Il Consiglio di Stato ha emesso una nuova ordinanza nell’ambito del ricorso amministrativo presentato da Emanuele Mazzella contro il Comune di Ischia. Il procedimento, iscritto al numero 133/2022 del registro generale, si inserisce nel complesso contenzioso scaturito da una pratica edilizia per la quale il ricorrente aveva già ottenuto una pronuncia del TAR Campania, impugnata in secondo grado.
L’ordinanza, depositata il primo aprile, è stata pronunciata dalla Sezione Seconda del Consiglio di Stato, con estensore la Consigliera Maria Stella Boscarino. Nell’udienza pubblica non era presente alcuna delle parti, e il Collegio ha confermato la necessità di un’ulteriore fase istruttoria.
Il Comune di Ischia, già destinatario di precedenti ordinanze (n. 1729/2024 e n. 8473/2024) che sollecitavano approfondimenti sull’iter amministrativo della pratica in oggetto, è stato nuovamente incaricato di fornire chiarimenti dettagliati. In particolare, l’ente dovrà indicare con precisione la data di trasmissione della pratica alla Soprintendenza, a seguito del parere favorevole espresso dalla Commissione locale per il paesaggio. È richiesta inoltre la produzione della nota di trasmissione e di ogni altro documento utile, incluso l’eventuale parere della Soprintendenza se già acquisito.
Anche la parte appellante è stata invitata a collaborare ulteriormente, depositando eventuale documentazione aggiuntiva in proprio possesso riguardante lo sviluppo del procedimento edilizio.
La causa è stata rinviata all’udienza pubblica del prossimo 23 settembre 2025, quando, salvo ulteriori richieste istruttorie, il Consiglio di Stato potrebbe finalmente giungere a una decisione definitiva. Si tratta dell’ennesimo rinvio in una vicenda che, pur avendo origini strettamente locali, pone nuovamente l’attenzione sulla complessità dei procedimenti autorizzativi in ambito paesaggistico ed edilizio nelle aree sottoposte a vincoli, come l’isola d’Ischia.
La sentenza del TAR Campania, oggetto del presente appello, risale al 2021. Da allora, la controversia è passata nelle mani del Consiglio di Stato, che, nonostante i passaggi istruttori già avviati, non ha ancora potuto pronunciarsi nel merito per incompletezza del quadro documentale. Con l’ordinanza n. 02774/2025, pubblicata ieri, il Consiglio ribadisce l’esigenza di piena trasparenza sull’iter amministrativo, rimandando la parola definitiva all’autunno.
