sabato, Gennaio 11, 2025

Il “fu” Corso Colonna | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 28 maggio 2024

Il sabato sera sul Corso Colonna rappresenta in modo perfetto lo stato di assoluto abbandono in cui il territorio del Comune di Ischia continua a versare sotto l’egida di un’amministrazione comunale che nel ridicolo tentativo di mettere pannicelli caldi sulla fronte di un malato ormai terminale, dimostra quanto facile sia utilizzare una toppa che è ben peggiore del buco e che neppure riesce a coprirlo.

Ho potuto constatare di persona quanto asserito nel corso di una cenetta in famiglia all’ottimo “Medora”, il locale della famiglia Sirabella che è ormai diventato un punto di riferimento per chi cerca una ristorazione di qualità e, al tempo stesso, un assortimento drink d’un certo livello. E il nostro tavolo da undici, al pari dei tanti altri avventori presenti, è stato letteralmente “disturbato” dalla musica ad alto volume di una postazione deejay collocata esattamente difronte al dehor del Medora. Sì, perché di mero disturbo si trattava, considerato che nessuno degli sparuti passanti si curava della selezione musicale proposta, andandosene in fretta da lì. Sia chiaro, nulla contro il deejay in questione e il concetto di animazione in sé, ma entrambi dovrebbero essere parte integrante di un progetto che porti risultati. E poiché il vuoto pressoché assoluto che continuava a imperare lungo il Corso sabato sera era sotto gli occhi di tutti (e questo vale anche per Via Edgardo Cortese e la salita di San Pietro, dove solo la capacità di coinvolgimento del “vecchio” Billy Pisani e di Elisa Iacono hanno saputo trasformare quel tratto di strada davanti al Bar dell’Orologio in una piccola pista da ballo per qualche turista un po’ più attempato e sensibile alla musica “anni ottanta”), mi chiedo per quanto ancora si pensi di continuare con questa morfina che nulla porta all’agonia di quello che fu il salotto di Ischia, anche davanti alla Dolce Sosta “del sindaco”, concentrata più che mai con l’ennesima “festa della graffa”, palloncini personalizzati e pupazzi dall’improbabile effetto.

Ultima solo cronologicamente, ma non per questo meno importante, l’orda dei nuovi invasori del Corso: i venditori abusivi di calzini, quelli che sbarcano al porto di buon mattino e imbucandosi in Via Roma assalgono letteralmente chiunque, malcapitato fino alla Piazzetta e talvolta oltre, incroci il loro cammino, turista o residente che sia, estorcendogli letteralmente con disgustoso pietismo un acquisto che dovrebbe salvare la loro famiglia dalla fame, da problemi di salute e dagli effetti di una non meglio definita disoccupazione.
Enzo e compagni, sarò sincero: ma… ci siete o ci fate?

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