona sottoposta a misura, l’obbligo di dimora nel Comune di Giugliano in Campania, che è stata fermata sul porto di Casamicciola Terme. Ma non solo, siamo anche attivi per prevenire incidenti sulle nostre strade e per contrastare condotte pericolose alla guida.
C’è da dire che c’è un grande sforzo per contrastare i reati alla guida, pericolosi per gli utenti della strada, e per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti. Sebbene nell’ultimo periodo non abbiano registrato grossi rinvenimenti, sono convinto che comunque lo spaccio di sostanze stupefacenti continua a circolare florido sulle nostre isole. Su questo aspetto l’attenzione deve sempre essere costante e ci deve essere attenzione sia da parte nostra che da parte della società civile nei confronti di questa piaga che colpisce, come abbiamo registrato, prevalentemente i giovani».
PROCIDA CAPITALE DELLA CULTURA
– Un altro impegno dell’Arma dei Carabinieri è sicuramente quello che sta profondendo in particolare in questo 2022, per garantire la sicurezza a Procida Capitale della cultura. La piccola isola che è vicino ad Ischia, sta registrando grossi e notevoli cambiamenti e ovviamente i controlli da parte dei Carabinieri sono diventati maggiori.
«Procida ha avuto un successo a volte anche inaspettato, turistico e alberghiero. Certo, la popolazione locale si mostra accogliente e collaborativa con i Carabinieri anche perché siamo l’unica forza di polizia presente a parte i vigili urbani. Abbiamo potenziato il dispositivo di controllo con l’arrivo dei rinforzi sin dal mese di aprile, quando c’è stata l’inaugurazione dell’anno da Capitale della cultura. Dispositivo a tutt’oggi ancora potenziato, anche con l’arrivo dei mezzi elettrici che si sono rivelati fondamentali per controllare in maniera efficace il territorio piccolo e limitato.
Tra i nuovi mezzi si è dimostrato prezioso anche l’arrivo di due Vespe elettriche 50, con la livrea dell’Arma dei Carabinieri ed un’ulteriore Mitsubishi elettrica che ci permettono di controllare bene il porto, gli arrivi e monitorare i flussi turistici. Riusciamo a prestare al meglio i servizi di ordine e sicurezza pubblica connessi con la marea di eventi organizzati nel calendario di progettualità».
– Però diciamocelo, siamo ancora in un periodo di calma. Tra qualche settimana arriverà luglio e già si inizierà ad entrare un po’ nella fase calda. E poi i immagino che per agosto e l’alta stagione ci sarà invece una ristrutturazione completamente diversa di quello che sarà il servizio sulle isole.
«L’alta stagione, l’altissima stagione, quella che parte da metà luglio, presenta un impegno molto più gravoso sotto il profilo del lavoro, con dispositivi per tutelare e permettere la libera fruizione nei nostri centri urbani e sulle nostre spiagge.
Contrasteremo anche il fenomeno dell’esercizio abusivo del commercio, così come quello delle affittanze abusive che, sebbene negli ultimi anni abbia registrato un calo anche grazie ai controlli dell’Arma dei Carabinieri e delle altre forze dell’ordine, comunque non deve mai essere tenuto sotto la soglia dell’attenzione. Questo per controllare chi effettivamente arriva sulla nostra isola e per tutelare il settore dell’economia turistica legale».
UN’ISOLA DI ECCELLENZE
– Capitano, adesso sono diverse estati che vivi a Ischia e che stai con noi, ormai da diversi anni. Quale è la considerazione della persona? Più che altro proprio della società ischitana. Che idea ti sei fatto? Come vedi la nostra isola?
«L’Isola d’Ischia è piena di eccellenze in ogni settore della cultura, della cucina, della scienza, dell’arte e per il settore enogastronomico. Un mix di eccellenze che permette di accogliere al meglio il visitatore. Un mix di eccellenze, che mi piace sottolineare da sempre, offre un contributo proficuo anche con le forze dell’ordine. Questo è l’aspetto che più mi ha colpito, il fatto che i cittadini siano ben disposti a collaborare, andare sempre di pari passo con il lavoro delle forze dell’ordine, che spesso apprezzano e spesso consigliano le azioni da fare».
– In questi anni hai sicuramente ben chiaro quello che è il lato nero della nostra isola. E quelli che sono i problemi, anzi magari li conosci molto meglio anche di noi, perché li hai affrontati e sei venuto a conoscenza di tante vicende, hai sicuramente parlato con tante persone, vittime o meno. Qual è il bilancio che si può trarre dal tuo punto di vista della criminalità ischitana? Anche se vorrei utilizzarlo tra virgolette questo termine, perché non penso che noi siamo molto pericolosi…
«L’isola è un posto meraviglioso. Sebbene non ci siano fenomeni particolari, salvo il copioso arrivo di turisti, e non si sono fenomeni di reati predatori ratificati sulla nostra isola, non bisogna abbassare la guardia. Nonostante ciò, il mio appello è sempre quello di prestare la massima attenzione per quanto riguarda il prevenire il più possibile l’immissione di capitali illeciti. Quindi noi forze dell’ordine svolgiamo un lavoro attento. Con le Stazioni presenti sul territorio, l’Arma dei Carabinieri cerca di sviluppare e sviluppa al meglio tutte le informazioni di cui dispone, però è importante il contributo dei cittadini, delle associazioni di categoria al fine proprio di veicolare delle informazioni che talvolta possono sembrare banali ma che in realtà inserite in un complesso più ampio possono avere una chiave di lettura tutt’altro che banale».
Capitali illeciti
«… il mio appello è sempre quello di prestare la massima attenzione per quanto riguarda il prevenire il più possibile l’immissione di capitali illeciti. Quindi noi forze dell’ordine svolgiamo un lavoro attento»