Ida Trofa | In ballo c’è il destino del paese, bisognerebbe dire “no” a miopi visioni di parte e interessi di sorta. Doveva essere un filo logico, un accolito d’amore e di generosità a fare da scenografia alla ricostruzione. La ripresa, la resilienza e il bene comune sono rimaste quel che erano: tutte chiacchiere! “Si salvi chi può e, prima a me che agli altri!” è stata la colonna sonora, l’unico assolo per questo terribile twist chiamato terremoto.
Così “Giacomino core e mamma” balla da solo anche nella questione dei condoni e dei permessi a costruire in sanatoria. Un permesso ottenuto persino in ossequio alla terza legge di condono, quella del 2003. Wow!
Il paese muore, le pratiche ristagnano e il sindaco di Lacco Ameno, in nome della sua amata mamma, intestataria del bene di famiglia, riserva un bel permesso a costruire in sanitaria. Un condono comodo comodo vergato dalla strumentale perizia asseverata del tecnico giusto, il solito entourage dell’art. 25, prima ancora dell’interpretazione all’ art. 9 e degli uffici al condono. Sempre loro, unitamente al parere giusto dell’ultimo assunto sismico in lizza per un posto fisso all’UTC del comune.
E’ questa la storia del condono edilizio “N° 10929 del 17.10.2003 L.326/2003 e SS. MM“ e, considerata la posta in palio, bisognava decidere se abbattere o sfruttare l’occasione della determinazione Reg. Gen. N. 255 del 29/04/2021 Serv. N. 22.
Milioni di euro di validi motivi dei quali dovrebbe disporre il Cratere e dei quali, invece, beneficia solo chi appartiene al cerchio amico e sa dove sistemare le carte.
Potrebbe essere una rivoluzione armonica per ridisegnare e rifondare il paese, una fenice che rinasce dalle sue ceneri, invece è la solita solfa composta da Giacomo Pascale.
Perché con le misure contenute nella vituperata legge per la ricostruzione si salvano solo loro: i traffichini dell’abuso e dell’edilizia, con cui il Paese si è candidato a ricevere letame in faccia e figuracce in diretta nazionale.
Se i terremotati di tutto il mondo hanno ricevuto solidarietà e aiuto grazie a nani e figuranti, abbiamo ricevuto solo sdegno, vergognose accuse e la condanna dell’opinione pubblica nazionale
Parimenti chi ci ha condannato a questa gogna riceve permessi in sanatoria, fondi per ripartire dopo il terremoto e anche ruoli di primo piano quali testimonial dell’isola peggiore. Tutto in barba alle opportunità per il popolino.
La Soprintendenza ha detto “no” e per il Sindaco spunta il silenzio assenso e la perizia asseverata
Il sisma, l’art. 25 e un’autocertificazione, forse due, salvano il grezzo del sindaco anche senza aver patito la tragedia del sisma e persino con la terza legge di condono. Nonostante il diniego della Soprintendenza. Un’impresa titanica riservata solo agli inquilini della stanza dei bottoni.
Arriva, così, la definizione dell’istanza intestata all’anziana genitrice di Giacomo Pascale. Arriva grazie al gioco delle perizie asseverate e dei pareri e in barba ad Elena Cinquantaquattro. Infatti la BeAP aveva espresso parere negativo nel merito della pratica in questione. Eggià, un “no” netto, stando agli atti ben custoditi nei cassetti del municipio, sulla pratica sindacale. Secondo i fautori della pratica, però, questo “no” sarebbe giunto fuori tempo massimo al punto da essere processato dagli uffici lacchesi con il silenzio assenso su relazione e parere di un accorsato legale ischitano.
Ecco il condono per Giacomo Core e mamma
Ma leggiamo insieme il provvedimento che salva la casa di mamma Pascale. Per carità, evitare la distruzione di beni e patrimoni costati sacrifici è cosa buona e giusta, ma dovrebbe valere per tutti e non solo per gli opportunisti della politica.
Con Determinazione Reg. Gen. N. 255 del 29/04/2021 Serv. N. 22 arriva il condono edilizio prot. N° 10929 del 17.10.2003 l.326/2003 e ss. Mm. E ii.. Ditta: sig.ra C.D.C con la determinazione: conguaglio contributo di costruzione e indennità paesaggistica.
Il responsabile del IV settore visto che con istanza acquisita al protocollo n° 10929 del 17.10.2003, la Sig.ra de quo, nata a Casamicciola Terme e ivi residente, nella qualità di proprietaria, richiedeva la Concessione Edilizia in sanatoria (oggi permesso di costruire in sanatoria) ai sensi della L. 326/2003 e ss. mm. e ii., per gli interventi abusivi consistenti nella “Realizzazione di un’unità immobiliare ad un livello destinata ad uso residenziale” sito in Lacco Ameno in via Vicinale Pannella.
Dunque, un terzo condono notoriamente improcedibile qui ad Ischia salvo che non sia imparentato con Pascale e abbia una bella certificazione firmata dal tecnico amico.
L’autocertificazione post terremoto
Come era ampiamente previsto il terremoto e le autocertificazione alla voce condono semplificato e terremoto servono ai furbetti della casta e della scheda Aedes (ovviamente una sconosciuta in questa pratica pro sindaco di Lacco Ameno).
Con nota prot. n° 12622/E del 11.11.2019, la Sig.ra, presentava, ad integrazione della domanda di condono edilizio prot. n° 10929 del 17.10.2003 L. 326/03, la “Autocertificazione resa ai sensi del DPR 445/2000 e ss. mm. ed ii.
I richiami normativi ed il leziosismo riempi determina
I richiami normativi con cui si giustifica la pratica Pascale: “come previsto dall’art. 9 della Legge Regionale n. 9/2004, rubricato “Definizione delle domande di sanatoria presentate ai sensi delle disposizioni di cui alla L. 28.02.1985, n. 47, capo IV, ed alla legge, 23.12.1994, n. 724 art. 39”, giusto Deliberazione di Giunta Comunale n° 50 del 18/04/2017 avente ad oggetto “Atto di indirizzo per la definizione di tutte le istanze di condono presentate ai sensi delle leggi 47/1985 e 724/1994, non definite con rilascio di provvedimento formale. Approvazione del modello delle autodichiarazioni ed autocertificazioni da rendersi ai sensi del DPR 445/2000 e ss. mm. ed ii.” e Deliberazione di Giunta Comunale n° 136 del 13/09/2018 avente ad oggetto “Proroga dei termini previsti nella delibera di G.M. n° 50 del 18.04.2017 per la presentazione dei modelli di autocertificazione per la definizione delle istanze di condono edilizio presentate ai sensi della L. 47/85 e della L. 724/94. Modifica ed integrazione dei modelli parte prima e parte seconda” e Deliberazione di Giunta Comunale n° 28 del 26/03/019 avente ad oggetto “Legge regionale n. 60 del 28.12.2018 e D.L. n. 109/2018, convertito dalla L. n. 130/2018. Integrazione delle delibere di G.M. n. 50 del 18.4.2017 e n. 136 del 13.9.2018. Atto di indirizzo per la definizione delle istanze di condono pendenti ai sensi della l. n. 47/85 e ss. mm. e ii., della L. n. 724/94 e ss. mm. e ii. e della L. n. 326/2003 e ss. mm. e ii.. Approvazione ed integrazione del modello delle autodichiarazioni ed autocertificazioni da rendere ai sensi del DPR 445/2000 e ss. mm. e ii.”“.Immancabili i richiami agli articoli delle leggi di condono e ai vari provvedimenti romanistiche tra cui il P.T.P. “Isola d’Ischia” approvato col D.M. del 08.02.1999; il P.R.G. del Comune di Lacco Ameno, adottato con delibera consiliare n° 29 del 7.08.1973, vistata dal Co.Re.Co. in data 29.08.1973 – verb. 131 – e successivamente approvato con decreto dell’Assessore Regionale all’Urbanistica del 13.12.1982, n° 10686, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n° 12 del 7.02.1983.
Visto il terremoto che quel grezzo non ha visto
Questo spiega, il responsabile del IV settore Dellegrottaglie Alessandro indugiando sul leziosismo normativo che abbuiamo riportato per dovere di cronaca.
Per Dellegrottaglie, la concessione in favore della mamma del sindaco Pascale, si fonda soprattutto sulla legge del terremoto e su una serie di leggine e regolamenti urbanistici. Così ha scritto il capo dell’UTC. Principalmente si fonda però sulle pieghe della vituperata legge sul terremoto di Ischia e l’art 25! Almeno questa legge a qualcuno è servita, e poco importa a chi ci governa che non è servita ai terremotati che hanno perso davvero tutto.
Ora mamma Pascale pagherà (forse) gli oboli dovuto salvando la casa e magari ottenendo anche i finanziamenti post sisma per una casa disabitata da sempre. Tutto grazie alla mala politica e aggravandosi ai cavilli come la “Proroga dei termini previsti nella delibera di G.M. n° 50 del 18.04.2017 per la presentazione dei modelli in autocertificazione per la definizione delle istanze di condono edilizio presentate ai sensi della l. 47/1985 e della l. 724/1994. Modifica ed integrazione dei modelli parte prima e parte seconda”.
La Delibera di G.C. n° 28 del 26.03.2019 avente ad oggetto, tra l’altro, “Integrazione delle Delibere di G.M. n. 50 del 18.4.2017 e n. 136 del 13.9.2018. Atto di indirizzo per la definizione delle istanze di condono pendenti ai sensi della L. n.47/85 e ss. mm. e ii., della L. n. 724/94 e ss. mm. e ii. della L. n. 326/2003 e ss. mm. e ii.. Approvazione ed integrazione del modello delle autodichiarazioni ed autocertificazioni da rendere ai sensi del DPR 445/2000 e ss. mm. ed ii..”; e la Delibera del Commissario Straordinario n° 15 del 07.07.2020 avente ad oggetto “Atto di indirizzo per la definizione delle istanze di condono presentate ai sensi delle leggi 47/85 e 724/94 e 326/2003, non definite con il rilascio di provvedimento formale. Approvazione del modello delle autodichiarazioni ed autocertificazioni da rendere ai sensi del D.P.R. 445/2000 e ss. mm. ed ii..Proroga al 31.12.2020”.
Visto, visto…
Visto il vigente Regolamento Urbanistico Edilizio Comunale, approvato con Delibera di C.C. n° 36 del 19.11.2018; l’art. 17 della L. R. n° 16 del 07.08.2019 “Norme per l’efficientamento del sistema ambientale per il rilascio delle attività produttive e per la semplificazione normativa e amministrativa con modifiche ed abrogazioni” e sopra ogni cosa sulla legge per il terremoto di Ischia: “Visto l’art. 9 bis “Misure di semplificazione per i Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell’isola di Ischia” della L. R. n°10 del 18 novembre 2004, articolo aggiunto dall’ art. 17 comma 1 lettera b) della Legge Regionale 7 agosto 2019, n°16;VISTO l’art. 25 (Definizione delle procedure di condono) del Decreto Legge 109 del 28 settembre 2018 (Disposizioni urgenti per la Città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze) convertito con modificazioni della legge 16 novembre 2018, n° 130 che recita “comma 1. Al fine di dare attuazione alle disposizioni di cui al presente capo , i Comuni di cui all’art. 17, comma 1, definiscono le istanze di condono relative agli immobili distrutti o danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017, presentate ai sensi della legge 28 febbraio 1985, n. 47, della legge 23 dicembre 1994, n. 724, e del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, pendenti alla data di entrata in vigore del presente decreto. Per la definizione delle istanze di cui al presente articolo, trovano esclusiva applicazione le disposizioni di cui ai Capi IV e V della legge 28 febbraio 1985, n. 47. Comma 1 -bis . Per le istanze presentate ai sensi del decreto legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, le procedure di cui al comma 1 sono definite previo rilascio del parere favorevole da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico. Per tutte le istanze di cui al comma 1 trova comunque applicazione l’art. 32, commi 17 e 27, lettera a) , del medesimo decreto-legge n. 269 del 2003”.
Le autocertificazioni
Fanno fede le autocertificazioni e le autodichiarazioni, rese dalla Sig.ra C.D.C., e del tecnico dott. ing. Rodolfo Trani; la relazione tecnica e gli elaborati grafici, redatti dal tecnico stesso l’Autorizzazione Paesaggistica n° 17 del 30.07.2020 rilasciata dal Responsabile per il Paesaggio dott. arch. Vincenzo D’Andrea (che si appresta a vincere l’ultimo bando 110 a Lacco Ameno). Il Decreto Sindacale (di Giacomo Pascale) con il quale il dott. arch. Alessandro Dellegrottaglie è stato nominato Responsabile del IV settore Urbanistica ed Edilizia Privata…
Gli importi
In via definitiva gli importi complessivi dovuti per conguaglio del contributo di costruzione e per indennità paesaggistica, calcolati in funzione di quanto autodichiarato ed autocertificato dal tecnico incaricato, secondo quanto previsto dal comune sono state fissate in: € 100,00 l’importo dovuto per diritti di istruttoria e segreteria; € 4.598,00 l’importo complessivo del conguaglio dovuto per contributo di costruzione (oneri di urbanizzazione e costo di costruzione); € 3.221,13 l’importo complessivo dovuto per l’indennità paesaggistica; n° 1 marca da bollo di € 16,00.
Entro il termine di quindici giorni dal ricevimento del procedimento dovrà effettuarsi il pagamento degli importi sopra determinati, per un importo complessivo di € 7.919,13 pena l’applicazione di quanto previsto dalla legge.
In caso di mancato pagamento si darà luogo all’avvio delle procedure di riscossione coattiva con spese in danno del contravventore. Per il pagamento dell’importo di € 7.919,13 può essere richiesta la rateizzazione in dieci rate semestrali di uguali importi con il versamento immediato della prima rata e le successive nove rate a scadenza semestrale, con l’applicazione degli interessi legali, nonché con la produzione di polizza fideiussoria a garanzia delle somme da versare rilasciata da primaria compagnia nazionale assicurativa o istituto bancario.
Felici potrebbero scorrere le ore dell’Isola del futuro, se tra le pieghe degli interessi personali, qualcuno si preoccupasse anche del bene comune. Dalla semplificazione delle procedure allo snellimento delle pratiche alla fine del magna magna politico e della corporazione di tecnici e avvocati. E mentre stasera tantissimi potranno provare l’emozione di tornare a casa (ma proprio a casa loro) e alcuni già ci si sono accomodati da tempo, per altri, da quattro anni, non c’è spazio neppure per accennare un piccolo sorriso.
Continuare ad avere una voce critica verso chi specula e fa scempio del proprio ruolo è la nostra piccola resistenza.
Un terremoto non è la fine di niente, ma può essere l’inizio di tutto. Però se si continua speculare sul dramma e sulle tragedie della gente, beh è la fine dell’umanità e di ogni speranza. Questa consapevolezza è il retrogusto dolceamaro di una data, il 21 agosto2017, che non potrà diventare simbolica, né somigliare al giorno della consapevolezza di abitare un lungo fragile. Avremmo avuto bisogno di consapevolezza, di rispetto, di pudore, di umiltà per liberarci della paura, del dolore, anche della disperazione, ma non sappiamo immaginarlo né possiamo aspettare oltre – perché non abbiamo più l’abitudine alla pazienza e 4 anni, pochi nella media storica dei disastri , a noi sembrano già troppi dopo un secolo di terremoti mai superati.
Mi chiedo, come mai sempre a parlare del barone?? Ma cosa ti ha fatto? Quando de siano era candidato ad Ischia facevi articoli contro ora sei a favore… giornalismo di poca qualità… vabbè menomale che cosa un euro e cinquanta.