Sempre più nella bufera il “Convento dei Padri Passionisti” al centro di una guerra incrociata e finito nel mirino della magistratura. Rilevato da gruppo imprenditoriale che da qualche anno ha investito nel complesso di Via Tommaso Morgera a Casamicciola, trasformandolo in “Ostello del Sole”. La struttura è affiliata ad AIG, Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, un ente morale no-profit, che ha tra i propri scopi la promozione di un turismo sociale, etico e sostenibile.
Ma Casamicciola Terme con la sua realtà immutevole è riuscita a strappare un altro incredibile primato. Ostello Del Sole sembra infatti destinato a scomparire a un tiro di schioppo dalla sua inaugurazione trascinandosi dietro un mare di letame politici, imprenditori e persino alti religiosi in saio e sandali.
Il Complesso immobiliare ed imprenditoriale è finito nel mirino della magistratura a seguito di una serie di dettagliate ed articolate denunce inoltrate a più livelli. Si va, con la stipula della concessione, dai livelli ecclesiastici propri dei Padri Fondatori del convento fino alla magistratura ufficiale dopo che la stessa struttura destinata ad Ostello ha riaperto anche grazie ad un parere che ha sovvertito una sentenza del consiglio di stato. Questo nonostante l’assenza dei necessari titoli.
Sono infatti le agibilità e le firme al centro di un indagine complessa che rischia di risucchiare personaggi apparentemente insospettabili. Si parla di un giro di tangenti versate nel 2009-2010 dell’ordine di 10mila -20mila euro. Molti i politici ed amministratori locali coinvolti in qualche caso coinvolte anche persone vicine agli stessi, amici, amiche segretari privati.
Lo stesso Sacerdote, il Padre Generale che agli atti risultante firmatario dell’accordo convenzione per la cessione in fitto a soli 2mila euro mensili dello stabile, ha disconosciuto la sua firma. Si parla di un atto falso quale apripista del nuovo “Convento Gate” in salsa casamicciolese.
La delega d’indagine è affidata direttamente agli esperti della Procura della Repubblica di Napoli. Ieri mattina una delegazione di tecnici è giunta in Municipio da Napoli. Qui hanno visionato atti, documenti e protocolli che hanno dato il via alle attività dell’ex Convento dalle pratiche dell’Ufficio Tecnico passando per l’Ufficio Commercio e gli Affari Generali. Diversi i documenti acquisiti perché ritenuti d’interesse nell’inchiesta. Sono stati effettuati anche sopralluoghi e verifiche in loco congiuntamente al geometra comunale addetto alle procedure, Crescenzo Di Noto Morgera.
Una indagine che ha origini lontane ed in virtù della quale da tempo gli investitori hanno fatto intendere di voler lasciare lo stabile adducendo motivazioni tecniche legate all’assenza di alcuni requisiti tecnico amministrativi dell’immobile. Molti altri soci di sesso femminile hanno anch’esse prodotto atti in cui richiedono di conoscere dove e come sono stati spesi i propri soldi.
L’Ostello del Sole sorge appunta dalla ristrutturazione e dal cambio di destinazione d’uso del Convento dei Padri Passionisti in Casamicciola Terme, di fronte alla spiaggia, in un contesto di pregio ambientale con un ampio giardino privato ad agrumeto e vigneto. Una vera oasi di pace.
Prima casa religiosa di Casamicciola Terme edificata dai Padri Passionisti nell’isola d’Ischia, ebbe origine dalla necessità di assicurare una dimora adatta e indipendente ai religiosi che si recavano all’isola per le cure termali.
Il Convento fu inaugurato nel 1931 e dedicato a San Gabriele della Addolorata, come la Chiesa adiacente. Oltre all’assistenza ai religiosi Passionisti e di altri ordini ivi presenti per le cure termali, il Convento offriva ospitalità ed assistenza a gruppi di associazione religiosa e al clero locale per periodiche riunioni di studio e di preghiera che comunque attirava molti “volontari” e traffichini.
In continuità con la tradizione di ospitalità dei Padri Passionisti sarebbe dovuto essere e sicuramente in parte lo è stato Ostello del Sole con l’AIG, Associazione Italiana Alberghi per la Gioventù, nata proprio per per permettere a chiunque di conoscere luoghi e culture diverse, gli Ostelli per la Gioventù sono strutture low-cost che mantengono comunque un adeguato livello di comfort; AIG è infatti coinvolta nel programma internazionale HI Quality, che qui trova la sua massima espressione.
Purtroppo o per fortuna, ma certamente non per caso, la struttura come tutte, ufficialmente, a Casamicciola deve rispondere ad alcuni obblighi normativi la cui assenza, in origine, ha ovviamente attirato denunce ed esposti. Su tutte la famigerata assenza dei certificati di agibilità che attanaglia più e più strutture di Casamicciola. Infine il colpo di scena finale con la firma “clonata” del Padre Passionista.
La struttura del Convento trasformata in Ostello, manca, come dicevamo delle necessarie agibilità, concesse, a Casamicciola per tali realtà, solo in via provvisoria dalle autorità. La cosa alla quale sono legati, anno per anno e non una tantum, permessi, richieste ed opere che necessitano di un esborso di danaro notevole, insieme all’accanimento, oserei dire “terapeutico” per gli attori, nel presentare denunce ed esposti.Vedi questione OVS miracolosamente uscita indenne grazie una recente agibilità ex novo firmata da Gaetano Grasso dell’UTC pochi giorni fa dopo, lo stesso non fu per i precedenti locatari che senza agibilità hanno citato per danni la proprietà Grifo.
Non sono stati, infatti, risparmiati tali e tanti protocolli in carta bollata da far partire un poderosa inchiesta, la macchina inquirente si è mossa battendo più piste, senza lasciare nulla di intentato o al caso, un vero e proprio uragano nel corso della quale si è dato seguito ad intercettazioni ambientali e telefoniche, audizioni ed interrogatori che hanno fatto emergere un’altra realtà ben nota, come quella delle classiche raccomandazioni e delle richieste di sovvenzione extra in cambio di detti permessi e della libera apertura della struttura. Da qui le ipotesi di corruzione e falso sulle quali si tenta di fare luce.
L’iniziativa imprenditoriale, si può dire, è così sorta sotto una cattiva stella in virtù sopratutto della mala politica che crea il problema per risolverlo a suo favore. Ma anche di chi a questo punto ha pensato di fare un buon affare raggirando o almeno tentando di farlo addirittura “la chiesa” e “monaci”.
A questo punto dopo la bufera del Convento, gli stessi investitori, pare siano intenzionati più che mai a chiedere i danni proprio ai Padri Passionisti, ai proprietari della struttura, in virtù dell’assenza originaria di dette agibilità. I Passionisti fanno altrettanto appellandosi alla nullità per atto falso dell’accordo e premono per la restituzione del bene.
Se la legge dovesse sostenere e prevedere tale istituto certamente a Casamicciola si registrerebbe l’ennesimo clamoroso colpo di scena.
Forse l’ennesimo tentativo per spingere a mungere le mucche giuste chissà!