L’importo del progetto ammontava a 304.995 euro a fronte dei 119.993 assegnati dal Ministero dell’Istruzione e l’Ente non ha la disponibilità economica per coprire la differenza di 184.962 euro. Restituita l’anticipazione già incassata
Il Comune di Serrara Fontana ha dovuto rinunciare alla realizzazione della mensa per la scuola materna di Succhivo, in quanto i costi superano di gran lunga il finanziamento assegnato dal Ministero dell’Istruzione e non è possibile reperire altre risorse per coprire la differenza. Un problema causato dalla impennata dei prezzi in questi ultimi anni.
Con la rinuncia al finanziamento, l’Ente ha anche restituito la somma già anticipata. Un epilogo triste per il progetto denominato “Realizzazione dei locali mensa della scuola dell’infanzia di Succhivo Istituto Comprensivo 2 Don Vincenzo Avallone”, su cui puntava l’Amministrazione, ma che dovrà essere rinviato…
Nella determina ora adottata il responsabile del Servizio Tecnico arch. Alessandro Vacca richiama lo studio di fattibilità tecnica ed economica da lui stesso redatto tenendo conto «delle percentuali fissate dall’avviso per le singole voci di spesa e facendo riferimento ai prezzari regionali vigenti, con quadro economico avente una spesa complessiva di euro 119.993,42». A tanto ammontava il finanziamento assegnato con risorse del Pnrr.
Vacca aggiunge che «l’importo complessivo del quadro economico è stato vincolato dal criterio dell’avviso pubblico del 02/12/2021 che prevedeva una spesa massima da contenere tra i 1.500,00 euro/mq a 2.000,00 euro/mq per gli interventi di “ampliamento di edifici scolastici esistenti finalizzati esclusivamente alla realizzazione di spazi e locali da destinare a mense scolastiche”». Dopo l’ammissione a finanziamento ad agosto 2022, l’aggiudicazione dei lavori doveva avvenire entro e non oltre il 31 agosto 2023.
Già però si evidenziava qualche problema ed infatti a febbraio dello scorso anno l’Utc, «atteso che a seguito dell’aggiornamento dei prezzari regionali le voci di costo sono notevolmente incrementate, chiedeva all’Ente finanziatore l’autorizzazione a poter procedere all’aggiornamento del quadro economico di spesa e di conoscere l’eventuale possibilità di incrementare l’importo del finanziamento, pec riscontrata stesso mezzo in data 15.03.2023, con la quale, si comunicava che la richiesta era accoglibile fermo restando il mantenimento e raggiungimento del target dichiarato in sede di candidatura ed a condizione che i maggiori oneri ricadessero a carico dell’Ente comunale».
Niente incremento del finanziamento, dunque. E il progetto esecutivo redatto con i prezzari regionali aggiornati dall’ing. Domenico Iacono presentava una spesa complessiva di 304.955,46 euro.
Vacca quindi conclude che «la richiamata somma risulta essere ampiamente superiore a quanto previsto dalla richiesta di finanziamento in quanto le tecnologie di costruzione da adoperare per avere una classe energetica NZEB+, risultano avere un costo notevolmente maggiore rispetto alla spesa massima consentita per ogni metro quadrato di nuova costruzione da realizzare».
Come detto, «questo Ente non ha disponibilità economica per far fronte alla maggiore spesa pari ad euro 184.962,04, derivante dalla differenza tra la somma prevista nel quadro economico del progetto esecutivo (euro 304.995,46) e la somma ammessa a finanziamento (euro 119.993,42)».
Non è rimasto altro che comunicare al Ministero dell’Istruzione la rinuncia al finanziamento. La risposta è stata la richiesta di restituire le somme già introitate, pari al 10% dell’importo del finanziamento, ovvero 11.999,34 euro. Restituzione a cui ora il responsabile dell’Utc ha provveduto.
Prezzari regionali
«… atteso che a seguito dell’aggiornamento dei prezzari regionali le voci di costo sono notevolmente incrementate, chiedeva all’Ente finanziatore l’autorizzazione a poter procedere all’aggiornamento del quadro economico…»