Lavorano gomito a gomito. Si atteggiano gomito a gomito e poi si fanno gli sgambetti “gomito a gomito”. Questa è la storia, meravigliosa, del concorso a misura per le assistenti sociali del comune di Casamicciola Terme. Uno dei concorsi che consentirà a Giosi Ferrandino di completare la pianta organica con ben 11 funzionari. Qualcuno a tempo pieno e qualcuno part time, ma questo è un semplice dettaglio. Pensate che Giosi bandì un concorso per vigili urbani a tempo indeterminato con part time 3 mesi. Ebbene, ci sono fortunate che hanno vinto quel concorso da C e ora si ritrovano full time con una bella D. Che sarebbe il caso diventasse un po’ “lettera scarlatta”.
Ma torniamo al concorso “bucato” di Casamicciola che vede solo 8 AMMESSI per la copertura di n. 2 posti a tempo indeterminato part time al 50 %. Un dato strano considerato la platea di potenziali assistenti sociali che oggi affollano le cooperative che, a giro, si beccano gli appalti dell’Ambito. Ma la cosa più strana, se vogliamo, è il ruolo del componente esperto della commissione che dovrà giudicare il concorso, la dottoressa Irene Orsino. Un’altra che deve esporre l’immaginetta dell’eurodeputato sulla colonnetta.
Come potete leggere a lato, il concorso non consentiva la partecipazione a chi era in possesso della laura triennale. Quella che, tra l’altro, consente le assunzioni nelle cooperative per espletare i vari servizi. A Casamicciola, ovviamente, non vale. Perché? Perché, altrimenti, oltre a Mattera Federica e Mangione Emanuela ce ne sarebbero state molte altre che avrebbero partecipato. Altro che solo Alfieri Iovino Carmela, Cerase Mariarca, Favella Simona, Guida Giustina Nicola, Romano Assunta e Sabatino Francesca.
Possibile che la coordinatrice dell’Ambito Na13 non sapeva che questa scelta di Casamicciola avrebbe tagliato fuori tutte le sue collaboratrici? Avrebbe tagliato fuori tutte le assistenti sociali che oggi si affollano l’ambito. Si, tutto possibile. Purtroppo…
P.s. io non voglio credere alle voci che parlano di minacce varie alle escluse. Non voglio credere che, davvero, qualcuno abbia detto “se fai ricorso non ti facciamo più lavorare”. Non voglio credere che questo ricorso sia stato presentata da una sola potenziale partecipante (politica e parentela a parte) e non da tutte le altre perché minacciate di un “non rinnovo”. Io non ci voglio credere anche perché, immagino, che queste siano DONNE MATURE capaci di decidere il destino di famiglie, di madri, di padri e di figli. E se tacciono per loro stesse, cosa faranno per gli altri?…