mercoledì, Novembre 27, 2024

IL FUGGITIVO. Enzo Ferrandino come un “consigliere comunale”: litiga con Ida De Maio e Paolo Ferrandino e scappa dal consiglio

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Gaetano Di Meglio | Il consiglio comunale di martedì, senza sindaco, è stato un evento da segnare. Lo abbiamo evidenziato e, in un primo momento, ci siamo limitati a raccontare solo l’aspetto economico in merito al disavanzo di oltre 17 milioni di euro che pagheremo per i prossimi 15 anni con una rata mensile da oltre un milione di euro. E’ vero, è stata anche approvata la mini riduzione dell’8% sulla tassa dei rifiuti ma il dato che deve emergere, ahinoi, è la bagarre politica che c’è dietro l’assenza del sindaco.
La domanda è semplice: perché il sindaco non era presente? Perché è scappato o fuggito dal consiglio comunale? Perché era presente?

Perché? Perché Ida De Maio si è stancata di subire mobbing politico. Perché Paolo Ferrandino non si è stato al posto suo. Perché gli Sciupy’s alzano il prezzo e, perché, ci sono 3 vigili urbani da assumere a tempo pieno e indeterminato.
Ma andiamo per gradi.

Da circa otto mesi, Ida De Maio sta chiedendo al Sindaco di realizzare un intervento presso il cimitero. La richiesta è di quelle semplici: eliminare le barriere architettoniche rappresentate dagli scalini che portano alla zona alta del cimitero e consentire una fruizione migliore ai cittadini con mobilità ridotta.

Questa vicenda, perorata da Ida De Maio, però, non è piaciuta al sindaco ed è diventato il famoso “tozzabancone” che il sindaco mandava a comprare alla consigliera comunale. Passano i mesi, passa il lock down e arriviamo al mese di ottobre 2020. Tra un po’ sarà il nuovo mese dei morti e, come sapete, per i cattolici arriva un momento importante.
Da una parte il sindaco che vuole o tutto fermo o gestito solo da chi dice lui, e dall’altra, invece, altri amministratori che hanno a cuore le sorti di un territorio e sentono il bisogno di dare risposte a tutti i cittadini e non solo agli elettori diretti del sindaco.
Da questa considerazione arriviamo al fatto. Ida De Maio e Paolo Ferrandino, in qualche modo, scavalcano il sindaco e trovano una soluzione tanto che al protocollo di Ischia Ambiente arriva una richiesta di intervento per l’eliminazione della barriera architettonica. Dagli uffici di Via Morgioni, però, sono fermi e attendono che gli uffici di Via Iasolino siano più precisi. Senza indicazione, infatti, dalla partecipata non si muove un euro.
I sopralluoghi estivi del sindaco con altri amministratori, ovviamente, rientravano nel “tozzabancone” di cui sopra.
Ida De Maio incalza per questo intervento essenziale e urgente da realizzare e il Sindaco si ombra. Perché? Non lo sappiamo.
Nel frattempo, lunedì, il giorno prima del consiglio Paolo Ferrandino prova a mitigare le posizioni di contrasto da lda De Maio e il sindaco. L’incontro alla Pagoda, però, non ha l’esito sperato e salta anche la riunione di giunta programmata per le ore successive.
Il sindaco si sente tirato per la giacca e scavalcato. Questa vicenda, nel frattempo, si intreccia con altre due vicende che non si sono ancora chiarite.

La prima è l’assunzione di 3 vigili urbani con lo scorrimento della famosa graduatoria e la seconda, invece, è la casella vuota nel nucleo di valutazione.
Ida e Paolo, infatti, hanno messo il loro veto inutile allo scorrimento delle 3 assunzioni. Secondo le possibilità del fabbisogno, infatti, sono stati assunti i vigili urbani posizionati alle posizioni 61, 62 e 63 (Moio, Schiano e Boccanfuso) della graduatoria in essere. E poco importa se i 3 non sono di gradimento a tutta la maggioranza tant’è che dall’altro lato della stessa maggioranza, invece, c’è il consigliere che brinda a questa manovra. Ed Enzo sta al centro.
L’altro argomento che scalda gli animi dei consiglieri comunali di Ischia, politici che pensano solo al loro piccolo orticello e non fanno null’altro che clientela politica, è il posto di presidente del nucleo di valutazione. Un posticino da 10mila euro l’anno che consente non solo il controllo dei dirigenti, ma anche di fare una buona clientela.
E’ questo mix di cose ha spinto il sindaco a scappare dal civico consesso.
Si, avete capito bene, Ida De Maio e Paolo Ferrandino lo scavalcano per realizzare una pedana per disabili, gli altri lo pressano per fare assunzioni e lui scappa dalla nave. Lascia il consiglio comunale nella mani di Luigi Di Vaia e di Antonio Bernasconi e ne va.
Che situazione… Ma state tranquilli, tra poco, arriverà la telefonata di Gaudioso che gli griderà “salga al comune, cazzo!”, citando il senatore Gregorio De Falco allorquando richiamò all’ordine il comandante Schettino della famosa Concordia.

Il paragone, non è né grave nè fantasioso. Il comune di Ischia è come la Costa Concordia che sta sbattendo negli scogli della clientela politica, della cattiva amministrazione e della sudditanza con Barano. Il sindaco che è il primo a scappare dal comune, non partecipa al consiglio comunale e si comporta come un normale consigliere comunale con il mal di pancia e il sindaco di Barano, invece, come chi dall’esterno guarda il disastro e prova a rimediare e a trovare una soluzione.
Siamo sicuri, infatti, che l’influenza baranese riuscirà, ancora una volta, a fare leva sulla serietà di Ida De Maio, sempre più principessa tra i pirati, e a ricompattare la maggioranza. Ma fino a quando Dionigi riuscirà a sistemare i guai che combina Enzo?… Povera Ischia, ridotta a dependance del “Cannavale”. Nessuno lo avrebbe pensato mai.

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