domenica, Gennaio 5, 2025

Il dilemma di Francesco Del Deo: “Direttore del Porto o gru?”

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Si accende la guerra per il direttore del Porto. Fuoco “amico”: la consigliera marcia su Giancarlo Di Maio

Non è stata neanche affidata che la proroga del 45bis del Porto di Forio a “Marina del Raggio Verde srl” è quasi in scadenza. Con l’avvicinarsi del 31 gennaio, infatti, Del Deo e gli altri – uno su tutti Giampiero Lamonica – si stanno affrettando per rispondere alla domande che la dirigente Iasuozzo ha posto all’ente foriano: “Nel prendere atto – scrive la Iasuozzo – della richiesta formulata, ed in considerazione anche dell’atto di diffida trasmesso dal Sig. Vito Iacono, capogruppo Consiliare al Comune di Forio “Il Volo”, si richiede a codesto Ente la trasmissione di documentazione attestante: che la Società Marina del Raggio Verde s.r.l. sia completamente adempiente ai contenuti dell’offerta formulata ed alla procedura ad evidenza pubblica realizzata e conseguentemente in possesso di tutti l requisiti morali e professionali per la gestione delle attività oggetto di affidamento; che la procedura posta In essere conteneva già un’offerta ad un’eventuale e potenziale proroga dell’affidamento, in particolare che il Piano Economico Finanziario fosse proporzionale ed adeguato all’arco temporale oggetto dell’affidamento medesimo»
Sono questi i due quesiti che bloccano la Iasuozzo nel confermare la proroga fino al 31 dicembre del 2020. Due requisiti che sembrano, sinceramente, non pertinenti e, allo stesso tempo, lontani dalla giurisdizione regionale. A Palazzo, però, convocato un valente giovane amministrativista (quasi bravo come quello che ha scritto il bando per la scelta del socio privato, se non lo stesso) si sta studiando una replica secca e dura all’ufficio Regione del Demanio Marittimo per portare a casa la proroga fino al 2020. Una proroga che dovrebbe arrivare senza intoppi.
Una fondata giurisprudenza, infatti, lega la proroga dell’Articolo 45bis all’atto originale. In breve è un semplice prolungamento del termine e non una nuova concessione. Ma l’aspetto più gustoso di questa vicenda non è tanto la proroga, bensì la guerra politica che si sta sviluppando.
Francesco Del Deo è pronto a scrivere nuovi “patti parasocietari” e, dopo aver abdicato alla nomina del direttore del porto per 3 anni, dall’estate 2016 vuole tornare ad esprimere, “liberamente”, il direttore. Il tanto chiacchierato Spina, infatti, non trascorrerà la sua estate all’ombra del Torrione ma quest’anno sarà la volta della consigliera. “O la gru o la direzione” è questo il dilemma che sta affaticando il sindaco Del Deo. Francesco “da Roma”, in effetti, è nel bel mezzo di una guerra familiare o quasi e di un vero e proprio regolamento di conti, chiamiamolo così.
Una vicenda nata all’ombra dei filari del Calitto che è sfociata, proprio come fa la merda, nel porto di Forio e che vede come protagonisti due ragazzi. Uno da sempre persona di fiducia di Nicola Monti, l’altro collegato in linea diretta con Graziella Orlacchio.
I rumors più accreditati di palazzo raccontano che i rapporti tra i due non sono più quelli di una volta, anzi, è guerra! E nella guerra tra i due, centra il porto di Forio. L’uomo di Nicola Monti, l’attuale Presidente del CdA di Marina del Raggio Verde (che ora si agita anche in zona Augusto Coppola, ndr) non dovrebbe più godere i favori della politica foriana e, sempre per volere della consigliera, dovrebbe essere cacciato insieme a Spina. Ovviamente al posto di Spina il nome già c’è. E “liberamente” Del Deo deve decidere come regolarsi con la consigliera. La stessa che in consiglio comunale, dai banchi della maggioranza, stava sulle stesse posizioni di Stani Verde e gli dava anche man forte.
Ovviamente nessuno a Palazzo si chiede se il porto sia una fonte di guadagno o altro. Nessuno si pone la domanda se una gestione diversa, magari, porterebbe all’ente entrate maggiori. A quanto ci risulta gli operai sono pochi e mal pagati. A chi fa “bene” il porto? Solo agli amici degli amici? Fino ad ora, non lo abbiamo capito. Non crediamo, infatti, che una barca ormeggiata gratis o con lo sconto possa essere “moneta di scambio”. Soprattutto perché, sarebbe, da pezzenti!

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